Microcredito

per le aziende

 

Ultim’ora: ecco il “Reddito di Cittadinanza” per le Partite Iva | Boccata d’ossigeno per le imprese in difficoltà


Partite Iva – sicilianews24.it

Tutto quello che c’è da sapere sull’ultima misura.

Assistenza e consulenza

per acquisto in asta

 

La Partita IVA è un codice identificativo univoco attribuito a persone fisiche o giuridiche che esercitano un’attività economica abituale, come liberi professionisti, lavoratori autonomi, artigiani o imprese. È indispensabile per emettere fatture, dichiarare i redditi e versare imposte. Aprire una Partita IVA consente di operare legalmente e regolarmente nei confronti del fisco e dei clienti, sia in Italia che all’estero.

Chi apre una Partita IVA deve scegliere un regime fiscale, il più comune dei quali è il regime forfettario, riservato a chi rispetta determinati limiti di fatturato (attualmente 85.000 euro). Questo regime prevede semplificazioni fiscali e contabili. Al contrario, il regime ordinario è più complesso, con obblighi IVA, contabilità dettagliata e dichiarazioni periodiche. In entrambi i casi, il titolare è tenuto a versare imposte sul reddito (Irpef o imposta sostitutiva), contributi previdenziali (INPS o casse professionali) e, se previsto, l’IVA.

La Partita IVA si apre gratuitamente tramite l’Agenzia delle Entrate, online o con l’assistenza di un commercialista. Durante l’apertura, si indica il codice ATECO (che descrive l’attività svolta) e si sceglie il regime fiscale. Una corretta gestione comporta l’emissione regolare delle fatture, la conservazione della documentazione e il rispetto delle scadenze fiscali.

La Partita IVA può essere chiusa in qualsiasi momento, senza penali, comunicandolo all’Agenzia delle Entrate. È inoltre possibile modificarne i dati, come attività o regime fiscale, in caso di evoluzione del lavoro. Una gestione attenta è fondamentale per evitare sanzioni e lavorare in tranquillità.

Promesse politiche e vincoli finanziari

Nel suo intervento all’Assemblea di Confindustria, Giorgia Meloni ha rilanciato l’impegno del governo nel sostenere le imprese italiane, tra annunci di riforme e nuovi strumenti per abbattere i costi dell’energia. Ha proposto contratti pluriennali a prezzo fisso per le rinnovabili, una revisione del mercato elettrico e un piano anti-dazi da 25 miliardi. Tuttavia, la copertura finanziaria reale resta incerta, poiché le risorse disponibili sono vincolate e la “coperta” economica appare sempre più corta.

Trasforma il tuo sogno in realtà

partecipa alle aste immobiliari.

 

La stessa premier ha ammesso che proseguire con aiuti pubblici diretti non è sostenibile a lungo. L’idea di finanziare le nuove misure attingendo al Pnrr, ai fondi per la coesione e alla transizione climatica rischia di restare sulla carta, data la complessità nell’utilizzo di queste risorse e la necessità di approvazione europea. I ritardi nella spesa e le difficoltà burocratiche rallentano l’efficacia delle strategie proposte.

Soldi
Soldi – fonte pexels – sicilianews24.it

Il nodo Pnrr e la lentezza italiana: a che punto sta il nuovo Reddito di Cittadinanza

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza rappresenta il fulcro dei finanziamenti industriali italiani, ma a oggi solo un terzo dei 194 miliardi previsti è stato effettivamente investito. La Commissione Europea ha escluso proroghe oltre agosto 2026, mettendo ulteriore pressione sul governo per accelerare.

Anche la proposta di rimodulare 15 miliardi per interventi su occupazione e produttività si scontra con i vincoli dell’UE, che richiede il rispetto delle finalità originarie dei fondi. L’idea è quindi di finanziare una sorta di “Reddito di Cittadinanza” per le Partite Iva: con 15 miliardi sicuramente l’aiuto sarebbe concreto.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione