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finanziamenti revocati e assenza di carteggi’


Regna confusione sul Palazzo di Giustizia di Reggio Calabriatra l’inconsapevolezza circa le somme spese, la mancanza del carteggio completo e l’assenza totale di risposte certe. Oggi, in Commissione Controllo e Garanzia si è assistito all’ennesimo episodio di gestione approssimativa, opaca e imbarazzante da parte dell’Amministrazione comunale. Nel frattempo, la Regione Calabria ha ufficialmente revocato il finanziamento da 5 milioni di euro richiedendone la restituzione: fondi regionali destinati alla riqualificazione dell’edificio giudiziario che, invece, sarebbero stati spesi invece per altro o addirittura non sarebbero stati mai utilizzati. Una figuraccia istituzionale senza precedenti, un buco nero politico-amministrativo”.

Così il Presidente della Commissione e Segretario Regionale di Alternativa Popolare, Massimo Ripepi, interviene al termine della seduta odierna, sottolineando le gravissime lacune emerse.

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“Durante l’audizione infatti, il Dirigente ai Lavori Pubblici ha ammesso di non sapere ad oggi quanti fondi siano stati effettivamente spesi e per quali interventi. E non parliamo di dettagli, ma di milioni di euro destinati a una delle infrastrutture più importanti per la città: un nuovo Palazzo di Giustizia, atteso da decenni. Ma la cosa più preoccupante è che manchino notizie certe sull’utilizzo delle risorse. Carteggi incompleti, rendicontazioni assenti, responsabilità rimpallate. Sembra incredibile, eppure è la triste realtà” – prosegue Ripepi.

Ho chiesto ufficialmente che venga recuperata tutta la documentazione relativa al finanziamento e all’utilizzo dei fondi. Abbiamo bisogno di trasparenza e tracciabilità, due elementi totalmente assenti fino a questo momento. Ho già annunciato la convocazione, tra 15 giorni, dell’Assessore Carmelo Romeo che ha seguito in prima persona questa vicenda. È inaccettabile che l’Amministrazione giochi a scaricabarile su un progetto così cruciale per il sistema giustizia reggino”.

“La sensazione – continua Ripepi – è che ci sia un vuoto abissale tra la parte tecnica e quella politica. Un buco nero che ha inghiottito fondi, documenti e soprattutto responsabilità. È inconcepibile che dopo anni non si sappia ancora come siano stati gestiti milioni di euro. E trovo estremamente grave che ci si presenti in Commissione senza le risposte minime e doverose che i Consiglieri Comunali ed i cittadini si aspettano”.

“L’impressione – purtroppo sempre più concreta – è che ci troviamo di fronte a un’Amministrazione che rema contro la propria città. Che invece di risolvere i problemi, li amplifica con superficialità e silenzi. Il rischio ora non è solo la perdita dei fondi, ma il totale discredito istituzionale. E a pagare, come sempre, sarà Reggio Calabria.» – conclude il Presidente Massimo Ripepi – «La Commissione Controllo e Garanzia continuerà a scavare, convocare e pretendere trasparenza. I cittadini hanno il diritto di sapere dove finiscono i soldi pubblici, perché le opere non partono e di chi sono le responsabilità. Il tempo delle zone grigie è finito. Ora vogliamo solo la verità”.

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