Accounting & Finance: la due giorni per pensare il futuro

C’è un tempo in cui anche le cifre smettono di essere neutrali. Quando la contabilità si fa specchio dell’etica, e la finanza, solitamente sospettata di freddezza, si ritrova a rispondere alla domanda più radicale: a chi e a che cosa serve ciò che misuriamo? Quel tempo è adesso. È il tempo di un’Europa che, con la forza del diritto e la visione della responsabilità collettiva, impone alle imprese di raccontare non solo quanto hanno guadagnato, ma come. E soprattutto, a quale prezzo per l’ambiente, per la società, per le generazioni che verranno. È anche il tempo in cui la finanza, non più ancella cieca del capitale, ma architettura strategica del futuro, è chiamata a riscrivere le sue priorità, orientando risorse verso modelli di crescita rigenerativa, a impatto positivo e sostenibile.

La sostenibilità, divenuta criterio di allocazione e principio guida dell’investimento, penetra nei portafogli, nei bilanci, nelle metriche di rischio e di valore, imponendo una riconfigurazione profonda del senso stesso dell’agire economico.

In questo scenario si colloca una trasformazione silenziosa ma profonda, che investe i saperi contabili e finanziari, rendendoli, loro malgrado o per vocazione, strumenti di giustizia, trasparenza, coesione. La recente Corporate Sustainability Reporting Directive, che obbliga migliaia di imprese europee a rendicontare in modo puntuale e normato i propri impatti ambientali e sociali, rappresenta una cesura netta: si entra nell’epoca in cui i bilanci devono narrare la verità del mondo, e non solo le traiettorie del profitto. L’Italia, con la sua struttura imprenditoriale fatta di medie e piccole aziende, si trova dinanzi a una duplice sfida: apprendere un nuovo linguaggio e comprenderne la portata politica.

In questo quadro, le università e i centri di ricerca hanno il compito, non accessorio ma fondativo, di orientare, istruire, anticipare.

È in questo spirito che l’Università LUM «Giuseppe Degennaro» ha dato vita alla prima edizione della LUM Conference on Accounting & Finance, in programma a Bari oggi e domani, presso Villa Romanazzi Carducci. Due giornate di lavoro, pensiero e dialogo tra studiosi, professionisti e policymaker, per interrogare il presente e costruire una visione della contabilità e della finanza capaci di farsi alleate della sostenibilità. La conferenza organizzata dai professori Candida Bussoli, Massimo Mariani, Nicola Raimo, Michele Rubino e Filippo Vitolla, vedrà tra i relatori principali figure eminenti del panorama accademico internazionale, come Charles H.

Cho, Franco Fiordelisi, Isabel María García-Sánchez e Ron Giammarino, chiamati a discutere il ruolo dell’accounting e della finanza nello scenario contemporaneo.

In un tempo che ci chiede di scegliere tra continuità cieca e trasformazione consapevole, la contabilità e la finanza, spesso relegate ai margini del dibattito culturale, tornano a essere protagoniste. Perché ciò che decidiamo di misurare definisce ciò che scegliamo di vedere. E ciò che scegliamo di vedere, determina il mondo che vogliamo abitare.