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di Marzio Dolfi

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PISTOIA – Dieci formazioni politiche di centrosinistra per la prima volta insieme a Pistoia con l’obiettivo di colpire al cuore nelle prossime elezioni amministrative della città e riprendere, dopo 8 anni, Pistoia al centrodestra. Stamani si è giocata la prima mossa di quello che potrebbe essere un percorso inedito.

Il gruppo dei rappresentanti dei partiti del centrosinistra

Con in mano un documento intitolato “Pistoia merita di più”, sottoscritto dai 10 partiti dell’area progressista, stamani abbiamo assistito al debutto del progetto: la presentazione di un’ipotesi che prevede di arrivare a una proposta comune nella quale convergano proposte, esperienze, idee, linee politiche che non sempre sono state facili da conciliare.

C’è un filo rosso che sembra fare da collante per costruire un percorso unitario: il giudizio assai negativo per gli 8 anni delle giunte di Alessandro Tomasi.

“Inizia un percorso – ha detto il segretario provinciale del PD Marco Mazzanti – di uno sviluppo possibile per la futura città di Pistoia e per costruire un programma elettorale comune. Un percorso che ci vedrà lavorare insieme su quel che ci unisce. Una volta vinte le elezioni ci sarà modo di confrontarci anche su quello che ci divide. Abbiamo oggi la responsabilità ci fare in modo che il centrosinistra si presenti unito, rimediando anche agli sbagli che abbiamo fatto in passato”.

“Le forze del centrosinistra avviano un percorso condiviso per lavorare insieme in vista delle prossime elezioni comunali al fine di costruire un’alternativa credibile all’attuale governo cittadino. Dopo otto anni di centrodestra, la nostra città è più debole, più isolata e senza una direzione. A fronte delle tante promesse mancate e di una gestione priva di visione, sentiamo il dovere di proporre un futuro diverso, fondato su giustizia sociale, sviluppo sostenibile e coesione territoriale”.

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E’ questo l’attacco del primo documento comune, firmato a più mani (in rigoroso ordine alfabetico) da Centro Democratico, Europa Verde, Italia Viva, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Partito Socialista-Civici Riformisti, Possibile, Rifondazione Comunista, Sinistra Civica Ecologista, Sinistra Italiana.

Il progetto politico è stato presentato stamani in un bar di piazza del Duomo a due passi dal Palazzo Comunale.

Il taccuino degli appunti si è riempito di annotazioni, sottolineate da una (inedita) raffica di interventi. Certo difficili da sintetizzare, ma in qualche modo molto affini fra loro. Prima di alcune sottolineature affidate ad esponenti dei 10 partiti, hanno preso la parola i capogruppo della minoranza. E proprio l’opposizione che si fa in Palazzo di Giano sembra tracciare una linea comune che mette tutti d’accordo.

Un momento della conferenza stampa di stamani

Tina Nuti (capogruppo Partito Socialista – Civici Riformisti)

Nuti ha sottolineato l’importanza di questo incontro e ha ricordato due temi che, a partire dalla vita quotidiana, affliggono la popolazione: una TARI tra le più pesanti d’Italia e la condizione insostenibile di strade e marciapiedi.

Noti ha poi puntato il dito sul dissesto idrogeologico e le ‘Ville Sbertoli dimenticate’.

Mattia Nesti (capogruppo Sinistra Civica Ecologista)

Per Nesti alla fine di due mandati sono di fatto assenti piani di sviluppo della città. E cita il Piano strutturale ‘da ricostruire’ e l’assenza di tutti gli altri piani strategici; ‘non c’è Piano del Verde né quello di Mobilità sostenibile, adottato ma rimesso in un cassetto. Non c’è insomma un Piano strategico per la città’.

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Matteo Giusti (capogruppo Partito Democratico)

Giusti si è soffermato sui temi della cultura e dello sport, per sottolineare come Pistoia ‘si è addormentata dopo un progetto culturale che non abbiamo più’, perdendo ‘il suo ruolo di punto di riferimento culturale in provincia’. Nello sport – ha aggiunto – non è che non è stato fatto niente: ‘c’è qualche ristrutturazione e poi il disastro dell’area Pallavicini, Un progetto complessivo che penalizza le tante società sportive del nostro territorio’.

Giorgio Federighi (Centro Democratico)

‘Siamo qui a condividere il testo proposto . Ne sono convito da un giudizio assolutamente negativo sulla situazione di Pistoia’. E ha ricordato l’ottimo lavoro dei Gruppi consiliari che incalzano la maggioranza.

Simona Laing (Europa Verde)

‘Siamo di fronte a una partita né semplice né scontata’ , ha detto soffermandosi poi su San Lorenzo (‘ne chiediamo la sospensione immediata’) e Ville Sbertoli (di cui ha chiesto l’apertura del parco, almeno nella metà in cui sarebbe subito possibile).

Cosimo Lamichhane (Italia Viva)

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‘Bisogna stare o da questa parte o dall’altra. Conosciamo bene la destra tanto a Roma come a Pistoia. E un elemento che farà da collante sta nei diritti, nella situazione delle persone’.

Luca Pontani (Movimento 5 Stelle)

‘Pistoia è una città triste, senza un minimo di speranza, con politiche estemporanee e non accogliente. Il M5S punta a dare una prospettiva, un cambio concreto di passo: l’alternativa a uno scempio che va avanti da 8 anni’.

Lorenzo Scalise (Partito Democratico)

‘Ringrazio i Gruppi che hanno fatto un buon lavoro, aiutandoci a sottolineare che Pistoia merita di più: in tutte le decisioni pubbliche occorre occorre sempre ricercare il sé nell’occhio dell’altro’.

Giuseppe Cutolo (Partito Socialista Civici Riformisti)

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‘Dobbiamo portare avanti un tavolo di programmazione che vada avanti da oggi, partendo dai nostri consiglieri comunali e ricercando l’obiettivo è muoversi in maniera unitaria e portare la gente a votare’.

Edoardo Ottaviano (Possibile)

‘Saremo presenti e daremo il nostro contributo nei temi dell’efficienza energetica, della salvaguardia del territorio. Faremo da stimolo per l’accoglienza e per quel che riguarda la povertà e le fasce più deboli’.

Ivano Bechini (Rifondazione Comunista)

‘Non si può non rispondere alla richiesta di costruire una unità antifascista, sia sul piano nazionale che locale. A Pistoia siamo di fronte alle macerie (e cita la graduatoria del Sole 24 Ore). Siamo qui anche per provare a un tentativo di confronto sulla gestione di alcuni servizi. Per una Pistoia ecosostenibile, pacifista e vivibile’.

Simonetta Pecini (Sinistra Civica e Ecologista)

‘Il motivo per cui siamo qui: cambiare pagina a questa città; ricreare un dialogo con i cittadini (oltre il 40% non va a votare); occorre che Pistoia sia più aperta e solidale a partire dai più fragili (scuola, sanità, sociale). Pistoia come è ora non ci piace e insieme cerchiamo di voltare pagina’.

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Daniele Cipriani (Sinistra Italiana)

‘Il progetto non parte da zero. La coalizione dovrà tornare a parlare ai cittadini e a non ripetere gli errori del passato. Lo faremo con passione, sincerità e concretezza’.

LE CONCLUSIONI

Marco Mazzanti tira poi le fila dell’incontro: nell’ultima settimana di giugno il tavolo tornerà ad incontrarsi. A settembre poi inizierà “il lavoro vero”, per dare le gambe e il cuore a una coalizione unitaria che metta insieme centro e sinistra.

Le ultime parole sono per l’attenzione ai referendum dell’8 e 9 giugno e alla manifestazione di Roma di sabato 7 a sostegno della popolazione palestinese di Gaza.



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