La tua casa è in procedura esecutiva?

sospendi la procedura con la legge sul sovraindebitamento

 

come fare per sanare i debiti pregressi


Da oggi 9 giugno 2025 gli allevatori che sono stati multati negli anni ’90 a causa delle quote latte non rispettate, possono presentare le istanze per vedersi accreditare uno sconto sulle sanzioni e poter accantonare la questione definitivamente.

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La problematica si riferisce ad una legge risalente al 1984 (e poi sospesa dal 2015) per cui gli allevatori europei dovevano produrre solamente una certa quantità di latte, con il fine di stabilizzarne i prezzi ed evitare la sovrapproduzione. Nonostante l’abolizione della legge, molti imprenditori si sono trovati con debiti elevati da smaltire ancora oggi a causa della produzione sopra le soglie.

Quote latte: la questione delle sanzioni

Andando a vedere nel dettaglio all’origine del problema, sono coinvolti gli allevatori che di fatto negli anni ’90 hanno superato le soglie previste per la produzione del latte dal regolamento (CEE) n. 856/84. Di fatto con questa legge ogni Stato europeo aveva delle quote stabilite con precisione per la quantità di latte da produrre, con la conseguenza di parametri specifici per ciascun allevatore.

Avere delle quote fisse ha permesso di mantenere i prezzi stabili a livello nazionale e internazionale e di evitare la produzione in surplus. Nel caso del superamento di queste quote, nella pratica gli allevatori potevano essere multati. Le sanzioni disincentivavano la produzione in eccesso di questo prodotto alimentare.

Le somme delle multe andavano quindi dirottate alla Comunità europea, sottratte dai contributi disponibili per lo Stato specifico dovuti dalla PAC, per cui i singoli Stati erano responsabili della propria produzione. In Italia però tali incentivi sono stati versati nonostante questa regola, mentre nel frattempo la legge sulle quote latte è stata abolita.

Successivamente l’UE ha avviato una procedura di infrazione verso l’Italia, per la mancata riscossione delle sanzioni agli allevatori, con conseguenze sugli aiuti destinati alla PAC. In questa situazione ancora oggi risultano sanzioni non riscosse correttamente che coinvolgono da vicino gli allevatori.

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Quote latte: come sanare i debiti

Da oggi è possibile quindi per gli allevatori dialogare con il fisco per trovare un accordo in merito al pagamento delle vecchie sanzioni, che nel totale erano arrivate a 4 miliardi di euro, di cui oggi 2 miliardi ancora non sono stati recuperati.

Sono 4.000 le aziende coinvolte da queste sanzioni, che oggi possono presentare un’istanza per regolarizzare la propria posizione. Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, è ottimista su questa possibilità.

Per la gestione di questi vecchi debiti è attivo dal 9 giugno un Organismo di composizione delle situazioni debitorie, connesse al prelievo supplementare del latte e dei prodotti lattiero-caseari. Le imprese possono rivolgersi a questo ente per sanare tutte le questioni debitorie in sospeso e ottenere degli sconti.



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