Firmi (RFI): “Valorizzazione della storia e della cultura è driver che guida la nostra azione nello sviluppo infrastrutturale, in ogni progetto”

Il Giornale d’Italia ha intervistato Paola Firmi, Presidente RFI, a Palermo, a margine dell’inaugurazione della mostra “Himera dagli alti dirupi. Un viaggio nella necropoli svelata dal raddoppio ferroviario“. La mostra, che consente di ammirare gli straordinari reperti archeologici emersi durante i lavori di raddoppio ferroviario della tratta Fiumetorto-Ogliastrillo, parte del potenziamento della linea ferroviaria Palermo-Messina, sarà visitabile fino al prossimo 10 novembre nella stazione di Palermo Centrale.

Quanto è importante la memoria per Ferrovie?

“La memoria per Ferrovie è sicuramente molto importante. Noi teniamo molto anche alla nostra memoria. Sapete, noi abbiamo una fondazione, la Fondazione FS che cura proprio tutto il patrimonio storico delle ferrovie e ha fatto delle cose bellissime, anche riportando alla luce dei pezzi di ferrovia veramente storici.

Ovviamente, come possiamo vedere oggi, questo impegno verso la valorizzazione della storia, della cultura, è uno dei driver che guida la nostra azione nello sviluppo infrastrutturale in particolare, perché ogni progetto di sviluppo territoriale deve diventare l’occasione per valorizzare il territorio in tutte le sue forme, quindi anche quella culturale.

Oggi siamo qui e possiamo apprezzare il risultato di questo sforzo che sicuramente è uno sforzo importante perché vede la partecipazione di tanti soggetti, oltre Ferrovie, perché ovviamente c’è la Sovraintendenza che ha guidato questo importantissimo lavoro, ci sono gli istituti scientifici, ci sono gli enti locali che hanno favorito l’iniziativa.

Quindi è uno sforzo corale molto complesso che però viene fatto con passione con amore perché, come dicevo prima, siamo assolutamente convinti che per proporre e pensare uno sviluppo sostenibile, uno sviluppo corretto della nostra infrastrutturazione, bisogna conoscere e valorizzare il nostro passato, bisogna conoscere la nostra storia, le nostre radici“.

L’investimento?

“Sicuramente è stato un investimento ingente ma proporzionato sicuramente al valore di quello che abbiamo ritrovato e anche se a volte questi ritrovamenti possono imporre dei rallentamenti anche, nello sviluppo del progetto, è comunque uno sforzo che è giusto fare, che noi vogliamo fare e cerchiamo di farlo in tutto il territorio nazionale.

Consideri che nei primi 200 chilometri della Roma-Napoli abbiamo trovato dei reperti archeologici ogni 500 metri, ma abbiamo questo impegno e lo riversiamo in tutti gli sviluppi che portiamo avanti.

Questa di oggi è sicuramente una giornata importante, perché testimonia un grande impegno che abbiamo dedicato alla cultura del territorio e sicuramente lo stesso impegno lo verseremo anche in tutti gli altri progetti che siamo seguendo in Sicilia che, come sappiamo, è interessata oggi da importantissimi lavori di ammodernamento infrastrutturale e di sviluppo infrastrutturale. Abbiamo davanti a noi tanto lavoro da fare“.