«È un impegno importante che affronterò con spirito di servizio verso la città. D’altronde il quartiere fieristico è una parte della città a cui tutti i padovani tengono molto».
Paolo Ferrin, commercialista con una consolidata esperienza nel campo del diritto societario, è il nuovo presidente di Padova Hall, la società che gestisce la fiera. A nominarlo è stata l’assemblea dei soci, vale a dire Comune e Camera di commercio con il 49,2% ciascuno e la Provincia con l’1,6%. Resterà in carica per i prossimi tre anni assieme al nuovo consiglio d’amministrazione che vede confermata la presenza di Monica Balbinot, e l’ingresso di Federico Boin, Davide Gianella e Martina Paccagnella.
Termina dunque il mandato di Nicola Rossi, che in questi anni ha mantenuto la presidenza di Confesercenti e che avrà un ruolo di rilievo sempre nell’associazione di categoria: «Ha svolto un significativo lavoro in questi anni, con un grande contributo apportato alla società, anche grazie alla sua lunga esperienza nel comparto fieristico», hanno detto ieri i soci nel ringraziarlo per l’impegno.
È stato colui che ha tradotto nel concreto di un piano industriale l’idea di fare della fiera uno spazio di innovazione che metta insieme anche le imprese e l’università.
«Siamo in una fase di trasformazione necessaria perché il quartiere fieristico continui ad essere, come è stato in passato, un motore per lo sviluppo dell’economia della città – ha spiega il primo cittadino Sergio Giordani – Le fiere come le conoscevamo in passato non esistono più. Il ruolo del management adesso è quello di sviluppare nuove funzioni in linea con le necessità delle imprese di oggi per le quali ricerca, innovazione e servizi innovativi sono fondamentali». «È una trasformazione che porterà nuove opportunità per la città – gli fa eco il presidente dell’ente camerale Antonio Santocono – Sono certo che il nuovo presidente saprà guidare la società con competenza e porre la massima attenzione sui suoi progetti di sviluppo, che prevedono la realizzazione del nuovo hotel, di un Data Center al padiglione 6 e della Corte del cibo».
Sono queste infatti le tre principali trasformazioni previste dal piano industriale. Un piano che ha già portato i suoi frutti dato che il bilancio approvato ieri ha ridotto la perdita rispetto all’anno precedente: nel 2024 è stata di 3 milioni, nel 2023 era di 5,2. Con un aumento del valore di produzione del 29,8% e la previsione del pareggio di bilancio nel 2026. A trainare la ristrutturazione dei conti è stato sicuramente il nuovo centro congressi.
L’intervista al nuovo presidente
Presidente Ferrin, lei che ha seguito negli anni l’evoluzione di PadovaHall: il Padova Congress sta dando una buona spinta?
«È una struttura che è partita molto bene. Tanto che già oggi può essere considerato un fiore all’occhiello. Non c’è dubbio che sia importantissimo per la fiera e per la città. Attorno a questa funzione certo costruiremo la futura progettualità».
Con quale spirito approccia questo nuovo incarico?
«I soci avevano bisogno di una figura tecnica per questa fase. Io metto a disposizione le mie competenze, aiutate dalla conoscenza storica della società grazie al ruolo che ho precedentemente ricoperto».
Nuovo albergo, la futura Food hall, un innovativo data center: gli impegni non le mancheranno.
«È un incarico particolarmente stimolante. C’è una progettualità importante e articolata attorno al quartiere di via Tommaseo. Per gestirla servono delle competenze tecnico-finanziarie particolarmente significative».
Si è ridotto il rosso di bilancio, ma certo non è abbastanza. Cosa ne pensa?
«Non è mia intenzione in questo momento esprimere giudizi sul bilancio. Posso solo dire che da un punto di vista economico, in termini di Ebitda (un indicatore di redditività, ndr), la svolta c’è stata. La mia funzione sarà quella di portare l’azienda a un assetto di equilibrio economico-finanziario. Secondo la mia esperienza, ci sono tutte le condizioni per riuscire a farlo».
Come giudica partecipazione e rapporti con i soci?
«Questa società ha sempre funzionato in modo assolutamente regolare, con una governance attenta e con dei soci assolutamente allineati sulle scelte strategiche. Negli anni scorsi ho avuto un ruolo fondamentale nella valutazione dell’andamento e delle scelte di governance, e non abbiamo mai fatto alcun rilievo».
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link