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L’Europa lancia una strategia per startup e scalup. Cosa prevede il piano UE


La Commissione europea ha presentato una nuova strategia ambiziosa per trasformare l’Europa in un polo globale per startup e scaleup, con l’obiettivo di rendere il continente il miglior luogo al mondo dove avviare e far crescere imprese innovative. Il piano, intitolato “Choose Europe to Start and Scale”, si inserisce nel più ampio quadro dell’iniziativa “Scegli l’Europa”, fortemente voluta dalla presidente Ursula von der Leyen, e mira a superare le storiche criticità che hanno frenato la crescita delle aziende tecnologiche europee: frammentazione normativa, difficoltà di accesso ai capitali e fuga di talenti.

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Le startup e le scaleup sono considerate motori fondamentali per la competitività europea in quanto generano innovazione, creano posti di lavoro qualificati, attraggono investimenti e contribuiscono a ridurre le dipendenze strategiche dai mercati extra-UE. Tuttavia, molte realtà faticano ancora a trasformare le idee in prodotti di mercato o a espandersi su scala continentale.

La nuova strategia UE punta a cambiare questo scenario, intervenendo lungo tutto il ciclo di vita delle imprese innovative, dalla nascita alla crescita fino all’affermazione globale. Ecco i dettagli del piano.

Semplificazione normativa: meno ostacoli, più opportunità

Uno dei pilastri della strategia riguarda la creazione di un ambiente normativo favorevole all’innovazione. La Commissione propone l’introduzione di un “28° regime europeo”, un quadro giuridico opzionale e armonizzato che mira a superare la frammentazione delle regole nei diversi Stati membri, semplificando aspetti chiave come insolvenza, diritto del lavoro e fiscale.

Questo nuovo regime dovrebbe ridurre i costi e i rischi legati al fallimento, facilitando la seconda chance per gli imprenditori e rendendo più agevole l’espansione transfrontaliera delle imprese.

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A supporto della digitalizzazione e della semplificazione amministrativa, sarà introdotto il “Portafoglio europeo delle imprese”, una sorta di identità digitale unica che permetterà alle startup di interagire in modo fluido con le pubbliche amministrazioni di tutti i Paesi UE.

Inoltre, la futura legge europea sull’innovazione aprirà la strada a spazi di sperimentazione normativa (regulatory sandboxes), consentendo alle imprese di testare nuovi modelli di business in un ambiente regolamentato ma flessibile.


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Più capitali e un fondo Scaleup Europe

L’accesso ai finanziamenti resta una delle principali sfide per le startup europee, soprattutto nelle fasi di scaleup e per le imprese DeepTech attive in settori strategici come intelligenza artificiale, quantum, cleantech, semiconduttori e biotecnologie. Per colmare il gap rispetto agli ecosistemi più maturi come quello statunitense, la Commissione punta su una serie di strumenti innovativi:

  • ampliamento e semplificazione del Consiglio europeo per l’innovazione (EIC), per sostenere la crescita delle imprese più promettenti;
  • lancio del fondo “Scaleup Europe”, destinato a finanziare le aziende ad alta tecnologia nelle fasi più avanzate di sviluppo;
  • sviluppo di un “Patto europeo per gli investimenti nell’innovazione”, che mira a coinvolgere i grandi investitori istituzionali europei nei fondi di venture capital e nelle scaleup non quotate.

L’iniziativa dell’Unione dei risparmi e degli investimenti sarà inoltre centrale per mobilitare nuove risorse e ampliare il mercato dei capitali europeo, storicamente meno sviluppato rispetto a quello USA o asiatico.


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Ricerca e infrastrutture per trattenere e attrarre i migliori talenti

Un altro asse strategico riguarda il capitale umano. Il piano UE introduce la “Blue Carpet Initiative”, un pacchetto di misure per attrarre e trattenere i migliori talenti, tra cui:

  • riforma della tassazione delle stock option per i dipendenti delle startup;
  • semplificazione dei visti e percorsi accelerati per i fondatori extra-UE;
  • promozione dell’educazione all’imprenditorialità e sostegno alla mobilità transfrontaliera dei lavoratori qualificati.

Particolare attenzione è riservata al collegamento tra ricerca pubblica e mercato, grazie all’iniziativa “Lab to Unicorn”, che punta a valorizzare la proprietà intellettuale generata da università e centri di ricerca, facilitando la creazione di spin-off e la commercializzazione delle innovazioni. Una carta di accesso standardizzerà le condizioni per l’utilizzo delle infrastrutture tecnologiche e di ricerca in tutta l’UE, riducendo tempi e costi per il go-to-market delle nuove imprese.


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La strategia “Choose Europe to Start and Scale” rappresenta quindi un cambio di passo per l’Unione europea, che ambisce a diventare non solo un mercato unico, ma un vero e proprio hub globale per l’innovazione. L’attuazione delle misure sarà monitorata attraverso indicatori di performance chiave, con un primo bilancio previsto entro la fine del 2027.



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