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Responsabilità Sociale d’Impresa: messa a dimora di alberi, fotovoltaico sociale e recupero di reti fantasma


Messa a dimora di alberi, fotovoltaico sociale e recupero di reti fantasma: ecco come la Responsabilità Sociale d’Impresa trasforma i territori e rafforza le comunità

Con oltre 280 progetti realizzati327 ettari di territorio rigeneratiil supporto di oltre 60 aziende sostenitrici e il coinvolgimento di più di  200 soggetti tra enti locali, associazioni e cooperativele campagne di CSR promosse da Legambiente e AzzeroCO2 sono espressione di questo modello di Responsabilità Sociale d’Impresa capace di dimostrare come l’impegno collettivo, guidato da una visione condivisa, possa tradursi in azioni capaci di rispondere in modo efficace alle esigenze dei territori e delle comunità.

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I progetti di CSR, infatti, possono rappresentare una risposta strutturata a problematiche urgenti e complesse che interessano il Paese. Attraverso iniziative sviluppate in sinergia tra aziende, enti locali e società civile, si promuovono nuove opportunità per rigenerare i territori e migliorare il benessere delle persone.

Questo è quanto emerso durante l’evento “Connessioni Sostenibili” tenutosi oggi, 29 maggio, a Milano, presso Avanzi Coworking, in cui sono stati presentati i risultati raggiunti con le campagne Mosaico VerdeOrtofrutteto Solidale Diffuso ed EnergyPOP, promosse da Legambiente e AzzeroCO2 con il sostegno di imprese che hanno integrato la CSR nelle loro strategie aziendali.

La costante crescita della CSR in Italia: un’opportunità per il futuro  

La CSR in Italia non è più un trend emergente, ma una realtà consolidata. Secondo il 10° Rapporto CSR dell’Osservatorio Socialis l’investimento medio delle imprese ha raggiunto i 282.000 euro nel 2021, con una crescita del 17% rispetto al 2019Mai come oggi la CSR è sentita come una leva strategica per favorire un modello di sviluppo capace di coniugare progresso economico, tutela ambientale e benessere collettivo. 

L’evento di Milano ha evidenziato questa trasformazione, mostrando come la Responsabilità Sociale d’Impresa sia diventata uno strumento cruciale per rispondere ai bisogni reali dei territori. Non più iniziative sporadiche, ma progetti strutturati che integrano inclusione sociale, tutela ambientale, promozione delle energie rinnovabili.

I progetti promossi da Legambiente e AzzeroCO2 tramite le loro Campagne rappresentano un esempio concreto della Responsabilità Sociale d’Impresa che diventa fattore accelerante di cambiamento: iniziative che rispondono ai bisogni concreti e rafforzano i legami tra aziende che operano sul territorio, stakeholder e realtà locali, creando sinergie che promuovono la sostenibilità ambientale e sociale. 

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Con Mosaico Verde, dalla terra ai fondali marini, rigeneriamo l’ambiente

Nel suo settimo anno, Mosaico Verde concretizza l’impegno di ampliare la propria visione, andando oltre la rigenerazione delle aree verdi per sostenere la tutela degli ecosistemi a rischio, inclusi quelli marini. Nata come iniziativa per la forestazione di nuove aree verdi e la tutela di quelle esistenti, con oltre 334.000 alberi piantatipiù di 230 progetti realizzati e 19 regioni coinvolte, la Campagna è stata in grado di generare benefici economici e sociali complessivi per un valore di oltre 1 milione e 600 mila euro per ogni anno di vita degli impianti arborei e arbustivi messi a dimora.

Oggi Mosaico Verde approfondisce il suo legame con i territori guardando agli ecosistemi nel loro complesso, dalla terra al mare, per proteggere il patrimonio naturale del Paese. Tra le iniziative di tutela e ripristino degli ecosistemi realizzate nell’ultimo anno rientra il recupero delle reti fantasma, una minaccia silenziosa che vede ogni anno oltre 640.000 tonnellate di attrezzature da pesca perse o abbandonate in mare, trasformandosi in trappole per la fauna marina e contribuendo all’inquinamento da microplastiche. Con gli interventi pilota realizzati a Santo Stefano al Mare (IM) e Polignano a Mare (BA), sono stati recuperati oltre 5 quintali di reti e rifiuti abbandonati, restituendo nuova vita ai fondali e sensibilizzando sull’urgenza di proteggere il pianeta blu.

Un’altra iniziativa volta alla tutela degli habitat si è concentrata sulla salvaguardia dell’orso bruno marsicano, una specie endemica e la cui popolazione conta oggi circa cento esemplari. Nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, per garantire la sua sopravvivenza, si è puntato al ripristino del suo habitat con interventi mirati, come il recupero e la manutenzione di piante da frutto autoctone essenziali per la sua alimentazione e il ripristino di aree prative.

Ortofrutteto Solidale Diffuso: coltivare la biodiversità per nutrire l’inclusione

La Campagna Ortofrutteto Solidale Diffuso rappresenta invece un esempio di come sia possibile coniugare la promozione della biodiversità e l’inclusione sociale, creando un impatto positivo sia sul territorio sia sulle comunità. Con 50 ortofrutteti solidali realizzati e circa 3000 alberi da frutto piantati in collaborazione con 35 cooperative sociali, l’iniziativa ha portato nuova vita e opportunità in aree gestite da realtà impegnate nel sociale. Questi spazi, affidati ad associazioni e cooperative, sono stati trasformati in veri e propri laboratori di seconde possibilità, dove ambiente e persone si incontrano per generare valore condiviso.

Un’attività che si distingue per la sua capacità di andare oltre l’aspetto ambientale, offrendo opportunità di formazione e inclusione a persone in condizioni di fragilità, tra cui giovani, migranti e soggetti svantaggiati. Grazie al sostegno delle imprese che hanno investito nella creazione di nuovi orti e frutteti, le cooperative hanno potuto coinvolgere oltre 1.000 donne e uomini impegnati in agricoltura e nella trasformazione dei prodotti, in un progetto di rinascita personale e ambientale. Tra questi, i detenuti del Carcere di Sollicciano (FI) e di Taranto, i ragazzi ospitati dalla Cooperativa Capodarco a Roma e le persone accolte dalla Coop. Sociale Altereco di Cerignola che opera a fianco di individui provenienti da percorsi di giustizia riparativa, ex-detenuti e soggetti fragili.

EnergyPOP: l’energia pulita che accende speranza e uguaglianza

In un’Italia dove oltre 2 milioni di famiglie vivono in povertà energetica (OIPE), EnergyPOP unisce la transizione energetica e la giustizia sociale, facendo del fotovoltaico uno strumento nella lotta alle disuguaglianze. La campagna mira a incrementare l’accesso all’energia pulita e solidale, sostenendo famiglie in condizioni di vulnerabilità energetica e offrendo un contributo alla decarbonizzazione del sistema energetico nazionale.

Ad oggi sono stati installati oltre 40 kW di potenza fotovoltaica su tre edifici di edilizia residenziale pubblica a FirenzeEmpoli e Catania, portando energia rinnovabile a 130 nuclei familiari. Grazie al sistema di Energy Sharing, l’energia prodotta dagli impianti viene condivisa con le utenze delle famiglie che hanno difficoltà a soddisfare i propri bisogni energetici primari. Questo ha permesso di ridurre anche l’impatto ambientale, evitando l’emissione di oltre 17.000 kg di CO2 all’anno.

La scelta di EnergyPOP è chiara: intervenire su edifici di edilizia residenziale pubblica e su strutture gestite da cooperative sociali. Questa decisione nasce dalla volontà di agire direttamente nei luoghi dove l’accesso all’energia rappresenta una necessità urgente, sostenendo le comunità più vulnerabili e rispondendo ai loro bisogni quotidiani. Nei prossimi mesi verranno installati nuovi impianti di fotovoltaico sociale proseguendo l’impegno per una transizione energetica inclusiva e sostenibile. L’obiettivo è rendere l’energia pulita un diritto universale e contribuire attivamente alla riduzione delle emissioni di CO2, sostenendo la lotta al cambiamento climatico.

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Le Connessioni sostenibili delle campagne di CSR

“I progetti realizzati con Mosaico Verde, EnergyPOP e Ortofrutteto Solidale Diffuso ci insegnano una lezione semplice ma potente: la sostenibilità non è un percorso solitario, ma un viaggio collettivo. Ogni albero piantato, ogni comunità coinvolta, ogni famiglia supportata nasce da una rete di collaborazioni che unisce competenze, visioni e volontà. È questo il vero valore aggiunto: riconoscere che la forza del rinnovamento risiede nella capacità di fare rete, di lavorare insieme per obiettivi comuni – ha dichiarato Sandro Scollato, Amministratore Delegato di AzzeroCO2 -.  La sfida ora è andare oltre: consolidare le connessioni create, ampliare il raggio d’azione e continuare a provare con i fatti che un modello di sviluppo diverso è possibile”.

Questo modello di approccio collaborativo mostra come sia possibile adottare strategie efficaci nella lotta alle sfide globali, trasformando le criticità in opportunità di sviluppo e crescita capaci di generare valore condiviso.

“Legambiente ha sempre lavorato per dimostrare che la sostenibilità è una strada da percorrere insieme. Le campagne di CSR che realizziamo con AzzeroCO2, grazie al supporto delle imprese e di tutte le realtà coinvolte, evidenziano come la collaborazione e la condivisione degli obiettivi non solo amplificano l’impatto delle azioni, ma contribuiscono a diffondere una cultura condivisa di rispetto per l’ambiente e per le persone.” ha dichiarato Stefano Ciafani, Presidente di Legambiente. 

“Grazie a questo lavoro congiunto – ha concluso Barbara MeggettoPresidente di Legambiente Lombardia stiamo trasformando idee e strategie in risultati concreti. È un modello basato sul dialogo e sull’impegno condiviso, capace di promuovere un cambiamento culturale in grado di affrontare le complessità di oggi e di domani. Un futuro che non aspettiamo passivamente, ma che scegliamo di creare, con coraggio e determinazione”.

Le sfide che il nostro pianeta e le nostre comunità devono affrontare non aspettano, e le risposte non possono essere rimandate. In questo scenario le imprese giocano un ruolo cruciale, non solo come motori economici, ma come protagoniste di un cambiamento culturale e strategico.

La forza tangibile delle campagne di CSR promosse da Legambiente e AzzeroCO2 risiede proprio in questa capacità: trasformare l’impegno di un’impresa in un beneficio collettivo duraturo. Non si tratta semplicemente di piantare un albero, raccogliere un rifiuto o rendere nuovamente fruibile un territorio; si tratta di rafforzare interi ecosistemi, mobilitare comunità e permettere a un’impresa di dimostrare concretamente la propria responsabilità. Questo approccio garantisce che i progetti realizzati non siano soltanto tecnicamente validi, ma anche partecipati e condivisi da chi vive il territorio. Tale coinvolgimento assicura una maggiore responsabilità collettiva nella cura dei beni comuni e genera un futuro sostenibile e inclusivo, a vantaggio di tutti.

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