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Il Brasile torna al centro dell’attenzione globale con un ambizioso piano governativo 2025-2027 che mira a eliminare l’insicurezza alimentare nel Paese entro il 2026.
Guidato dal presidente Luiz Inácio Lula da Silva, il governo brasiliano ha lanciato un programma strutturato in 18 strategie intersettoriali che puntano a rafforzare la sicurezza alimentare attraverso la sostenibilità, l’inclusione sociale e il rilancio dell’agricoltura familiare.
In questo contesto, si aprono importanti opportunità commerciali per le imprese italiane, in particolare per quelle attive nel settore agroalimentare e nella trasformazione dei prodotti. L’Italia, infatti, è già tra i primi dieci esportatori mondiali di prodotti enogastronomici in Brasile, e il secondo tra quelli dell’Unione Europea. Pasta, prodotti da forno, olio d’oliva, conserve, vino e cioccolato sono solo alcuni degli articoli italiani apprezzati nel mercato brasiliano.
Un mercato in evoluzione e in cerca di qualità
Il piano del governo brasiliano mette al centro il diritto al cibo sano e nutriente per tutta la popolazione. Per le aziende italiane, ciò rappresenta una spinta verso prodotti di qualità, certificati e sostenibili, in linea con le nuove politiche pubbliche brasiliane. È un’occasione concreta per proporre non solo prodotti tradizionali, ma anche innovazioni alimentari, biologici, specialità locali e prodotti funzionali.
Normative da conoscere, ma non da temere
Le imprese interessate a esportare in Brasile devono però prestare attenzione alle rigide normative sull’etichettatura e la sicurezza alimentare, stabilite dall’Anvisa (Agenzia Nazionale di Sorveglianza Sanitaria). Le etichette devono riportare informazioni trasparenti e corrette sugli ingredienti, i valori nutrizionali, la presenza di allergeni e altre sostanze critiche.
È fondamentale affidarsi a consulenze specializzate per l’adattamento del packaging e delle diciture, in modo da evitare blocchi doganali e garantire la conformità ai requisiti locali. Le aziende italiane che si adegueranno con competenza a queste regole saranno premiate dall’accesso a un mercato in forte crescita e sempre più orientato alla qualità.
Finanziamenti e supporto per l’internazionalizzazione
Per favorire l’ingresso e il consolidamento delle imprese italiane in Brasile, sono disponibili numerosi strumenti di sostegno finanziario e promozionale, messi a disposizione da:
SIMEST e SACE, per il cofinanziamento a tasso agevolato e la copertura dei rischi sui mercati esteri;
ICE-Agenzia, con programmi di promozione, partecipazione a fiere e missioni imprenditoriali in loco;
Camere di Commercio Italo-Brasiliane, che offrono assistenza legale, commerciale e networking sul territorio;
PMI International, che accompagna le piccole e medie imprese italiane nei percorsi di internazionalizzazione anche attraverso alleanze strategiche con operatori locali.
Inoltre, il governo brasiliano ha previsto incentivi per progetti legati alla sostenibilità, all’innovazione nella filiera alimentare e alla cooperazione internazionale, elementi che possono rappresentare leve competitive decisive per le aziende italiane.
L’evoluzione del mercato brasiliano e la volontà politica di garantire a tutti il diritto al cibo sicuro e nutriente aprono nuove e concrete prospettive di business per l’agroalimentare italiano. Le imprese che sapranno cogliere questa sfida, investendo in qualità, trasparenza e adattamento alle norme locali, potranno non solo consolidare la loro presenza in Brasile, ma diventare partner strategici in un grande progetto di sviluppo sociale ed economico.
Il momento di guardare al Brasile è adesso.
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