I vantaggi legati alla digitalizzazione dell’agricoltura, con particolare attenzione alla gestione dei dati, alla regolamentazione europea e al potenziale dell’intelligenza artificiale nel settore. Questi i temi al centro del convegno “Agricoltura Digitale: Sfide e Opportunità”, che si è tenuto oggi a Villa Griffone, organizzato dalla Fondazione e dal Comitato Nazionale Marconi 150, in occasione dei 130 anni del primo segnale wireless lanciato da Guglielmo Marconi.
L’incontro ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico, delle associazioni di categoria e delle imprese. Un’occasione di confronto sulle grandi trasformazioni in atto nel settore agricolo, rese possibili dall’adozione di soluzioni digitali, dall’intelligenza artificiale alla sensoristica IoT, dalla robotica all’utilizzo dei dati.
Durante il Convegno, coordinato dall’ing. Paolo Troyer, sono state approfondite le principali questioni legate al futuro dell’agricoltura digitale. In particolare, si è discusso della gestione intelligente delle risorse attraverso l’adozione di tecnologie innovative, come i sistemi di supporto alle decisioni (DSS) e l’uso di intelligenza artificiale (AI), strumenti in grado di ottimizzare l’utilizzo delle risorse naturali, ad esempio l’acqua e i fitofarmaci, riducendo al contempo l’impatto ambientale. È stato analizzato come la sostenibilità ambientale sia strettamente legata alla digitalizzazione, con l’uso di soluzioni tecnologiche che favoriscono un’agricoltura a basso impatto, rispettosa dell’ambiente e in grado di garantire una maggiore qualità e salubrità del cibo oltre ad una maggiore redditività delle imprese agricole. Sono stati esplorati anche i nuovi sviluppi regolatori imposti dalle normative europee, come il Data Act e l’AI Act, che stabiliscono principi di equità nell’utilizzo dei dati e nell’applicazione dell’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di promuovere un modello di economia dei dati sostenibile e sicuro.
Sono stati presentati, inoltre, i vantaggi che le nuove tecnologie wireless possono garantire alla digitalizzazione dell’agricoltura
In questo contesto, l’eredità di Guglielmo Marconi, il cui genio ha gettato le basi delle moderne comunicazioni wireless, continua a influenzare il progresso tecnologico, anche in agricoltura. La sua visione pionieristica delle applicazioni wireless ha aperto la strada a soluzioni innovative che oggi sono alla base della trasformazione digitale del settore agricolo per consentire una gestione più efficiente delle risorse.
Giulia Fortunato, Presidente della Fondazione Guglielmo Marconi, ha commentato: “Il 130° anniversario del primo segnale wireless di Marconi ci ricorda come l’innovazione tecnologica sia stata, fin dall’inizio, un motore di progresso. Oggi più che mai è fondamentale usarla per affrontare sfide globali come la sostenibilità e l’efficienza nelle pratiche agricole. La digitalizzazione in agricoltura rappresenta una risorsa preziosa per il futuro, e siamo orgogliosi di promuovere un dialogo concreto tra esperti, istituzioni e imprese”.
Tra i relatori presenti, Nicola D’Alicandro (CREA), Giorgia Morelli e Matteo Mancini (ONIT), Valda Rondelli (Università di Bologna), Silver Giorgini (Orogel), Ivano Valmori (IMAGE LINE), Fabrizio Brasca (Wind Tre), Alessandro Vanelli-Coralli e Alessandro Guidotti (Università di Bologna), Lorenzo Mistral Peppi (ARCES/Università di Bologna) e Giacomo Romualdi (Agricolus). La tavola rotonda finale moderata da Ivano Valmori (AgroNotizie) ha coinvolto inoltre rappresentanti di CIA Ferrara, Coldiretti, Confagricoltura Bologna, CINECA e ONIT.
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