MANTOVA – Fare rete per crescere, costruire, innovare. È stato il tema della sesta tappa del tour istituzionale “Lombardia Protagonista. Qui Puoi”, ieri a Mantova con un focus su tre pilastri dell’economia locale: il distretto tessile-calzetteria, quello della meccanica e il comparto legno. Una giornata di incontri, e promesse operative, scandita dal dialogo tra Regione, imprese, enti e associazioni di categoria, culminata nella visita all’azienda Fulgar di Castel Goffredo. «Regione va sul territorio – ha dichiarato il presidente Attilio Fontana – per mettersi a disposizione del sistema mantovano nel suo complesso, ascoltando necessità e proposte con l’obiettivo di costruire insieme percorsi in grado di aiutare i distretti economici. La Lombardia ha la capacità di fare rete e un’idea di futuro: siamo la prima Regione ad aver strutturato un vero e proprio piano industriale condiviso con il mondo produttivo». Al tavolo istituzionale ospitato dalla Camera di Commercio, accanto al governatore erano presenti l’assessore allo Sviluppo Economico Guido Guidesi e l’assessore all’Agricoltura Alessandro Beduschi. Un momento di confronto volto a rafforzare le sinergie tra imprese, formazione, ricerca e credito. «Siamo impegnati – ha detto Guidesi – a valorizzare le peculiarità dei singoli territori, favorendo la connessione tra i ‘know how’ locali e la creazione di reti. Oltre alla Zona Logistica Semplificata, stiamo valutando l’attivazione delle Zone di Innovazione e Sviluppo (Zis) per i singoli distretti. Non sarà la Regione a imporle, ma sarà il territorio stesso a volerle manifestare. E non tramuteremo questo impegno in routine: deve restare un’azione strategica, non ordinaria». Le Zis – ispirate al modello Mind (Milano Innovation District) – puntano a far dialogare università, ricerca, impresa e mercati, incentivando cultura dell’innovazione e competitività su scala globale. Una prospettiva che interessa da vicino i tre distretti chiave analizzati ieri: tessile, meccanica e legno. Nel distretto tessile-calzetteria – 269 imprese in 25 comuni, produzione da oltre 1 miliardo di euro – si concentra il 75% della produzione nazionale di calze da donna. Nel distretto meccanico dell’Oltrepò Mantovano, che assorbe il 44% degli addetti della manifattura provinciale e oltre il 60% dell’export, si è sottolineata l’importanza della diversificazione e dell’internazionalizzazione. Il distretto del legno Viadanese-Casalasco, infine, con 900 imprese nel comparto manifatturiero, è un tassello essenziale dell’identità produttiva mantovana e cremonese. «Il Mantovano ha una forte identità e potenzialità che vogliamo agevolare e incentivare – ha spiegato Beduschi –. Come istituzione vogliamo essere un punto di riferimento per chi lavora e crea valore in questo territorio». A chiudere il cerchio, l’intervento del presidente di Confindustria Mantova, Fabio Viani: «Ringrazio il presidente Fontana per aver coinvolto anche la nostra associazione. Non ci può essere sviluppo industriale senza sviluppo infrastrutturale. La Zls lombarda è un esempio concreto di questa visione: oggi auspichiamo che possa dispiegare tutti i suoi effetti nei prossimi anni». «Con una cabina di regia regionale e un territorio pronto a raccogliere la sfida Mantova si può proporre come terreno per un nuovo modello di sviluppo economico, partecipato e connesso», commentavano i presenti al termine della mattinata.
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