Webidoo lancia Groow, piattaforma dell’Ai Agent per le pmi. «Così le aziende avranno i superpoteri»

Risorse umane, digital marketing, export, perfino la gestione delle operations sui luoghi di lavoro. A svolgere tutto, o a fornire un grande aiuto, arrivano gli Agenti. Naturalmente, sono quelli dell’intelligenza artificiale pronti a dare una mano per far crescere il business delle piccole e medie imprese italiane. Senza l’auto di questi superpoteri, è alto il rischio di perdere la gara dell’innovazione mondiale. Ma l’Ai Agent è utile anche alle aziende straniere, dagli Usa al Middle East: è l’orizzonte di azione in cui opera Webidoo, la (ex) startup italiana oramai diventata una realtà internazionale che da Milano ha lanciato Groow, una nuova piattaforma basata, appunto, sulla nuova generazione di intelligenza artificiale. Dal modello conversazionale, tipo ChatGpt all’Agent, un supporto verticale e specializzato in diversi ambiti di attività, addestrato per rispondere a molte esigenze. Come tutta l’intelligenza artificiale, anche questa apprende e si specializza in maniera crescente, a partire dai documenti, i materiali, le procedure interne che gli vengono suggerite. Fino a diventare collaboratore virtuale ma affidabile e sempre più preciso per diversi compiti. 

Restituire il tempo

E le persone che fine faranno? A sgombrare il campo da scenari apocalittici ci pensa Giovanni Farese, ceo e tra i fondatori di Webidoo che crede nel sistema human-centric di Groow: «Dentro i processi aziendali vengono integrati questi assistenti virtuali ai quali l’imprenditore delega attività ripetitive o a basso valore. Una modalità che permetterà alle persone di concentrarsi su ciò che conta davvero, come la creatività o l’innovazione». Farese è convinto che il tempo sia la moneta più preziosa per un imprenditore e «Groow nasce proprio per restituirne una parte, grazie all’Ai che opera al fianco e non al posto degli esseri umani. Dietro ogni Agente c’è una squadra di esperti attivi per personalizzare il servizio».

Plug&play

Come funziona nel concreto? Groow si attiva in pochi minuti con il semplice inserimento dei dati aziendali di base: è plug&play e si integra con gli strumenti già in uso dalle piccole imprese come chat, mail o Whatsapp. La piattaforma, disponibile in versione Beta fino a settembre per le aziende che vogliono provarla è attiva sette giorni su sette in modalità H24. Le imprese possono delegare completamente a Groow parti dei processi operativi: la piattaforma legge le mail e risponde direttamente, partecipa a meeting, valuta notizie e sentiment del mercato, aiuta nell’addestramento dei neo assunti. Webidoo mette a disposizione un team che gestisce tutte le fasi di integrazione con i tradizionali sistemi aziendali e addestra il sistema fino a farlo diventare completamente contestualizzato nel linguaggio e nei flussi dell’impresa. 

Accelera il fatturato

Groow è pensato per le piccole e medie imprese e arriva due anni e mezzo dopo il lancio di Jooice, un innovativo strumento di marketing digitale utile a partire dalle microimprese come il ristorante, lo studio legale o il salone da parrucchiera. Consente di gestire recensioni, vendite online, monitoraggio dei dati attraverso un unico login per approdare su Google, Facebook, Shopify, TikTok o altre piattaforme. Dopo il debutto in Europa, lo scorso anno Jooice era approdato anche negli Usa. Da lì, il team di Webidoo non ha fatto altro che crescere su un orizzonte internazionale. E i risultati sono tradotti nei numeri del bilancio 2024, presentato nelle settimane scorse con un fatturato di 16 milioni in crescita rispetto ai 14 milioni di un anno prima. «Ma l’aspetto più importante è che abbiamo realizzato tre milioni di margine lordo e registriamo una crescita superiore alla media del nostro settore. Ciò conferma la bontà del piano industriale», sottolinea Farese che per il futuro punta a sviluppare tre mercati principali: oltre all’Europa, gli Usa e il Middle East. «Anche nel 2025 stiamo continuando a crescere bene e sicuramente un evento di ulteriore accelerazione potrebbe essere la chiusura nei prossimi mesi di un nuovo round di raccolta dei capitali. Li investiremo in tutte le aree del nostro business e ci aspettiamo una nuova spinta ai risultati».

Verso il Nasdaq

Il ceo conferma al Corriere della Sera una nuova operazione finanziaria in vista: «Da diversi mesi abbiamo avviato conversazioni con investitori internazionali molto interessati soprattutto allo sviluppo industriale. Parliamo con i cosiddetti smart money, quei finanziatori che hanno esperienza nel network di riferimento e conoscitori del mercato». Si era anche parlato di una quotazione in Borsa, in particolare al Nasdaq di New York. «Una ipotesi che stiamo valutando da diversi mesi, da prima delle elezioni di Donald Trump alla Casa Bianca». Però poi quella finestra temporale si è chiusa e per i mercati è iniziata una fase di turbolenza e volatilità. Oggi in Webidoo guardano ancora alla Borsa ma non più nel breve periodo.