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“Aziende Aperte”, dalle ville alle fabbriche: l’idea che avvicina giovani e imprese


E se dopo aver aperto le porte delle dimore storiche si spalancassero anche quelle delle imprese? L’idea arriva da Concorezzo, dove martedì 27 maggio, durante la conferenza con cui Schindler ha presentato il progetto di restyling, il sindaco Mauro Capitanio ha lanciato una proposta destinata a far discutere e – forse – a diventare realtà: si chiama “Aziende Aperte”, ed è una versione industriale e contemporanea della celebre manifestazione “Ville Aperte in Brianza”.

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Non ci sono ancora date, programma o format definiti, ma l’intuizione è chiara e ambiziosa: aprire al pubblico le eccellenze produttive del territorio, raccontare il lavoro, la storia, l’innovazione e i volti delle imprese che rappresentano il vero motore economico della Brianza. Un modo per avvicinare cittadini e aziende, mostrare ciò che spesso resta nascosto dietro i cancelli e rafforzare il legame identitario tra comunità e mondo produttivo.

Se “Ville Aperte” ha valorizzato la storia e l’arte del passato, “Aziende Aperte” vorrebbe raccontare il presente e il futuro di un territorio che vive e cresce grazie alle sue aziende. Ora resta da capire come e quando questa idea potrà trasformarsi in realtà.

“L’idea nasce dalle visite periodiche che facciamo alle realtà del territorio e dalla constatazione che molte aziende stanno facendo importanti investimenti di rilancio – spiega il sindaco di Concorezzo, Mauro Capitanio. – Solo nel nostro comune, ad esempio, ci sono stati interventi di Schindler, KSB ITALIA, FPZ, Aromata Group, Rosler, Durdental… investimenti per decine, se non centinaia, di milioni di euro.”

Da destra: Luca Santambrogio, Presidente della Provincia MB, e Mauro Capitanio, Sindaco di Concorezzo, Alessandro Corbetta, consigliere regionale e i dirigenti di Aromatagroup in occasione dell’inaugurazione

La crescita delle aziende si scontra però con la difficoltà di attrarre talenti, in particolare tra i giovani, nonostante l’emergenza occupazionale. Esiste infatti una netta discrepanza tra le esigenze delle imprese e la realtà del mercato del lavoro.

“A mio avviso, questo è legato principalmente a due aspetti. Il primo è la scarsa conoscenza, da parte dei ragazzi e delle famiglie, delle aziende eccellenti presenti sul territorio. Sarebbe utile permettere loro, già dalle scuole medie o superiori, di visitare aziende che operano in vari settore in modo tale da aumentare la consapevolezza di studenti, famiglie e anche del personale scolastico sulle reali opportunità professionali, favorendo un orientamento più informato.”

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Non è tutto. Capitanio, e qui il secondo aspetto, fa notare che ancora oggi molte persone vedono le aziende come “fabbriche del Novecento”, un’idea che porta tanti giovani a scegliere solo i percorsi liceali, senza considerare alternative altrettanto valide come gli ITS. Questi ultimi, invece, offrono reali possibilità di trovare lavoro, fare esperienze all’estero e crescere professionalmente.

Un volano per l’orientamento

“Secondo me il primo vuoto da colmare è proprio questo: far conoscere le realtà aziendali locali, anche perché lamentano la difficoltà a trovare personale. Un evento strutturato in Brianza, che è uno dei territori più ricchi d’Italia in termini di manifattura, ricerca e sviluppo, potrebbe fare da volano per una visione più strutturata dell’orientamento.”

L’esperienza con Schindler e il contatto con AFOLevidenziano come spesso manchi un dialogo proattivo tra aziende e realtà formative come CFP e ITS. Per questo, un evento strutturato potrebbe rappresentare un’occasione preziosa per far incontrare domanda e offerta formativa sul territorio.

“Ho in mente un’organizzazione simile a Ville Aperte’ – continua Capitanio –. L’iniziativa ‘Aziende Aperte’ dovrebbe essere guidata dalla Provincia di Monza e Brianza, con cui ho già avuto modo di parlane, con il supporto fondamentale di Assolombarda. Sarebbe quest’ultima a selezionare ogni anno le aziende da coinvolgere, magari iniziando con un progetto pilota di cinque o sei realtà. Da sindaco, credo sia vitale facilitare la visibilità tra studenti, famiglie, docenti e aziende. Le aziende cercano personale, i giovani non trovano lavoro. Un sistema di orientamento efficace è la risposta concreta.”

E i comuni? Anche loro avrebbero un ruolo chiave nel segnalare le aziende candidate e nel coordinamento con Provincia e Assolombarda. “Me la immagino così, con tutti questi attori coinvolti. Ville Aperte’ è un’ottima iniziativa culturale, ma la vera ricchezza della Brianza sono le aziende.”

Massima apertura di Capitanio quindi ad un tavolo di confronto: “Se Assolombarda e la Provincia vogliono discuterne, io sono pronto a sedermi al tavolo. Chi meglio della Provincia di Monza e Brianza può lanciare un progetto simile, magari da replicare anche in altre province? Questo progetto non sarebbe solo una vetrina, ma avrebbe un impatto concreto sia sociale sia lavorativo-industriale.” E come non coinvolgere anche i Maestri del Lavoro, che a loro volta, organizzano già iniziative di questo tipo, ma che andrebbero rinforzate.

Il sostegno della Provincia

A sostenere l’iniziativa c’è anche il presidente della Provincia di Monza e Brianza, Luca Santambrogio, che ha accolto con favore la proposta del sindaco Capitanio: “La proposta di istituire un’occasione in cui le aziende brianzole si aprano al pubblico per raccontarsi e farsi conoscere si sposa perfettamente con l’idea che la Provincia ha della Brianza del futuro: una Brianza in cui il valore intrinseco del nostro territorio, la sua laboriosità e voglia di fare, potrà continuare a fare da traino per la sua crescita solo se in completa sinergia con altri servizi, in particolare il mondo della scuola e della formazione professionale, ma anche quello delle associazioni datoriali.”

luca santambrogio

Un progetto che, secondo la Provincia, incarna perfettamente la visione di una Brianza capace di crescere solo attraverso il dialogo tra imprese, scuola, formazione professionale e associazioni datoriali.

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“Da tempo le aziende della Brianza chiedono a gran voce a enti e istituzioni maggiori opportunità di dialogo, in particolar modo con i giovani e con i cittadini in cerca di occupazione, per poter attirare e formare manodopera sempre più qualificata e continuare così a portare l’eccellenza brianzola nel mondo: lo vediamo ogni mese durante i Job Day che organizziamo sul territorio insieme ad AFOL MB. Al contempo, sono i cittadini stessi a voler riscoprire il loro territorio, anche in un’ottica di sempre maggiore attenzione alle questioni green e di sostenibilità ambientale – chiude Santambrogio. – Qui “Aziende Aperte” si inserirebbe alla perfezione, ad esempio attraverso la costruzione di attività didattico-formative che facciano parlare fra di loro diverse generazioni o provenienze, contribuendo a costruire insieme, datori di lavoro, lavoratori e cittadini, la loro idea di azienda del futuro.”



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