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Panetta: ‘Incertezza sui dazi, a rischio un punto di Pil mondiale’ – Aziende


La corsa ai dazi “potrebbe sottrarre quasi un punto percentuale alla crescita mondiale nell’arco di un biennio” e sta “spingendo l’economia globale su una traiettoria pericolosa” mettendo a rischio già oggi il 5% del commercio globale. “E’ diffuso un senso di incertezza”. Lo ha detto il governatore di Bankitalia Fabio Panetta nelle sue considerazioni finali.

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“È sorprendente – ha aggiunto Panetta – che lo scambio di beni continui a rappresentare il principale terreno di confronto nelle attuali dispute commerciali” nonostante un “ampio surplus” degli Usa, anche nei confronti dell’Ue, nei servizi, specie digitali. “Rischi insidiosi derivano dalla concentrazione di potere in poche grandi imprese globali, che guidano l’innovazione tecnologica, controllano enormi volumi di dati e minacciano la concorrenza”. 

“Il percorso di risanamento dei conti pubblici è solo all’inizio. Il debito resta elevato e, nei prossimi anni, la spesa sarà sottoposta a pressioni legate all’invecchiamento della popolazione, alle transizioni verde e digitale, al rafforzamento della capacità di difesa”, ha affermato Panetta.

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I progressi compiuti dall’Italia “si sono riflessi nei giudizi positivi espressi dalle agenzie di rating” ma “il percorso di risanamento dei conti pubblici è solo all’inizio”: occorre “mantenere una politica di bilancio prudente e intensificare” le riforme per la crescita. Il governatore in più punti parla di un miglioramento del Paese, dai “segni di una ritrovata vitalità economica” al segno positivo della produttività del lavoro e alla patrimonializzazione delle imprese. E nonostante le difficoltà, “l’industria italiana non è destinata al declino”.

 

‘Sulle fusioni bancarie decidono mercato e azionisti’

Sono “le dinamiche di mercato e le scelte degli azionisti” a decidere sulle offerte di fusione bancarie avviate in questi mesi, afferma il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta secondo cui l’istituto centrale “interviene nei procedimenti autorizzativi nell’ambito delle proprie responsabilità” in collaborazione con la Bce, l’Ivass e le altre autorità.

“Alla Vigilanza” di Bankitalia “compete verificare che ogni operazione rispetti la normativa prudenziale italiana ed europea e che gli intermediari risultanti siano solidi sul piano patrimoniale, della liquidità e del governo dei rischi”. 

Le operazioni di fusioni avviate negli ultimi mesi “devono servire a rafforzare” le banche “ed è necessario che siano ben concepite e volte unicamente alla creazione di valore”, ammonisce Panetta secondo cui “creare valore signifca innanzitutto offrire a imprese e famgilie finanziamenti adeguati per quantità e costi”, “strumenti di impiego del risparmio efficaci, trasparenti e a condizioni eque”, servizi “qualificati e innovativi”.

Per il Governatore, il sistema bancario italiano è forte e “i dati di bilancio e le valutazioni di mercato” lo confermano. Inoltre “l’alta redditività e le riserve patrimoniali accumulate mettono il sistema in condizione di assorbire eventuali shock” ma l’aumento del fusso dei prestiti deteriorati “rimarrebbe contenuto nel prossimo biennio”.

Panetta ha ricordato come nei mesi scorsi la vigilanza “è intervenuta in più casi di difficoltà” di piccoli banche dovuti “a carenze nei meccanismi di governo societario e a debolezze nel sistema di controllo interno”.

‘L’invecchiamento pesa sul Pil, gli immigrati aiutano’

Per Panetta “l’invecchiamento della popolazione e la bassa natalità sono destinati a incidere profondamente sul potenziale di crescita dell’economia italiana”. Il governatore sostiene quindi che per ampliare stabilmente la forza lavoro “è necessario creare opportunità di occupazione attrattive per i numerosi italiani che lasciano il paese alla ricerca di migliori prospettive”.

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“L’immigrazione regolare può fornire un apporto rilevante” soprattutto nelle costruzioni e nel turismo. E il suo contributo “può estendersi alle attività a maggior valore aggiunto, a condizione che riesca ad attrarre profili qualificati”.

‘Il Pnrr potrebbe spingere il Pil dello 0,5%’

“L’utilizzo dei fondi del Pnrr ha sostenuto l’economia negli ultimi anni. Gli interventi previsti per il biennio 2025-2026 potrebbero innalzare il prodotto dello 0,5%”, ha detto ancora Panetta precisando che “in una fase di debolezza ciclica è essenziale procedere con determinazione nella loro attuazione”.

Il governatore ha ricordato che l’Italia “ha finora ricevuto 122 miliardi di euro e ne ha utilizzati oltre la metà. Il pagamento delle prossime rate dipenderà dal raggiungimento di obiettivi relativi alla realizzazione di opere pubbliche; a tale riguardo, i dati attualmente disponibili suggeriscono l’esistenza di ritardi”. 

‘Urgente intervenire sul costo dell’energia’

“In Italia, più che altrove in Europa, è urgente intervenire sul costo dell’energia, afferma il governatore di Bankitalia invitando a farlo “seguendo le direttrici già tracciate: ampliando il ricorso a fonti pulite, incentivando i contratti a lungo termine e rafforzando infrastrutture e reti di trasmissione”. Secondo Panetta, inoltre, “servono investimenti adeguati e una netta semplificazione delle procedure autorizzative per i nuovi impianti”.

‘Il legame con gli Usa deve prevalere sugli attriti attuali’

“Il sistema multilaterale che, pur sbilanciato e non privo di contraddizioni, cercava di risolvere i problemi in base a regole condivise, accogliendo le istanze comuni, è in crisi. Al suo posto, si sta imponendo un ordine multipolare in cui aumenta il peso dei rapporti di forza”, ha sottolineato Panetta aggiungendo che “ne stanno risentendo persino le relazioni, storicamente molto strette, tra Stati Uniti ed Europa”. Il governatore ha lanciato quindi un monito: “le affinità culturali e i legami economici che ci uniscono dovranno alla fine prevalere sugli attriti presenti”. 

‘L’Ue rimane un baluardo, ma non resti ferma’

L’Unione Europea “rimane un baluardo dello stato di diritto, della convivenza democratica e dell’apertura agli scambi e alle relazioni internazionli” ma “non può permettersi di rimanere ferma. Deve avere la capacità di superare i particolarismi nazionali”.

Questo l’appello del governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta nelle considerazioni finali che ribadisce come “una risposta comune europea può consentirci di superare le difficoltà attuali”. Secondo Panetta “anche l’Itaia trarrà beneficio da una incisiva risposta comune” visto che i problemi che assillano l’Europa da “noi sono emersi prima e in modo accentuato”.

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‘Salari sotto i livelli del 2000, serve innovazione’

Il basso livello dei salari in Italia, cresciuti in termini reali “molto meno che negli altri principali Paesi europei” e oggi sotto i livelli del 2000 nonostante un recupero lo scorso anno, riflette “il problema centrale” della produttività con incrementi conseguiti finora che “sono incoraggianti, ma non bastano a sostenere lo sviluppo del Paese”, sostiene ancora Panetta rilevando che “per garantire un aumento duraturo delle retribuzioni è indispensabile rilanciare la produttività e la crescita attraverso l’innovazione, l’accumulazione di capitale e un’azione pubblica incisiva”. 

‘Timori sull’inflazione infondati, ora la Bce sia flessibile’

Per Panetta “i timori espressi in passato riguardo al processo di disinflazione si sono rivelati infondati” e “l’orientamento ancora restrittivo della politica monetaria e la diffusa incertezza hanno frenato i consumi e inciso negativamente sugli investimenti”.

“Il percorso della politica monetaria nei prossimi mesi si prospetta tutt’altro che semplice – osserva a una settimana dal prossimo Consiglio Bce – “sarà essenziale mantenere un approccio pragmatico e flessibile prestando attenzione all’evoluzione delle condizioni di liquidità e ai segnali provenienti dai mercati finanziari e creditizi”.

‘Con gli squilibri del mondo dubbi sul dollaro come riserva globale’

“Siamo di fronte a una crisi profonda degli equilibri che hanno sorretto l’economia globale negli ultimi decenni” dove le politiche di Trump sono “il principale fattore scatenante” ma in un contesto “già in rapida trasformazione”., avverte il governatore della Banca d’Italia rilevando che “diversamente da quanto accaduto in precedenti fasi di incertezza, i titoli pubblici statunitensi a lungo termine e il dollaro si sono deprezzati” sollevando “interrogativi sull’assetto futuro del sistema monetario internazionale e sul ruolo centrale della divisa americana come valuta di riserva e di denominazione degli scambi commerciali”.

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