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Detrazioni 2025, cambia lo scenario per i redditi elevati


Occhio alle novità sulle detrazioni 2025. La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto importanti cambiamenti in materia di detrazioni fiscali, in particolare per i contribuenti con redditi più elevati. L’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 6/E del 29 maggio, ha fornito le prime indicazioni operative per chiarire l’applicazione di queste nuove norme.

detrazioni 2025

Limiti alle detrazioni 2025 per i redditi superiori a 75.000 Euro

La novità più significativa è l’introduzione dell’articolo 16-ter del Tuir, che prevede un limite agli oneri e alle spese detraibili per i redditi complessivi superiori a 75.000 euro, a partire dall’anno d’imposta 2025. Per questi soggetti, le detrazioni totali saranno ammesse fino a un importo massimo, calcolato in base al reddito complessivo e al numero di figli fiscalmente a carico.

Per il calcolo di questo limite, il contribuente dovrà quantificare un importo base correlato al proprio reddito, a cui verrà applicato un coefficiente che varia in base al numero di figli a carico. L’Agenzia delle Entrate ha specificato che nel computo dei figli a carico rientrano anche i figli conviventi del coniuge deceduto, in linea con le nuove agevolazioni per i familiari a carico previste dall’articolo 12 del Tuir.

È importante considerare tutti i figli a carico, anche se non si beneficia delle detrazioni classiche in quanto si percepisce l’Assegno unico e universale (AUU) o se i figli hanno superato i requisiti di età. L’importo risultante dall’applicazione dell’articolo 16-ter rappresenta l’ammontare massimo di oneri e spese su cui il contribuente può calcolare le detrazioni spettanti, rispettando sempre le regole e i limiti ordinari delle singole agevolazioni.

Nel caso in cui le spese sostenute superino questo massimale, il contribuente avrà la possibilità di scegliere, in sede di dichiarazione dei redditi, quali oneri e spese imputare per massimizzare la detrazione.

Tuttavia, non tutte le spese sono soggette a questa limitazione. L’articolo 16-ter, comma 4, del Tuir esclude dal computo del massimale le spese sanitarie, gli investimenti in start-up innovative e nelle piccole e medie imprese innovative, nonché le spese per le quali sono previste detrazioni forfetarie. Per le spese detraibili in più annualità, rileveranno solo le rate relative a ciascun anno. Sono inoltre esclusi gli oneri detraibili e i premi assicurativi relativi a prestiti o mutui contratti e contratti stipulati fino al 31 dicembre 2024, così come le rate di spese detraibili sostenute fino al 31 dicembre 2024 ai sensi dell’articolo 16-bis del Tuir o altre norme.

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che, per i soggetti con un reddito complessivo superiore a 120.000 euro, rimane valida anche l’applicazione dei commi 3-bis, 3-ter e 3-quater dell’articolo 15 del Tuir. Questo significa che i contribuenti con redditi superiori a 120.000 euro dovranno prima determinare l’ammontare massimo di oneri e spese detraibili secondo il nuovo articolo 16-ter e, su tale importo, calcolare le relative detrazioni. Successivamente, dovranno applicare l’ulteriore limitazione prevista dall’articolo 15, comma 3-bis, per individuare la detrazione effettivamente spettante.

La Legge di Bilancio 2025 ha anche apportato modifiche positive per alcune categorie di contribuenti. Le detrazioni per le spese di frequenza scolastica sono state incrementate a 1.000 euro per alunno o studente. Inoltre, l’importo forfetario per le spese di mantenimento dei cani guida per i non vedenti è stato elevato a 1.100 euro.

Queste novità sulle detrazioni 2025 richiedono attenzione da parte dei contribuenti, in particolare per coloro che rientrano nelle fasce di reddito più elevate, al fine di una corretta pianificazione fiscale.



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