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Cristiana Crenna nuova presidente di Cna Piacenza


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Cristiana Crenna è la nuova presidente di Cna Piacenza. Eletta dall’assemblea dell’associazione di categoria dell’artigianato e della piccola e media impresa, raccoglie il testimone da Giovanni Rivaroli, non più ricandidabile dopo due mandati consecutivi.

“Mi metterò a a disposizione degli artigiani – le sue prime parole -. So che è un periodo molto difficile, arriviamo da anni estremamente complicati che purtroppo non abbiamo lasciato alle spalle. Adesso abbiamo di fronte nuove sfide da affrontare con tanto impegno, dalla sostenibilità all’innovazione. Siamo artigiani, piccoli imprenditori, e dobbiamo essere sostenuti perché da soli non possiamo fare tutto: ogni giorno affrontiamo norme, burocrazia, costi, inflazione, prezzi che salgono, vogliamo affrontare queste nuove sfide ma abbiamo bisogno di un aiuto, che non significa ricevere contributi economici ma essere considerati nelle leggi e nelle nuove norme che vanno in queste direzioni”. “In questo momento – evidenzia la neo presidente – siamo soffocati dai costi e principalmente da quelli dell’energia: le piccole e medie imprese italiane pagano il 14% in più rispetto a quelle europee e il 4% in più rispetto alle grandi imprese, penso che da questo occorra assolutamente partire”.

E’ stata la Sala degli Arazzi del Collegio Alberoni ad ospitare l’assemblea quadriennale elettiva di Cna Piacenza, seguita dalla parte pubblica alla quale hanno preso parte numerosi ospiti, tra i quali il Ministro per gli Affari europei, Pnrr e Politiche di coesione, Tommaso Foti, il Presidente nazionale di Cna, Dario Costantini, e il Vicepresidente della Regione Emilia Romagna, Vincenzo Colla, protagonisti di una tavola rotonda dal titolo “Persone, sostenibilità, etica e innovazione: presente e futuro delle PMI”.

Assemblea Cna

“Oggi – ha evidenziato Dario Costantini – sicuramente il tema principale è quello del lavoro: i giovani non vengono più a lavorare nelle nostre aziende, quindi come associazione insistiamo sulla formazione. Ovviamente però il personale va trovato, non solo formato, per cui abbiamo messo in campo altre iniziative: abbiamo siglato una convenzione con la comunità di San Patrignano per recuperare attraverso il lavoro quei giovani che sono usciti da un percorso infelice, così come abbiamo sottoscritto con la comunità di Sant’Egidio un altro protocollo per intercettare tutti quei giovani che nel loro passato hanno fatto un errore, ma nel futuro, attraverso le nostre aziende, si potranno riqualificare. Il 17 giugno firmerò inoltre con il ministro Valditara un protocollo, primo in Italia, per istituzionalizzare la presenza dell’artigianato nelle scuole, e la CNA nazionale ha scritto il primo progetto europeo sull’artigianato per i corridoi professionali: stiamo aprendo una scuola in Egitto per formare giovani, troveremo loro un’abitazione per i primi periodi in cui saranno in Italia e li formeremo sull’educazione civica, perché imparare la lingua e le regole del nostro Paese sono due elementi fondamentali per potersi integrare nella nostra società”.

Assemblea Cna

Oltre al tema del lavoro, osserva Costantini, c’è poi un problema legato alle tensioni internazionali: “Oggi nel mondo ci sono 56 conflitti bellici, mai così tanti dal 1945, e questo ci deve far riflettere come imprenditori, ma ancora prima come persone. E quando si è iniziato a parlare dei dazi americani, ci siamo dimenticati di ricordare che il 15% di quello che l’Italia vende agli Stati Uniti viene venduto dagli artigiani, arrivando al 40% in alcuni settori, senza contare tutto quello che gli artigiani imprenditori italiani fanno anche per altri Paesi, come accade nell’automotive. Inoltre questi ultimi anni sono stati sicuramente caratterizzati da costi energetici troppo elevati, non sopportabili delle nostre aziende. Cambiano i governi, ma si continua a parlare solo di imprese energivore, cioè di quelle che hanno bollette molto alte, senza occuparsi delle imprese ad alto consumo di energia: un’azienda può trovarsi a pagare 2 milioni di euro di bolletta di luce, ma non è meno grave della lavanderia sotto casa che vede passare la bolletta dal 20% al 50% del bilancio. Abbiamo quindi fatto mettere a terra un progetto sull’autoproduzione di energia per le piccole imprese e due settimane fa sono andato a Palazzo Chigi a chiedere formalmente al presidente del consiglio che un miliardo della misura transizione 5.0 venga spostato sulla misura dell’autoproduzione delle piccole imprese. Noi non siamo contrari a prescindere al nucleare, ma sentiamo parlare di sette, otto, undici anni di tempo e i bilanci delle nostre imprese non possono aspettare tanto”.

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Assemblea Cna

Nel corso dell’assemblea sono stati inoltre premiati gli imprenditori Under 25 associati alla CNA piacentina; un riconoscimento all’intraprendenza di quei giovani che hanno scelto di affrontare autonomamente il mercato del lavoro avviando una propria attività d’impresa, un dato in netta controtendenza rispetto a quello nazionale che segna la costante diminuzione degli imprenditori Under 30 e il conseguente aumento degli Over 65.

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