Intelligenza Artificiale per le imprese: il valore delle partnership

L’Intelligenza Artificiale è ormai al centro di una trasformazione tecnologica globale che sta ridefinendo il futuro delle imprese e della società, riscrivendo le regole di diversi settori, dall’industria alla sanità, dalla finanza alla comunicazione. Le potenzialità, così come le opportunità abilitate da questa tecnologia, sono infinite e in costante evoluzione; tuttavia, per coglierle appieno, è fondamentale disporre di competenze adeguate, degli strumenti giusti e, soprattutto, di una rete di partner qualificati in grado di guidare e supportare questo percorso di cambiamento.

Ed è in questo contesto che si inserisce l’impegno di Microsoft nel promuovere e garantire un utilizzo corretto, responsabile e inclusivo dell’AI, anche e soprattutto attraverso il suo ecosistema di partner che ad oggi in Italia sono oltre 15mila. Non si tratta di semplici fornitori di servizi, ma veri e propri alleati strategici che, attraverso competenze specializzate e soluzioni su misura, rendono la tecnologia di Microsoft un valore concreto, in grado di generare un impatto significativo sul business delle imprese.

Il valore strategico dei partner e come contribuiscono allo sviluppo del sistema paese

Come ha sottolineato Sara Anselmi, Direttrice della Divisione Global Partner Solutions di Microsoft Italia: «La tecnologia di per sé è uno strumento, ma è grazie ai partner che può essere trasformata in valore tangibile per le aziende. Sono attori chiave che non si limitano ad assistere i clienti nell’adozione della tecnologia, ma svolgono un ruolo sempre più importante nella sua personalizzazione, adattandola ai processi e alle esigenze specifiche delle imprese. Assumono il ruolo di co-creatori di soluzioni che rispondono alle sfide specifiche di ciascun settore. Il contributo dei partner si estende anche all’accelerazione della crescita del Sistema Paese, in uno scenario in cui la piccola e media impresa (PMI) rappresenta un motore fondamentale dell’economia».

A sottolinearlo anche i numeri: nell’anno fiscale 2024, i partner hanno registrato un incremento del 30% delle vendite di soluzioni Cloud Microsoft per le PMI; inoltre, il 93% dei progetti sul Cloud Microsoft Azure è gestito dai partner.

Anselmi ha, poi, spiegato che una delle dimensioni più innovative di questa collaborazione è rappresentata dagli Independent Software Vendor (ISV), che sviluppano soluzioni verticali costruite sulla piattaforma tecnologica di Microsoft. «Sono coloro che stanno integrando l’AI all’interno delle loro applicazioni, creando prodotti innovativi come i “copiloti” che assistono gli utenti in modo sempre più personalizzato ed efficiente, attraverso soluzioni che sono non solo tecnologiche, ma anche strettamente legate alle necessità del mercato locale».

Le iniziative per promuovere e favorire un’adozione dell’Intelligenza Artificiale inclusiva e responsabile

Processi di adozione e diffusione fondati su valori come giustizia, trasparenza e inclusività. È questo l’approccio con cui Microsoft punta a far avvicinare le imprese alla tecnologia.

«Uno degli aspetti chiave di questo approccio è il controllo rigoroso della fase di sviluppo dei prodotti, che vengono progettati per rispettare i principi etici e le normative di compliance fin dal momento in cui il codice viene scritto – ha chiarito la Manager -. Ci impegniamo a garantire che le soluzioni, una volta sviluppate, siano “responsabili di default”, in modo che possano essere utilizzate in modo corretto e sicuro».

Tuttavia, la responsabilità non si ferma al prodotto in sé. Microsoft riconosce che, una volta che l’Intelligenza Artificiale viene inserita nei contesti aziendali attraverso i partner, è fondamentale che anche questi ultimi seguano gli stessi principi etici lungo tutte le fasi di adoption e personalizzazione, affinché l’uso della tecnologia sia sempre conforme a valori condivisi.

La formazione come motore per diffondere l’Intelligenza Artificiale nelle imprese: l’importanza delle competenze

Per innestare una vera trasformazione, tecnologica e culturale al contempo, è fondamentale che innovazione e formazione procedano di pari passo. Una conferma che arriva anche dai dati: infatti, secondo un recente report di IDC, The Business Opportunity of AI, per ben il 45% delle aziende a livello globale la principale sfida nell’implementazione dell’Intelligenza Artificiale rimane la questione legata alla formazione, perché quello che manca sono le competenze. Ed è ancora più vero per una realtà come l’Italia, che occupa solo la sedicesima posizione tra i Paesi OCSE per la diffusione di skill legate all’AI.

AI partner training: come avviene la formazione dei partner

È chiaro che in questo percorso di trasformazione si rivela altrettanto essenziale la formazione che Microsoft dedica ai suoi partner, che non si limita a trasferire competenze tecniche, ma prevede anche un approccio integrato e strategico che permette loro di diffondere correttamente la conoscenza dell’IA all’interno delle loro organizzazioni e, a cascata, ai loro clienti. La formazione, come sottolineato da Sara Anselmi, avviene attraverso una serie di percorsi ben definiti, pensati per rispondere alle diverse esigenze, e si articola su tre livelli, ognuno dei quali è focalizzato su un aspetto specifico della preparazione dei partner.

«Il primo livello riguarda il Microsoft Artificial Intelligence Cloud Partner Program, che rappresenta la base del processo formativo per i partner e offre percorsi di training verticali sull’Intelligenza Artificiale, specificamente pensati per sviluppare le competenze necessarie a integrare le soluzioni AI di Microsoft in contesti aziendali. Il secondo livello di formazione è quello che Microsoft offre direttamente attraverso il programma AI L.A.B. L’obiettivo è garantire che i partner abbiano le competenze necessarie per supportare i clienti con un livello elevato di conoscenza e per applicare correttamente le soluzioni AI in modo che siano allineate con gli obiettivi e le necessità delle imprese. Infine, il terzo livello riguarda Microsoft Cloud City, una risorsa dedicata ai partner italiani che fornisce un ampio ventaglio di percorsi formativi in italiano selezionati dai PSA (Partner Solution Architect) esperti nelle diverse aree e tecnologie Cloud».

I pilastri dell’AI L.A.B. di Microsoft

Tutti questi principi trovano spazio all’interno dell’AI L.A.B., un programma volto a supportare aziende pubbliche e private, professionisti e studenti nei processi di adozione dell’AI Generativa e per diffonderne competenze. «Sono tre i pilastri su cui si fonda l’iniziativa: AI L.A.B. for Industries , AI L.A.B. for Italy, AI L.A.B. for Good. Da un lato, si punta a trasformare i processi industriali attraverso applicazioni verticali e specializzate dell’AI. Dall’altro, si promuove una diffusione capillare delle competenze a livello nazionale, coinvolgendo anche le PMI e creando un ecosistema di formazione inclusivo». Nell’ultimo anno sono state oltre 400 le aziende che hanno aderito all’iniziativa, realizzando più di 600 progetti di AI Generativa.

AI L.A.B. for Industries

Il primo pilastro, AI L.A.B. for Industries , è dedicato in particolare alle grandi aziende, con un focus specifico sui verticali industriali. L’obiettivo è portare casi d’uso concreti dell’IA direttamente nei processi di business delle imprese del settore finanziario, manifatturiero, energetico, retail e PA. «In questo contesto, le competenze dei partner sono fondamentali; la loro expertise nel comprendere e adattare le soluzioni di Intelligenza Artificiale ai processi specifici di ciascun settore è essenziale per garantire che la tecnologia possa essere applicata in modo efficace e utile e rispondere prontamente alle sfide uniche di ogni industria».

AI L.A.B. for Italy

Il secondo pilastro, AI L.A.B. for Italy, è progettato per affrontare una delle sfide più rilevanti per il nostro Paese: l’inclusione delle piccole e medie imprese nel processo di trasformazione digitale, con un focus specifico sul potenziamento delle eccellenze del Made-in-Italy. «Le PMI rappresentano il cuore pulsante dell’economia italiana, e l’obiettivo di questo programma è quello di dar loro il supporto necessario per affrontare le sfide della digitalizzazione. Rientrano in questo ambito le collaborazioni strategiche con associazioni di categoria, come Confapi (Confederazione italiana della piccola e media industria privata) e l’International Association of Microsoft Channel Partners (IAMCP) in Italia».

AI L.A.B. for Good

Infine, il terzo pilastro, AI L.A.B. for Good, si concentra sull’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale a scopo sociale, con un particolare impegno nel favorire l’inclusione. «In questo ambito, l’AI è utilizzata per promuovere l’inclusività presso le aziende italiane, cercando di rendere la tecnologia accessibile anche alle persone con disabilità. L’intento è sviluppare soluzioni software che abbiano un impatto positivo sulla vita quotidiana di una fascia di utenti spesso marginalizzata dal progresso tecnologico».

Intelligenza artificiale per le imprese: la parola ai partner

Quest’anno, la tappa milanese del Microsoft AI Tour ha rappresentato anche l’occasione per dar voce ad alcuni partner strategici con cui il colosso tecnologico di Redmond collabora.

Avanade

«Con TeamSystem e Nissha Metallizing Solutions sul palco del Microsoft AI Tour 2025, abbiamo mostrato come le soluzioni AI di Microsoft abbiano un impatto concreto sull’efficienza operativa, sulla qualità dei servizi ai clienti e sulla crescita del business – ha spiegato Emiliano Rantucci, Amministratore Delegato di Avanade Italy -. Un’opportunità particolarmente rilevante per le medie imprese che, grazie alla loro agilità, possono innovare rapidamente i modelli di business e creare nuove prospettive di sviluppo.

Per cogliere pienamente il potenziale dell’Intelligenza Artificiale Generativa, è importante andare oltre la tecnologia: serve una visione strategica, una roadmap chiara e un investimento mirato sulle competenze. Con questo obiettivo, abbiamo creato l’AI L.A.B. by Avanade, un programma realizzato con Microsoft per aiutare le aziende a esplorare il potenziale dell’AI, sviluppare nuovi progetti e integrare l’AI nei propri processi con una visione strategica e a lungo termine. Dal lancio dello scorso anno, l’iniziativa ha coinvolto oltre 300 aziende che hanno beneficiato di formazione avanzata, casi d’uso concreti e prototipi su misura. Siamo orgogliosi di guidare questa trasformazione ed entusiasti di essere al fianco di Microsoft in questo momento di profonda innovazione tecnologica, sfruttando anche l’esperienza di Accenture, di cui facciamo parte, e il suo ecosistema».

Hevolus

«La storia si ripete e non possiamo che esserne orgogliosi – ha aggiunto Antonio Squeo, Chief Innovation Officer & Co-Founder di Hevolus Innovation -. Tornare sul palco di Microsoft con un nuovo case study di eccellenza è stata la conferma del valore delle nostre soluzioni. Con XR Copilot Lab, abbiamo permesso a Casillo di creare, in tempi record e in autonomia, un’esperienza conversazionale straordinaria per il lancio di Altograno. Al centro di questa esperienza c’è uno human avatar in grado di interagire con clienti e interlocutori in 40 lingue, garantendo una comunicazione fluida e personalizzata su scala globale. Grazie a un go-to-market, di sole 3 settimane, attivabile in decine di paesi contemporaneamente, la soluzione dimostra come l’Intelligenza Artificiale generativa possa essere accessibile, efficace e trasformativa. Democratizzare l’uso dell’AI significa anche offrire alle imprese uno strumento potente e immediato, capace di semplificare la complessità e accelerare l’innovazione. Siamo entusiasti che Microsoft, di cui Hevolus è partner, abbia riconosciuto ancora una volta il valore della nostra visione e della nostra capacità di guidare il futuro della Phigital Customer Experience. Ringraziamo la famiglia Casillo per averci scelto: siamo felici di aver contribuito a un grande successo condiviso, in cui qualità, tradizione e innovazione si incontrano per creare nuove opportunità».

Reply

«Partecipare al Microsoft AI Tour di Milano è stata per noi un’opportunità per dimostrare come l’AI possa generare un impatto concreto sulle aziende – ha commentato Filippo Rizzante, CTO di Reply -. Grazie al nostro investimento in formazione e alle competenze delle company Reply specializzate su tecnologia Microsoft, come Cluster Reply e WM Reply, supportiamo i clienti nell’adozione dell’AI attraverso progetti che spaziano dall’automazione dei processi aziendali con l’AI generativa all’ottimizzazione delle operazioni IT, fino alla personalizzazione delle esperienze utente. Abbiamo sviluppato soluzioni avanzate per diversi settori, tra cui il retail, dove l’AI abilita strategie di customer engagement più efficaci, e il manufacturing, dove utilizziamo l’AI per migliorare la qualità e implementare la manutenzione predittiva.

Un focus particolare è dedicato all’adozione di Microsoft 365 Copilot. Per aiutare le aziende a comprenderne il valore, abbiamo sviluppato un percorso strutturato che combina assessment, implementazione e change management, garantendo un’integrazione efficace nei processi aziendali. L’AI Copilot Escape Room, un’innovativa esperienza immersiva che abbiamo realizzato, permette alle aziende di scoprire in modo pratico come Copilot possa potenziare la produttività e la collaborazione. Inoltre, la nostra collaborazione con Microsoft si concretizza all’interno dell’AI L.A.B., un’iniziativa pensata per supportare le aziende nell’adozione dell’AI generativa applicata ai processi di business. Attraverso l’AI L.A.B., sviluppiamo soluzioni che generano valore aggiunto in modo autonomo e intelligente, contribuendo a massimizzare l’efficienza e a guidare l’innovazione in modo responsabile».