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bando da 1,3 milioni per le aziende trevigiane


Stanno riscuotendo grande successo i bandi proposti dalla Camera di commercio di Treviso in materia di transizione digitale ed ecologica. L’ammontare di fondi a disposizione è di 1,3 milioni di euro: dal 21 maggio sono già stati 14 i progetti presentati dalle aziende trevigiani per una richiesta di contributo di circa mezzo milione di euro. Ogni realtà imprenditoriale può richiedere la copertura del 50% delle spese (fino al 60% se le ditte rispettano il rating di legalità e la certificazione della parità di genere), fino ad un massimo 40mila euro. Dal 2021 al 2024, ha sottolineato oggi, 29 maggio, il presidente Mario Pozza, sono state 303 le imprese trevigiane che hanno beneficiato dei bandi che hanno peraltro un effetto moltiplicatore e di indotto sulle altre aziende del settore.

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Le Misure del Bando

Il bando prevede due linee di intervento:

• Misura 1: acquisto di beni strumentali 4.0, hardware e software per l’innovazione digitale e il risparmio energetico.

• Misura 2: consulenza e formazione in ambito digitale ed ecologico, inclusi audit energetici, progetti per comunità energetiche e percorsi formativi per Energy Manager.

Le imprese potranno ricevere fino al 50% delle spese ammissibili, con un tetto massimo di 40.000 euro per progetto. La presentazione delle domande è possibile dal 21 maggio al 3 ottobre 2025, direttamente on line attraverso il portale Webtelemaco di Infocamere. In questi primi giorni sono già pervenuti 14 progetti, per un totale di contributi richiesti pari ai € 447.759,68, segno inequivocabile del grande successo che riscuote anche questa edizione.

A testimonianza di quanto appena detto, è importante rimarcare che con questo importante strumento agevolativo la Camera di Commercio, in particolare nel quadriennio 2021 – 2024, ha erogato, a favore di 303 imprese del territorio (52 bellunesi e 251 trevigiane), ben 3 milioni e 497 mila € di contributi a fondo perduto, su un totale di spese sostenute di 14 milioni e 200 mila €, per un effetto moltiplicatore a beneficio dell’economia   pari ad almeno 4 volte. 

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Tra le iniziative camerali volte a supportare le imprese nell’innovazione e nel mantenimento dei vantaggi competitivi di fronte alle sfide del mercato globale, sono particolarmente attuali:

– Il Progetto “Trasformazione digitale e sostenibile delle PMI Venete”: è un’iniziativa organizzata da Unioncamere del Veneto e finanziata dalla Regione del Veneto e dalle 5 Camere di Commercio del Veneto: da poco è stato emanato il 2° Avviso di Selezione per 130 imprese venete, di cui indicativamente 26 alle micro, piccole e medie imprese localizzate nelle province di Belluno e Treviso, interessate ad azioni di accompagnamento e mentoring verso la doppia transizione digitale e sostenibile realizzato in collaborazione con le Università del territorio: il Dipartimento di Scienze Economiche ed Aziendali “Marco Fanno” dell’Università degli studi di Padova, il Dipartimento di Management dell’Università Ca Foscari di Venezia e il Dipartimento di Management dell’ Università degli studi di Verona.

– Il Bando PID-Next – Polo di innovazione del Sistema camerale: fino al 30 giugno prossimo ogni impresa interessata può candidarsi per svolgere un percorso gratuito di assessment e orientamento digitale, progettato su misura e con costi dei servizi coperti al 100% per le micro e piccole imprese (stragrande maggioranza dei casi) e fino al 90% per le medie imprese, garantendo un accesso equo a strumenti e competenze fondamentali per la crescita digitale dell’impresa. A differenza di altri servizi, questo è assolutamente tailor- made: un Digital promoter della Camera di commercio, previo appuntamento da concordare, si recherà proprio in azienda per valutarne il livello di maturità digitale, gli obiettivi e gli specifici fabbisogni tecnologici; un team del Polo nazionale di innovazione specializzato analizzerà quindi l’assessment per identificare le migliori opportunità di digitalizzazione per l’impresa, con un report finale che offrirà anche suggerimenti su partner strategici e ulteriori opportunità di finanziamento;

– Gli altri servizi gratuiti offerti dal Punto impresa digitale (PID): Il PID di Treviso–Belluno offre servizi gratuiti alle imprese per accompagnarle e supportarle nella trasformazione digitale 4.0 e verso la transizione green ed opera attraverso le strutture/uffici, in due modalità: il vero e proprio Punto Impresa Digitale, quale punto informativo e di assistenza sulle tecnologie 4.0, localizzato presso la Camera di Commercio – sede di Treviso e T2i: Digital Innovation Hub di Treviso, che supporta le aziende nello sviluppo di progetti innovativi e/o per l’analisi di idee progettuali. Propone anche il servizio PIDLab, uno spazio fisico in cui le imprese possono sperimentare e simulare applicazioni operative delle tecnologie impresa 4.0 quali intelligenza artificiale, internet of things (IoT) e cloud computing secondo il paradigma “test before invest”.

Tra i servizi di alto valore aggiunto che la Camera di Commercio mette a disposizione di tutti gli interessati va ricordato il Portale Agevolazioni: è una piattaforma gratuita in grado di fornire un supporto specialistico alle imprese e agli aspiranti imprenditori e imprenditrici nella ricerca di agevolazioni finanziarie.

Il ventaglio delle misure trattate spazia tra i bandi europei, nazionali, regionali e locali, coprendo tutte le opportunità per la creazione, la crescita e lo sviluppo delle iniziative imprenditoriali, con molteplici aree di intervento, tra cui: innovazione, start up, sostegno alla liquidità e investimenti, internazionalizzazione e fondi PNRR. Il portale consente all’utente di inserire una specifica richiesta, che viene presa in carico dagli operatori dell’Ufficio Servizi integrati per lo Sviluppo dell’impresa della Camera di commercio di Treviso-Belluno.

I quesiti vengono evasi entro 3 giorni lavorativi, con la consegna di un report.  Il portale è stato avviato l’11/06/2024: nel 2024 sono state evase 113 richieste di cui 21 inviate da aspiranti imprenditori/imprenditrici. Al 27/05/2025 le richieste pervenute sono complessivamente 166, di cui 28 inviate da aspiranti imprenditori/imprenditrici. È questo un dato questo che colloca la Camera di Commercio di Treviso – Belluno al 5° posto in Italia, a testimonianza della vitalità del nostro tessuto imprenditoriale.

Un Territorio in Movimento

Le imprese di Treviso e Belluno stanno dimostrando grande sensibilità verso i temi dell’innovazione e della sostenibilità – sottolinea il Presidente della Camera di Commercio Mario Pozza -. Con questo bando e tutti i servizi offerti vogliamo accompagnarle concretamente in un percorso di crescita, rafforzando la loro competitività sui mercati e contribuendo al benessere ambientale del territorio. Investiamo ogni anno – continua Pozza  –  cospicue risorse: siamo arrivati nel 2024 a quasi 2 milioni di € di iniziative promozionali a favore della digitalizzazione e dell’innovazione tecnologica, più del 40% del totale dei nostri interventi per lo sviluppo economico.

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D’altronde, la transizione digitale ed ecologica rappresenta una delle sfide centrali per il futuro dell’Italia, in linea con gli obiettivi europei del Green Deal e del decennio digitale.

Solo il 26% delle PMI italiane ha un livello elevato di digitalizzazione (dati DESI – Indice di digitalizzazione dell’economia e della società, report della Commissione Europea – 2023) quando è invece appurato che le tecnologie digitali abilitano automazione, intelligenza artificiale, big data, riducendo costi e aumentando l’efficienza.

In Veneto, stiamo un po’ meglio: nel 2023, il 67,5% delle imprese manifatturiere venete ha adottato almeno una tecnologia 4.0, rispetto al 33% nel 2017. Il 48% delle imprese utilizza tre o più tecnologie, indicando una crescente maturità digitale.

Le tecnologie più diffuse includono:

o          Robotica: 47% delle imprese

o          Analisi dei dati: 44%

o          Cloud computing: 28%

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o          Magazzini automatizzati: 28%

o          Cybersecurity: 24%

Quanto alla Transizione Ecologica, è centrale perché:

•          L’Italia è vulnerabile al cambiamento climatico (siccità, eventi estremi, frane).

•          Il 40% delle imprese italiane manifatturiere ha già avviato percorsi di sostenibilità ambientale (dati Symbola 2024).

•          La transizione verde non è solo un obbligo etico, ma una leva competitiva: chi investe in green cresce di più e innova di più.

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•          Economia circolare: l’Italia è leader in UE per riciclo industriale, ma serve scalabilità.

•          Certificazioni ambientali, ESG, comunità energetiche sono sempre più richieste da banche, clienti e mercati.

•          Il 42% delle imprese ha implementato tecnologie per ridurre il consumo energetico.

•          Il 27% ha investito in autoproduzione di energia da fonti rinnovabili.

Solo il 14,3% delle imprese è ben avviato verso la Transizione 5.0, che integra digitale e sostenibilità.



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