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Comunità energetiche rinnovabili, aperto nuovo bando regionale


(AGENPARL) – Roma, 29 Maggio 2025

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(AGENPARL) – Thu 29 May 2025 Comunità energetiche rinnovabili, aperto nuovo bando regionale
Stamani la presentazione all’auditorium di Sant’Apollonia (FI) col
presidente Giani, l’assessora Monni, il direttore di ARRR Bruzzesi
È ufficialmente aperto il nuovo Bando regionale per il sostegno alle
Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), finanziato con risorse del
Programma Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2021-2027.
L’iniziativa mira a rafforzare il ruolo strategico delle Comunità
energetiche nella produzione e condivisione di energia da fonti
rinnovabili, coinvolgendo cittadini, imprese, enti pubblici e associazioni
in un percorso verso l’autosufficienza e la giustizia energetica.
Potranno infatti essere finanziati progetti che prevedano la realizzazione
o il potenziamento di impianti solari fotovoltaici,impianti eolici,micro e
mini idroelettrici, sistemi di accumulo integrati.
Il bando è stato presentato questa mattina dal presidente Eugenio Giani
insieme all’assessora all’ambiente, economia circolare, difesa del suolo e
Protezione civile, Monia Monni e al direttore dell’Agenzia regionale
recupero risorse ambientali (ARRR) Stefano Bruzzesi nel corso di un evento
che si è svolto presso l’auditorium di Sant Apollonia. Sono intervenuti
anche il delegato alle energie rinnovabili e efficientamento energetico di
Anci Toscana e sindaco di Cascina (Pi) Michelangelo Betti, il direttore
della tutela dell’ambiente ed energia della Regione Toscana Andrea
Rafanelli.
Sulle buone pratiche e i modelli di sviluppo in Toscana delle Comunità
energetiche ha parlato Simone Tartaro, coordinatore dell’Area Energia di
ARR, mentre il bando è stato illustrato da Valerio Marangolo responsabile
gestione fondi europei in materia di energia della regione toscana.
Del rapporto fra autoconsumo e Comunità energetiche, come servizio dei
Comuni per il territorio, è intervenuta Marta Mango della Funzione
promozione e assistenza alla pubblica amministrazione di GSE Gestore dei
servizi energetici.
“In Toscana – ha spiegato il presidente Giani – ci poniamo un obiettivo
ambizioso ma realistico: passare dall’attuale 51% di consumo energetico
coperto da fonti rinnovabili – composto per il 34% da geotermia, per l’11%
da idroelettrico e per il 5-6% da fotovoltaico ed eolico – a una quota
compresa tra il 70% e l’80% entro i prossimi cinque anni. Per raggiungerlo-
ha proseguito-, abbiamo già firmato un accordo sulla geotermia che prevede
la realizzazione di tre nuove centrali e l’ammodernamento degli impianti
esistenti. Parallelamente, stiamo lavorando, come previsto dalla delibera
sulle aree idonee, per valorizzare anche fotovoltaico ed eolico. Questa
procedura ha subito un rallentamento a causa dei contenziosi in atto e
delle pronunce dei tribunali, ma siamo pronti a riattivarla non appena
arriverà il decreto ministeriale.
Accanto agli impianti di produzione, riteniamo fondamentale lo sviluppo
delle comunità energetiche rinnovabili: associazioni tra cittadini,
imprese ed enti locali che, grazie alle opportunità offerte dalla legge,
possono organizzarsi per produrre e consumare energia pulita in modo
condiviso. Questo modello non solo riduce i costi in bolletta, ma favorisce
un approccio sostenibile e diffonde la cultura dell’energia green. La
Toscana – ha concluso Giani -vuole essere capofila in questo processo di
transizione energetica”
“Le comunità energetiche – ha proseguito Monni – non sono soltanto un
modello virtuoso di produzione e consumo di energia rinnovabile, ma un vero
e proprio presidio di giustizia sociale e ambientale. Si tratta di un asset
strategico per la conversione energetica in cui abbiamo sempre creduto con
convinzione e che per questo sosteniamo da anni, grazie al lavoro degli
uffici regionali della Direzione ambiente e al fondamentale supporto
dell’Agenzia Regionale Recupero Risorse S.p.A. (ARRR) che ha curato
l’animazione territoriale e supportato la nascita delle CER in Toscana.
Puntare su queste forme di auto-produzione collettiva significa ridurre le
bollette, abbattere le emissioni, rafforzare l’autonomia dei territori e
contrastare la povertà energetica. Significa anche costruire legami: tra
cittadini, enti locali, imprese e associazioni, in una rete che tiene
insieme sostenibilità ambientale, coesione sociale ed economia di
prossimità”.
“La Regione Toscana – ha sottolineato Monni – ha stanziato sull’energia 180
milioni di euro nell’ambito del ciclo di programmazione europea 2021-2027:
per costruire un modello energetico giusto, decentralizzato e sostenibile.
Ma sappiamo che non basta produrre energia pulita. Dobbiamo anche consumare
meno e meglio. Serve una cultura dell’efficienza, della responsabilità
collettiva, del rispetto per il pianeta. Per queste ragioni una quota
importante delle risorse dedicate al tema energia, pari a oltre 72 milioni
di euro, è stata interamente destinata al tema dell’efficienza energetica
degli edifici pubblici e privati. È questo il senso della transizione
ecologica che vogliamo: non un processo calato dall’alto, ma una
rivoluzione dal basso, inclusiva e democratica. Una transizione che non
lascia nessuno indietro”.
Il bando, approvato il 1 aprile 2025 con decreto dirigenziale resterà
aperto fino 18 luglio 2025, con una dotazione finanziaria complessiva di 20
milioni di euro: 14 milioni destinati ai Comuni con oltre 5.000 abitanti e
6 milioni per le aree interne strategiche.
“Con la pubblicazione del bando da 20 milioni di euro a fondo perduto –
ha dichiarato Bruzzesi- la Toscana compie un passo decisivo per lo sviluppo
delle Comunità Energetiche Rinnovabili. Dopo tre anni di lavoro sul



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