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cosa cambia per i mutui variabili


La Banca Centrale Europea ha deciso di tagliare i tassi di interesse di 25 punti base, dal prossimo 11 giugno 2025.

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Quali saranno gli effetti sulle rate dei muti? Conviene il tasso variabile? In questo articolo, risponderemo a queste domande, parlando, prima di tutto, del nuovo taglio.

Taglio dei tassi BCE: quali sono gli effetti

La BCE ha annunciato un nuovo taglio dei tassi di interesse, riducendo di 25 punti base il costo del denaro. 

Dopo molte riduzioni, come quella di aprile, a partire dall’11 giugno 2025, i valori saranno:

  • Tasso sui depositi: scende al 2,00%

  • Tasso sui rifinanziamenti principali: fissato al 2,15%

  • Tasso sui prestiti marginali: portato al 2,40%

La decisione è arrivata con un solo voto contrario all’interno del Consiglio direttivo. Contestualmente, la Bce ha pubblicato le nuove proiezioni macroeconomiche trimestrali, che segnalano come la lunga fase di politica monetaria restrittiva per contrastare l’inflazione potrebbe ormai essere giunta al termine.

Infatti, come si legge sul comunicato stampa:

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Nello scenario di base delle nuove proiezioni degli esperti dell’Eurosistema, l’inflazione complessiva si collocherebbe in media al 2,0% nel 2025, all’1,6% nel 2026 e al 2,0% nel 2027.

Come sempre, le prossime decisioni saranno guidate dai dati su inflazione e crescita. Emerge anche una nuova fonte di preoccupazione: le crescenti tensioni commerciali legate ai dazi imposti dagli Stati Uniti, che potrebbero avere ripercussioni significative sull’economia globale e complicare il quadro per la politica monetaria europea.

Infatti, tra i principali rischi ci sono le crescenti tensioni commerciali, come i dazi introdotti dagli Stati Uniti. Un’ulteriore escalation di queste misure potrebbe frenare la crescita economica e mantenere l’inflazione più bassa rispetto alle attese. 

Le dispute commerciali, infatti, ostacolano il flusso di beni tra i Paesi, rendendo più difficili le attività di importazione ed esportazione e penalizzando le imprese coinvolte nel commercio internazionale.

La BCE prevede che diversi fattori aiuteranno a sostenere l’economia europea nei prossimi mesi. Tra questi, l’aumento della spesa pubblica in settori chiave come difesa e infrastrutture, la solidità del mercato del lavoro, la crescita graduale dei redditi delle famiglie e condizioni di credito più favorevoli. Tutti elementi che possono rendere l’Eurozona più resistente a eventuali shock esterni.

Quali sono gli effetti sui mutui

Il taglio dei tassi deciso dalla BCE si traduce in un risparmio concreto, anche se contenuto, per chi ha un mutuo a tasso variabile. Secondo le stime del Codacons, molte famiglie potranno beneficiare di rate mensili più leggere.

Con tassi più bassi, famiglie e imprese possono chiedere prestiti più facilmente, favorendo così consumi e investimenti, che sono fondamentali per rilanciare una crescita ancora debole in Europa.

L’abbassamento è una buona notizia per le famiglie con mutui a tasso variabile e per chi vuole chiedere un prestito, così come per le aziende che potranno ottenere finanziamenti a costi più bassi. 
Inoltre, renderà più conveniente, nel tempo, chiedere un nuovo mutuo in banca.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Conviene il tasso variabile?

Il risparmio dei mutui a tasso variabile è ancora contenuto, tuttavia più vantaggioso rispetto al passato. Da una parte, continua a convenire il tasso fisso. Questo equilibrio potrebbe però cambiare a breve, qualora le banche decidessero di rendere più appetibili i mutui a tasso variabile riducendo gli spread, ovvero il margine applicato al tasso di riferimento.

Secondo le prime stime il taglio dei tassi da parte della Bce porterà a una riduzione delle rate mensili dei mutui a tasso variabile, con un risparmio di meno di 20 euro al mese.

Si tratta sicuramente di un segnale positivo per i mutuatari, soprattutto se si considera che solo pochi mesi fa le rate avevano raggiunto livelli molto più alti a causa dei forti rialzi imposti per contrastare l’inflazione.

Bce taglia i tassi al 2%: cosa cambia per mutui

La Bce ha deciso di ridurre di 25 punti base i tassi di interesse, portando il tasso sui depositi al 2% dall’11 giugno 2025, un livello considerato neutrale.

I tassi più bassi rendono più convenienti i mutui variabili, anche se il tasso fisso resta ancora più vantaggioso. Il taglio dei tassi porterà a un lieve calo delle rate mensili dei mutui variabili, offrendo un sollievo alle famiglie dopo i recenti aumenti.



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