I mille volti di Cagliari: tanto commercio ma poco manifatturiero

Una città metropolitana dai tanti volti, che dal capoluogo abbraccia la zona industriale di Macchiareddu, per spingersi sino a Pula. E che non sembra in grado di lasciarsi alle spalle una caratteristica già emersa negli scorsi anni, la preponderanza del commercio rispetto alla manifattura. Cagliari vende, ma produce poco, insomma. Un quadro che va letto nella prospettiva di un cambiamento dei tempi, con il settore della mobilità e dei trasporti che resta una garanzia, il turismo che cresce e le telecomunicazioni, su cui tanto si puntava negli anni Novanta, che arretrano. Tre “t” che rappresentano lo ieri, l’oggi e il domani dell’area metropolitana di Cagliari. Ma nella classifica c’è anche l’edilizia da esportazione: imprese nate nel Cagliaritano che si stanno facendo strada anche nel resto d’Italia.

Le big Le prime quattro posizioni sono in qualche modo fuori classifica per fatturato. Le super big sono Saras, Sarlux, Banco di Sardegna e Ivi Petrolifera, settore energetico con attività di lavorazione, stoccaggio e distribuzione di prodotti chimici e petroliferi. Ma è il commercio il settore prevalente, nelle posizioni che vanno dalla quarta piazza alla trentesima. Quasi la metà delle aziende si occupa di ingrosso o gestisce supermercati e ipermercati legati soprattutto ai prodotti alimentari.

Mobilità Ma ci sono anche le auto: al dodicesimo posto c’è l’Acentro e al quindicesimo Special Car. E c’è anche Auto vendita veicoli e meccaniche di viale Marconi. Dalla classifica arrivano segnali molto chiari per quel che riguarda il settore mobilità: trasporti pubblici ok, car sharing anche. E poi bici e monopattini come alternativa. Ma l’acquisto dell’auto privata nel sud Sardegna resta un’abitudine che non passa mai di moda. Eppure vanno bene anche le aziende che si occupano dei collegamenti su strada con il trasporto soprattutto di studenti e lavoratori: l’Arst è in nona posizione, il Ctm (che gestisce il trasporto pubblico locale di Cagliari e dei centri intorno al capoluogo) è ventiduesimo. Il Consorzio cagliaritano registra addirittura utili oltre i due milioni. Allargando il discorso a mare e cielo Grendi, trasporti e logistca marittimi è alla diciassettesima posizione, mentre Sogaer, la societá di gestione dell’aeroporto di Elmas, alla diciannovesima. Sempre nel settore trasporti merci alla 23esima posizione Logistica mediterranea. Un’area metropolitana che si muove con mezzi pubblici, auto private, navi, aerei e camion. Ma che pensa anche agli immobili. Costruzioni L’edilizia, tra i primi trenta, c’è sempre: la leadership in questo settore è quella dell’impresa Pellegrini, attiva in Sardegna, ma non solo. Nel sito web dell’impresa è bene in vista l’intervento di recupero e riqualificazione dell’ex caserma Tasso, già Collegio dei Gesuiti. A Belluno. C’è anche Impresa Manca: azienda longeva, nata nel 1961, dai fratelli Paolo e Mario Manca di Vallermosa. Prima come fornitore Saras (e torniamo ai super big), poi acquisendo appalti di opere civili nell’area industriale. Poi l’espansione, che ha raggiunto anche il resto d’Italia.

Telecomunicazioni e turismo L’innovazione tecnologica? All’inizio dei Duemila c’era stato un boom promettente di realtà che guardavano al futuro tra internet e telecomunicazioni. Ma tra le prime aziende per fatturato ora resiste sempre e solo Tiscali, al sesto posto, che però, dopo l’acquisto da parte di Linkem è diventata Tessellis, con la maggior parte delle azioni in quota a OpNet. E il turismo? Ha aperto un mare di nuovi b&b e strutture ricettive. Ma tra i primi trenta per fatturato c’è solo Progetto Esmeralda. Bastano solamente due parole: Forte Village. Il resort di Pula a 5 stelle, con otto alberghi, per un totale di 728 camere, famoso in tutto il mondo.