Microcredito

per le aziende

 

Bankitalia, Panetta: “I dazi costeranno un punto al pil mondiale. Avanti con gli Eurobond”


 5 min

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Nelle sue considerazioni finali il governatore ha sottolineato i rischi di una guerra commerciale. Dall’Italia segnali positivi, ma “siamo solo all’inizio”. Il risiko bancario? “Decide il mercato”

Fabio Panetta, membro del Comitato esecutivo della BCE
Fabio Panetta, governatore di Bankitalia

Con Donald Trump bisogna trattare, perché i dazi potrebbero costare un punto percentuale al pil mondiale, ma l’Europa deve andare avanti sulla strada del debito comune. È questo il messaggio centrale che il governatore di Bankitalia, Fabio Panetta, ha lanciato nelle sue considerazioni finali nel corso dell’assemblea di palazzo Koch. Per il banchiere centrale la sfida che ci attende è impegnativa, ma l’UE rimane un baluardo e l’Italia ce la può fare: ci sono infatti segnali di miglioramento nel nostro Paese, anche se siamo solo all’inizio. Quanto al risiko bancario, via Nazionale si chiama fuori: “Decide il mercato”.

📰 Leggi anche “Dazi, WEF: impatto duraturo. Male gli USA, meglio l’UE

I dazi costeranno un punto al pil mondiale

La corsa ai dazi, ha avvertito Panetta, “potrebbe sottrarre quasi un punto percentuale alla crescita mondiale nell’arco di un biennio” e sta “spingendo l’economia globale su una traiettoria pericolosa” mettendo a rischio già oggi il 5% del commercio globale. “È diffuso un senso di incertezza”, ha sottolineato, osservando come sia “sorprendente che lo scambio di beni continui a rappresentare il principale terreno di confronto nelle attuali dispute commerciali” nonostante un “ampio surplus” degli USA, anche nei confronti dell’UE, nei servizi, specie digitali. Rischi “insidiosi” derivano poi “dalla concentrazione di potere in poche grandi imprese globali, che guidano l’innovazione tecnologica, controllano enormi volumi di dati e minacciano la concorrenza”, ha aggiunto il governatore. 

Non solo. Anche “il sistema multilaterale che, pur sbilanciato e non privo di contraddizioni, cercava di risolvere i problemi in base a regole condivise, accogliendo le istanze comuni”, è ora in crisi. Al suo posto si sta imponendo un “ordine multipolare in cui aumenta il peso dei rapporti di forza”. E di tutto questo stanno risentendo persino “le relazioni, storicamente molto strette, tra Stati Uniti ed Europa”. Il monito di Panetta è quindi di incontrarsi sul terreno comune: “Le affinità culturali e i legami economici che ci uniscono dovranno alla fine prevalere sugli attriti presenti”, ha infatti auspicato.

📰 Leggi anche “Panetta: serve un patto europeo per la produttività

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Avanti con il debito comune

Quanto alla difesa europea, il numero uno di via Nazionale ha evidenziato come la proposta della Commissione si basi “su fondi nazionali e prestiti, anziché su spese europee e trasferimenti finanziati con risorse comuni”. A suo parere, questo approccio rischia di accrescere le disuguaglianze tra Paesi e di ridurre l’efficacia della spesa. “Occorre invece un programma unitario, sostenuto da debito europeo”, ha quindi scandito Panetta. Sottolineando come “un impegno di tale rilevanza” debba poggiare su basi chiare. “Le risorse comuni vanno destinate prioritariamente alla tecnologia e alla ricerca nel campo della difesa. A livello nazionale, gli investimenti per la crescita e la spesa sociale non devono essere penalizzati dallo sforzo per la sicurezza esterna”, ha chiarito. L’Unione Europea “rimane un baluardo dello stato di diritto, della convivenza democratica e dell’apertura agli scambi e alle relazioni internazionali” ma “non può permettersi di rimanere ferma. Deve avere la capacità di superare i particolarismi nazionali”, ha poi incalzato il governatore. Ribadendo come “una risposta comune europea può consentirci di superare le difficoltà attuali”.

L’Italia migliora ma siamo all’inizio

Venendo all’Italia, Panetta a più riprese ha rimarcato il miglioramento del Paese, dai “segni di una ritrovata vitalità economica” alla produttività del lavoro, fino alla patrimonializzazione delle imprese. Nonostante le difficoltà, “l’industria italiana non è destinata al declino”, ha assicurato. Inoltre i progressi compiuti finora si sono “riflessi nei giudizi positivi espressi dalle agenzie di rating”. Tuttavia, ha messo in guardia il governatore, il percorso di risanamento dei conti pubblici è “solo all’inizio”. Il debito resta infatti elevato e, nei prossimi anni, la spesa sarà sottoposta a pressioni legate all’invecchiamento della popolazione, alle transizioni verde e digitale, al rafforzamento della capacità di difesa. Occorre quindi “mantenere una politica di bilancio prudente e intensificare” le riforme per la crescita. Il banchiere centrale ha anche fatto notare come il basso livello dei salari, cresciuti in termini reali “molto meno che negli altri principali Paesi europei” e oggi sotto i livelli del 2000 nonostante un recupero lo scorso anno, rifletta “il problema centrale” della produttività. Gli incrementi conseguiti finora “sono incoraggianti, ma non bastano a sostenere lo sviluppo del Paese”, ha messo in guardia.

📰 Leggi anche “Tassi, Panetta: la BCE resti pragmatica e guidata dai dati

La BCE sia flessibile

Per quanto riguarda l’inflazione, secondo il capo di palazzo Koch, “i timori espressi in passato riguardo al processo di disinflazione si sono rivelati infondati” e “l’orientamento ancora restrittivo della politica monetaria e la diffusa incertezza hanno frenato i consumi e inciso negativamente sugli investimenti”. A una settimana dalla prossima riunione della Banca centrale europea, Panetta si è mostrato consapevole che il percorso della politica monetaria nei prossimi mesi si prospetta tutt’altro che semplice. Per questo, a suo avviso, “sarà essenziale mantenere un approccio pragmatico e flessibile prestando attenzione all’evoluzione delle condizioni di liquidità e ai segnali provenienti dai mercati finanziari e creditizi”.

Sul risiko bancario decide il mercato

Il governatore è tornato anche a ripetere come il sistema bancario italiano sia forte, precisando che “i dati di bilancio e le valutazioni di mercato” lo confermano. L’alta redditività e le riserve patrimoniali accumulate mettono, infatti, il sistema “in condizione di assorbire eventuali shock”. Le regole però non vanno abolite o annacquate, ma migliorate e semplificate. Per quanto riguarda invece le fusioni, secondo Panetta “devono servire a rafforzare” gli istituti “ed è necessario che siano ben concepite e volte unicamente alla creazione di valore”. Che significa innanzitutto “offrire a imprese e famiglie finanziamenti adeguati per quantità e costi”, “strumenti di impiego del risparmio efficaci, trasparenti e a condizioni eque”, servizi “qualificati e innovativi”. Detto questo, per il governatore sono “le dinamiche di mercato e le scelte degli azionisti” a decidere sulle offerte di fusione bancarie avviate in questi mesi. A Bankitalia, infatti, “compete verificare che ogni operazione rispetti la normativa prudenziale italiana ed europea e che gli intermediari risultanti siano solidi sul piano patrimoniale, della liquidità e del governo dei rischi”.  

📰 Leggi anche “Banche, Panetta: l’Europa punti sulla semplificazione

Cripto: non solo divieti

Infine, Panetta ha ribadito tutti i dubbi e i timori per i risparmiatori e le banche che possono causare le criptoattività. Chiarendo che tuttavia “sarebbe illusorio pensare che l’evoluzione del settore possa essere governata solo con divieti o vincoli normativi”. Per questo, via Nazionale chiede che i rischi siano contenuti “attraverso la cooperazione internazionale” dove l’Europa può assumere un “ruolo guida anche attraverso il progetto dell’euro digitale”. Nel nostro Paese, ha rilevato il governatore, c’è finora “scarso interesse per l’emissione di cripto”, ma maggiore attenzione per i servizi di custodia e negoziazione. I rischi, ha concluso, “devono essere attentamente presidiati” specie quelli “reputazionali legati all’offerta di cripto da parte delle banche”. C’è infatti il rischio concreto che i risparmiatori “li confondano con prodotti bancari tradizionali con ripercussioni negative sulla fiducia nel sistema creditizio in caso di perdite”.

Vuoi ricevere ogni mattina le notizie di FocusRisparmio? Iscriviti alla newsletter!
Registrati sul sito, entra nell’area riservata e richiedila selezionando la voce “Voglio ricevere la newsletter” nella sezione “I MIEI SERVIZI”.

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Contributi e agevolazioni

per le imprese