Il Bonus Centri Estivi INPS è un contributo economico che mira a sostenere le famiglie nelle spese. Ecco cosa sapere.
L’arrivo dell’estate porta con sé gioia e spensieratezza, ma spesso anche l’impegno di conciliare gli orari lavorativi con le esigenze dei bambini in vacanza dalla scuola, oltre che nuove spese per le famiglie. Per supportare le famiglie italiane, l’INPS rinnova anche per il 2025 l’atteso Bonus Centri Estivi. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
I costi dei centri estivi: un’analisi nazionale
Un’indagine condotta dall’osservatorio Eures-Adoc su circa 200 centri estivi in otto città italiane (Milano, Torino, Bologna, Roma, Firenze, Napoli, Bari, Palermo) rivela un quadro dettagliato.
Si stima che una famiglia spenda in media 1.384 euro per bambino per otto settimane di centro estivo. Con un secondo figlio, il costo totale sale a 2.671 euro, considerando uno sconto medio del 7% applicato solo dal 60% delle strutture.
Rispetto agli anni precedenti, si registra un aumento significativo: +12,3% sul 2024 e +22,7% sul 2023.
Bonus centri estivi Inps 2025: quali sono i requisiti
L’agevolazione è rivolta a minori dai 3 ai 14 anni, includendo sia i figli naturali che quelli equiparati, come figli adottivi, minori in affidamento o nipoti fiscalmente a carico dei nonni.
Il bonus prevede un rimborso massimo di 100 euro a settimana, estendibile per un massimo di quattro settimane anche non consecutive, potendo raggiungere un totale di 400 euro per ciascun figlio.
L’ammontare esatto del contributo è determinato dal valore ISEE del nucleo familiare:
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100% di rimborso per ISEE fino a 8.000 euro;
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95% di rimborso per ISEE fino a 24.000 euro;
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90% di rimborso per ISEE fino a 32.000 euro;
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85% di rimborso per ISEE fino a 56.000 euro;
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80% di rimborso per ISEE oltre 56.000 euro o in assenza di ISEE.
Per i minori con disabilità, l’importo può essere maggiorato del 50%, previa selezione dell’apposita opzione in fase di domanda.
Il requisito chiave per l’accesso è che il richiedente sia iscritto alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali o alla Gestione Dipendenti Pubblici dell’INPS.
Per essere eleggibili al rimborso, i centri estivi diurni devono rispettare specifiche norme strutturali e organizzative. Questo include sedi conformi alle normative igienico-sanitarie e prive di barriere architettoniche, con locali adeguatamente attrezzati per la distribuzione e il consumo dei pasti. Devono inoltre disporre di servizi igienici accessibili, aree verdi e spazi coperti, oltre a personale qualificato, capace di assistere anche minori con disabilità, e un presidio di pronto soccorso. È fondamentale che il centro sia gestito da un unico fornitore, selezionato dal richiedente.
Bonus centri estivi Inps 2025: come richiederlo
La procedura di richiesta, analoga a quella di altri servizi INPS, prevede l’invio telematico della domanda attraverso l’area riservata del sito ufficiale dell’Istituto. Per accedere, è necessario disporre di SPID, CIE o CNS.
La presentazione delle domande per gli aventi diritto è possibile fino alle ore 12:00 del 26 giugno. È utile considerare che, nell’anno precedente, l’INPS ha accolto circa 3.000 richieste su un totale di 22.000 pervenute.
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