L’Ass. Avviso Pubblico su Decreto Sicurezza e Riforma Corte Conti

In relazione alla discussione sul Decreto sicurezza e sulla proposta di riforma della Corte dei Conti, l’assemblea dell’Associazione Avviso Pubblico svoltasi a Napoli il 23 maggio scorso, ha approvato due documenti, con i quali invita caldamente Governo, Parlamento e forze politiche a discutere nel merito, considerando la delicatezza dei temi che vengono affrontati.

Le riforme, afferma l’Associazione, siano fatte nell’esclusivo interesse dei cittadini e delle cittadine.

Le criticità del Decreto Sicurezza

Sul Decreto sicurezza, Avviso Pubblico ritiene che il diritto alla sicurezza deve porsi in un rapporto di oggettivo equilibrio con altri diritti costituzionalmente garantiti, che la previsione di nuove fattispecie di reato deve tenere conto delle libertà fondamentali riconosciute a tutte le persone, in quanto tali, e a tutti i cittadini e le cittadine; da ultimo, che la proposta di inserimento di nuove sanzioni o dell’inasprimento di quelle già esistenti in relazione a specifiche fattispecie di reato deve sempre conformarsi al principio della proporzionalità.

L’Associazione, nel sottolineare anche le positività di alcune novelle normative in materia di prevenzione e contrasto alle mafie contenute nel Decreto, invita a riaprire un corretto, pubblico e trasparente dibattito parlamentare per cogliere meglio le diverse sfumature del concetto stesso di sicurezza e a modulare la risposta pubblica alle esigenze sociali facendo ricorso a un più ampio catalogo di strumenti, combinando in modo attento forme repressive, preventive e di inclusione sociale.

Le criticità della Riforma della Corte dei Conti

In merito alla proposta di riforma della Corte dei Conti, già approvata alla Camera e di prossima discussione in Senato, Avviso Pubblico ritiene che la stessa: appare necessaria anche alla luce delle indicazioni dei giudici costituzionali. Tuttavia, la riforma presenta alcuni elementi che dovrebbero essere oggetto di una riflessione più approfondita e accurata da parte del Governo e del Parlamento, soprattutto se la si inquadra all’interno di un orizzonte più ampio di interventi che comprende, ad esempio, l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio, la rimodulazione del reato di traffico di influenze illecite, la riforma delle intercettazioni, la proroga dello scudo erariale fino a fine 2025, l’incremento dei casi in cui è possibile procedere all’affidamento diretto degli appalti pubblici, come ha recentemente rilevato in modo preoccupato l’Autorità nazionale anticorruzione.

Dalla visione complessiva e organica di queste riforme e proposte di riforma – afferma Avviso Pubblico – si avverte un concreto rischio che nel nostro Paese si stia assistendo ad un complessivo e progressivo depotenziamento degli strumenti di controllo e di verifica, di un indebolimento di presidi legislativi posti a garanzia della trasparenza e dell’integrità, principi fondamentali che devono caratterizzare i processi decisionali afferenti alla gestione delle risorse pubbliche.

Conclude Avviso Pubblico: I poteri dello Stato collaborino, dialoghino e non confliggano. Le riforme siano pensate e vissute nel solco della Costituzione come un percorso migliorativo per il perseguimento del bene comune e del valore pubblico, nell’esclusivo interesse delle cittadine e dei cittadini.

Il monito dell’associazione Avviso Pubblico su Decreto Sicurezza e Riforma Corte dei Conti: i documenti

Fonte: Associazione Avviso pubblico – Enti locali e regioni per la formazione civile contro le mafie