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Acconto Imu 2025 a giugno, come ottenere lo sconto del 50%: tutti i requisiti


Con l’avvicinarsi del primo appuntamento Imu dell’anno 2025, fissato al 16 giugno per il versamento dell’acconto dell’imposta, è importante sapere che anche per l’anno 2025 è confermata la riduzione dell’importo in caso di comodato gratuito. La normativa in materia di imposta municipale propria prevede uno sconto del 50 per cento per gli immobili locati con contratto di comodato, nel rispetto di specifici requisiti.

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Sconto Imu 50%, le condizioni

La prima condizione da rispettare è che il contratto sia regolarmente registrato. In secondo luogo si devono rispettare gli ulteriori requisiti previsti in merito ai soggetti comodatari dell’immobile. La riduzione dell’IMU permette ai proprietari di seconda casa di beneficiare di uno sconto significativo.

Sconto Imu 50%, la legge di bilancio e i limiti

La riduzione dell’IMU per l’immobile in comodato d’uso gratuito è una delle agevolazioni confermate dalla Legge di Bilancio 2020, che ha istituito la nuova imposta unica sulla casa e modificato notevolmente la disciplina in materia.

Sono previsti diversi limiti alla possibilità di beneficiare dello sconto IMU sulla seconda casa in comodato d’uso. Lo sconto del 50 per cento sull’IMU ad esempio spetta esclusivamente nel caso in cui il contratto di comodato gratuito sia stipulato tra genitori e figli, ovvero tra parenti in linea retta entro il primo grado.

L’agevolazione, quindi, spetta esclusivamente nel caso in cui sia stato stipulato e registrato un contratto di comodato d’uso, che ai sensi dell’art. 1803 del Codice Civile è definito come il contratto con il quale una parte consegna all’altra una cosa mobile e immobile affinché se ne serva per un tempo o un uso determinato, con l’obbligo di restituire la cosa ricevuta. Il comodato è essenzialmente gratuito.

Sconto Imu 50% riconosciuta nel contratto

La riduzione alla metà dell’importo IMU è riconosciuta se il contratto di comodato d’uso gratuito è stipulato tra parenti in linea retta di primo grado (genitori-figli) ed, inoltre, in caso di regolare registrazione dello stesso.

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Lo sconto del 50 per cento si applica dunque nell’ipotesi in cui il contratto sia stato regolarmente registrato entro 20 giorni in caso di contratto scritto o presentando richiesta all’Agenzia delle Entrate in caso di contratto verbale.

Sconto Imu 50%, gli altri requisiti

Ci sono poi altri requisiti, come che l’immobile deve essere utilizzato dal comodatario come abitazione principale, deve concesso in comodato d’uso gratuito non deve rientrare tra le categorie catastali di lusso (A/1, A/8 e A/9), il comodante deve possedere un solo immobile in Italia oltre alla casa principale, il comodante deve avere residenza e dimora abituale nello stesso Comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato d’uso.

Con l’articolo 3-quater della legge di conversione del Decreto Crescitaè stato abolito obbligo di invio della dichiarazione per la riduzione Imu sugli immobili concessi in comodato d’uso gratuito tra parenti in linea retta di primo grado. L

’obiettivo alla base dell’eliminazione dell’obbligo di trasmettere la dichiarazione IMU segue la logica per la quale non è necessario che il contribuente attesti il possesso dei requisiti per beneficiare di agevolazioni il cui presupposto è già noto al Comune. Infatti, in merito ai contratti di comodato d’uso gratuito è previsto l’obbligo di registrazione, che mette l’Agenzia delle Entrate e gli enti interessati a conoscenza dei requisiti per fruire dello sconto.



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