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Lazio – La Corte dei Conti indaga sulle spese sostenute dalla Regione per la trasferta all’Expo di Osaka


Già lo scorso 6 maggio, il consigliere d’opposizione Alessio D’Amato Aveva presentato un’integrazione chiedendo chiarimenti per la spesa di 1,5 milioni di euro per la delegazione di 40 persone che si sarebbero regate in Giappone.

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Alessio D’Amato

La Regione Lazio per partecipare all’Expo di Osaka, in Giappone, ha sostenuto notevoli spese, finalizzate a promuovere le eccellenze territoriali e quindi il turismo, ma anche per coprire i necessari costi della trasferta e d’allestimento degli stand. Spese che vedono ora nel rendiconto, ad esempio, i costi per la pizza con la mortadella e i regali istituzionali, finiti, con altre voci del rendiconto, come cene e concerti, all’attenzione della magistratura contabile, che – come anticipano alcune fonti giornalistiche, dopo una richiesta di chiarimenti, si appresta ad acquisire i relativi documenti.

Per promuovere in Giappone un classico della merenda alla romana, ovvero la “pizza spaccata con la mortadella”, la Regione Lazio avrebbe sostenuto spese – come riferisce oggi il Corriere della sera -, assieme a vini del Lazio e alla burrata, per 22.800 euro, il tutto sotto la voce ‘netwoking cocktail’ a cui avrebbero preso parte una settantina di persone.

Ma i costi su cui la Corte dei conti ora sta puntando i fari, anche quelli per la promozione mediatica dell’evento, cene e balli: 13.054 euro per il fotografo; 7.320 euro per i regali istituzionali; 24.400 euro per le imprese che parteciperanno ai workshop organizzati dalla Regione.

Anche gli spettacoli di intrattenimento tenuti nel padiglione Italia fanno registrare spese per 16.836 acui si aggiungono altri 24.000 euro circa l’affitto location, allestimento sala e palco, service tecnico, accordatura strumenti musicali.

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La questione delle spese sostenute dalla Regione per questo appuntamento internazionale è stata già oggetto di un’interrogazione consiliare che l’ex assessore alla sanità della giunta Zingaretti e oggi consigliere di opposizione, Alessio D’Amato, ha presentato ad inizio maggio.

Francesco Rocca

Scrive, tra le altre cose, in quell’atto D’Amato – che ad oggi ancora attende risposta – “considerato che nella conferenza stampa di presentazione il presidente Rocca ha annunciato una consistente delegazione di oltre 40 persone che parteciperà all’evento con costi complessivi superiori a 1,5 milioni di euro; si interroga il presidente della Giunta Rocca per sapere quali sono i criteri che hanno portato a questa così numerosa delegazione, i nominativi, le competenze specifiche dei partecipanti rispetto ai potenziali benefici per il sistema produttivo regionale e il dettaglio analitico dei costi previsti, compresi quelli sostenuti dalle agenzie regionali; se tale delegazione è coerente con le scelte adottate dalle altre amministrazioni regionali”.

Oggi, D’Amato, annuncia una nuova interrogazione al riguardo, dopo aver appreso che anche dei fondi europei sarebbero stati impiegati per la trasferta: “La toppa rischia di essere peggio del buco e la risposta del Presidente Rocca sull’utilizzo dei Fondi europei andrà esaminata nel dettaglio, poiché non mi risulta che le risorse del Fondo Sociale Europeo, relative a istruzione e formazione possano essere spesi per regali come cravatte e foulard personalizzati, a 122 euro l’uno, e trolley personalizzati a 275 euro l’uno.

Finalmente ho ricevuto le dieci schede progettuali – dice D’Amato -, di cui avevo fatto richiesta tramite accesso agli atti, e le mie perplessità, frutto esclusivamente di dati documentali provenienti dalla Giunta regionale sulla gestione dell’Expo Osaka, aumentano. Presenterò una nuova interrogazione, poiché molte spese sembrano superflue e spropositate, in particolare quelle relative alla comunicazione, e molte altre non appaiono attinenti alle finalità istituzionali, né sembrano compatibili con le specifiche dei fondi dell’Unione europea, e con l’utilizzo prevalente dell’affidamento diretto. Chiedo inoltre, di conoscere il rendiconto inviato a Bruxelles sulla gestione dei Fondi europei”.





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