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Nuovo emendamento al dl Pnrr-Scuola: credito d’imposta di 10 mila euro per assunzioni di ricercatori under 35


Un emendamento al decreto legge Pnrr-Scuola prevede un credito d’imposta annuale di 10 mila euro per le aziende che assumono ricercatori under 35. Questa misura, parte del Piano nazionale di ripresa e resilienza, è stata approvata dalla commissione Istruzione del Senato e mira a stimolare la crescita della ricerca nel settore produttivo italiano.


Dettagli dell’emendamento

Il nuovo incentivo fiscale offre un bonus annuale che può essere utilizzato per un massimo di tre anni consecutivi. È destinato alle imprese private che desiderano ampliare il proprio personale con giovani talenti nel campo della ricerca. Per beneficiare del credito d’imposta, i ricercatori devono avere meno di 35 anni e devono essere assunti con contratti a tempo indeterminato o a termine della durata minima di dodici mesi. Inoltre, l’attività lavorativa deve riguardare specificamente progetti legati alla ricerca e sviluppo.

Le aziende richiedenti devono essere regolarmente registrate e in regola con gli obblighi fiscali e contributivi. Un aspetto importante dell’emendamento è l’inclusione delle startup innovative tra i beneficiari, allineandosi così alle strategie governative per sostenere lo sviluppo dell’ecosistema tecnologico in Italia.

Obiettivi della misura

L’obiettivo principale del provvedimento è quello di incentivare la transizione tecnologica delle imprese italiane attraverso l’assunzione dei giovani ricercatori. Questo non solo aiuta le aziende ad accrescere le proprie competenze interne ma favorisce anche il trasferimento delle conoscenze scientifiche dalle università al mondo industriale. La misura si inserisce in un contesto più ampio volto a rafforzare il sistema produttivo nazionale attraverso investimenti nella ricerca.

Inoltre, si stima che questa iniziativa possa contribuire alla creazione di circa 15 mila posti lavoro stabili nel settore della ricerca nei prossimi anni, supportando così una crescita sostenibile nell’ambito scientifico-tecnologico italiano.

Situazione attuale del bonus assunzioni

Attualmente esiste già un bonus assunzioni per i ricercatori che ha un valore massimo pari a 7.500 euro ed è utilizzabile solo per due anni consecutivi. Questa precedente misura era finalizzata principalmente alla crescita strategica delle aziende e alla specializzazione del capitale umano secondo quanto stabilito dal decreto Pnrr del 2023.

Con l’approvazione dell’emendamento da parte della commissione Istruzione del Senato, si prevede una revisione significativa delle modalità attuali previste dal bonus esistente. Il nuovo emendamento dovrà ora passare all’esame della Camera dei Deputati; se approvato entro la scadenza prevista , entrerà in vigore sostituendo il precedente incentivo fiscale.

Impatto previsto sul mercato del lavoro giovanile

Questa nuova opportunità rappresenta una risposta concreta alle sfide occupazionali affrontate dai giovani italiani oggi, molti dei quali sono preoccupati riguardo al loro futuro professionale e alle scelte formative da intraprendere. L’incentivo potrebbe quindi non solo aiutare le imprese ad attrarre talenti freschi ma anche incoraggiare i giovani laureati a rimanere nel paese piuttosto che cercare opportunità all’estero.

Il governo punta su questo strumento come parte integrante delle politiche attive sul lavoro destinate ai più giovani; ciò potrebbe contribuire significativamente ad aumentare la competitività italiana nel panorama europeo ed internazionale nella ricerca scientifica e nello sviluppo tecnologico.



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