Con il lancio di “Choose Europe to start and scale”, il 28 maggio 2025, la Commissione Europea, ha ufficialmente e per la prima volta un piano ambizioso per trasformare il continente in un ecosistema globale di innovazione, superando le barriere che hanno storicamente frenato la crescita di startup e scaleup.
Il piano dell’Europa per startup e scaleup è il risultato del lavoro fatto da una task force composta da esperti di diversi Paesi che ha lavorato negli scorsi mesi a cui è seguita una consultazione aperta ai diversi ecosistemi nazionali.
Ekaterina Zaharieva, Commissaria per le Startup e l’Innovazione, la prima nella storia della UE, ha scritto su Linkedin: “Posizioneremo la UE come il miglior posto al mondo per lanciare e far crescere imprese tecnologiche globali”. Come si intende raggiungere questo obiettivo ambizioso? Le risposte sono contenute in un documento di 20 pagine, che si può leggere nel sito della Commissione Europea.
L’Europa per startup e scaleup: i pilastri della strategia
Ecco una sintesi utile per capire quali sono le misure previste dai pilastri della strategia e quali i tempi di attuazione previsti per fare dell’Europa un continente amico di startup e scaleup. Molte dovrebbero vedere la luce fra la fine del 2025 e il 2026 ed è già previsto un primo bilancio per la fine del 2027.
Regolamentazione favorevole all’innovazione
Problemi affrontati: frammentazione normativa, lentezza nei processi di autorizzazione, alti costi di fallimento, difficoltà per le startup ad operare su base transfrontaliera.
Misure chiave:
- 28° Regime Europeo (primo trimestre 2026): quadro legale opzionale che consente alle imprese di operare in tutta l’UE con un’unica struttura normativa, riducendo i costi legali e burocratici;
- European Business Wallet (ultimo trimestre 2025): portafoglio digitale per imprese, per condividere documenti e dati con le PA europee;
- European Innovation Act (primo trimestre 2026): include una definizione comune di regulatory sandbox e promuove ambienti di sperimentazione normativa;
- Innovation Stress Test (primo trimestre 2026): strumento volontario per gli Stati membri per valutare l’impatto delle leggi sull’innovazione;
- Semplificazioni settoriali: in arrivo interventi mirati in settori strategici (biotech, materiali avanzati, dispositivi medici, difesa);
- Revisione del Regolamento sulla standardizzazione (2026);
- Studio sulle ristrutturazioni aziendali (2026): per identificare ostacoli normativi alla trasformazione delle imprese innovative.
Accesso al capitale: più finanza per startup e scaleup in Europa
Problemi affrontati: carenza di capitale di rischio avanzato, frammentazione dei mercati, bassa partecipazione di investitori istituzionali, disuguaglianza di genere nell’accesso ai fondi.
Misure chiave:
- Espansione dell’EIC (European Innovation Council): rafforzamento del finanziamento a stadi successivi e ad alto rischio, con processi ispirati al modello ARPA;
- Scaleup Europe Fund (2026): fondo co-finanziato pubblico-privato per investimenti in deep tech e settori strategici;
- European Innovation Investment Pact (2026): coinvolgimento dei grandi investitori istituzionali in fondi UE;
- Finanza per la difesa e la sicurezza: nuovi strumenti per le startup europee del settore, comprese quelle ucraine;
- Valutazione e finanziamento basato su IP (secondo trimestre 2027): creazione di un quadro europeo per l’uso dei brevetti come garanzia;
- Supporto ai business angel: ampliamento delle reti e incentivi per investimenti transfrontalieri;
- Revisione della definizione di “impresa in difficoltà” (dalla seconda metà 2025) per facilitare l’accesso agli aiuti di Stato;
- European Corporate Network (2026): rete di grandi aziende impegnate a collaborare con startup, con focus su appalti e open innovation.
Commercializzazione rapida e accesso al mercato
Problemi affrontati: scarsa valorizzazione della ricerca accademica, appalti pubblici non favorevoli all’innovazione, barriere all’accesso ai primi clienti.
Misure chiave:
- Lab to Unicorn Initiative (2026): sostegno a hub universitari per favorire spinoff e collaborazione transfrontaliera;
- Blueprint per licenze e partecipazioni equity da parte delle università;
- Formazione di Technology Transfer Office e venture builder accademici;
- Linee guida sugli aiuti di Stato per la concessione dell’IP accademica;
- Riforma degli appalti pubblici: revisione delle direttive per ridurre requisiti sproporzionati, promuovere clausole pro-innovazione e IPR flessibili;
- Strategia sugli appalti difensivi: inclusione preferenziale delle startup UE;
- Misure non legislative di supporto: monitoraggio, supporto ai buyer pubblici, estensione dei centri di competenza nazionali.
Europa per le startup: attrarre, trattenere e incentivare i talenti
Problemi affrontati: scarsità di competenze, difficoltà di mobilità transfrontaliera, scarsa imprenditorialità accademica, poca valorizzazione delle stock option.
Misure chiave:
- Blue Carpet Initiative (2025–2026): attrazione di talenti qualificati da dentro e fuori l’UE;
- Blueprint per le carriere accademiche che premiano la commercializzazione della ricerca;
- Raccomandazione per armonizzare la tassazione delle Stock Option;
- Fair Labour Mobility Package (2026): coordinamento fiscale e previdenziale per lavoro remoto;
- Strategia sui visti UE (ultimo trimestre 2025): focalizzata su studenti, ricercatori e startup founder;
- Multipurpose Legal Gateway Offices (ultimo trimestre 2025): sportelli unici per talenti ICT;
- EURAXESS rafforzato: supporto specifico a innovatori extra-UE.
Infrastrutture, reti e servizi
Problemi affrontati: difficoltà ad accedere a supercalcolo, centri di ricerca e tecnologie avanzate, informazioni disperse, burocrazia.
Misure chiave:
- Charter of Access (2025): carta comune per l’accesso delle startup alle infrastrutture tecnologiche;
- European Innovation Act: norme per rendere obbligatorio l’accesso semplificato alle infrastrutture pubbliche (primo trimestre 2026);
- Chiarimenti sugli aiuti di Stato in materia di accesso alle infrastrutture da parte di startup e scaleup (2026);
- Punto di accesso digitale unico integrato con la piattaforma TechEU e i programmi competitivi europei.
Misurazione dei progressi
Problemi affrontati: mancanza di definizioni comuni, dati frammentati, difficoltà a valutare l’impatto delle politiche.
Misure chiave:
- Definizione armonizzata di startup, scaleup e imprese innovative (primo trimestre 2026);
- European Startup and Scaleup Scoreboard (dal 2026): monitoraggio su centauri, unicorni, accesso ai finanziamenti, impatto normativo;
- Indagine annuale sulla percezione dell’ambiente normativo da parte dei founder (dal 2026).
Europa per le startup: una roadmap per la sovranità tecnologica
La Commissione invita Parlamento, Consiglio e Stati membri a sostenere attivamente l’attuazione della strategia, con un primo bilancio previsto per la fine del 2027. La chiave del successo sarà la cooperazione multilivello e il coinvolgimento continuo di fondatori, investitori e policy maker.
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