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contributi per asili nido, scuole d’infanzia e centri estivi



Dal 1° agosto 2025 al 31 ottobre 2025 è possibile richiedere alla Cassa di previdenza dei dottori commercialisti il contributo per le spese di asili nido e scuole dell’infanzia e da quest’anno anche quello per la frequenza dei centri estivi diurni in Italia. Sono previste due tipologie di rimborso. È possibile concorrere per entrambe presentando due domande distinte e indipendenti tra loro. Come fare e a quali condizioni è possibile fare richiesta?

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Chi – Commercialisti iscritti alla Cassa dei Dottori Commercialisti.

Cosa – Rimborsi per le spese di frequenza di asili nido, scuole dell’infanzia e centri estivi diurni.

Quando – Dal 1° agosto 2025 al 31 ottobre 2025.

Il bando asili nido 2025 della Cassa di previdenza dei dottori commercialisti dà la possibilità ai beneficiari di ricevere un rimborso fino a mille euro per ogni figlio, in caso di spesa per la frequenza di asilo nido o scuole dell’infanzia, e fino a cinquecento euro per ogni figlio in caso di frequenza dei centri estivi, a condizione che abbiano dichiarato nel 2024 (anno di riferimento 2023) un reddito professionale fino a 35.000 euro.

Tra i destinatari anche i genitori con minori in affido temporaneo e/o preadottivo e in collocamento provvisorio. È possibile concorrere per entrambe le tipologie di rimborso presentando due domande distinte e indipendenti tra loro.

Le richieste di contributo dovranno essere presentate dal 1° agosto al 31 ottobre 2025 esclusivamente utilizzando il servizio DAS per la tipologia A e il servizio DCE per la tipologia B, disponibili entrambi sul sito www.cnpadc.it

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Qual è la finalità del bando asili nido 2025 per commercialisti

La Cassa di previdenza dei dottori commercialisti rende noto che dal 1° agosto al 31 ottobre 2025 è possibile richiedere il contributo per le spese di asili nido e scuole dell’infanzia e da quest’anno anche quello per la frequenza dei centri estivi diurni in Italia.

La finalità esplicitata è quella di favorire la conciliazione fra il mantenimento e lo sviluppo dell’attività professionale e gli impegni familiari per cui Consiglio di Amministrazione ha stanziato € 1.700.000 per gli iscritti che hanno sostenuto per i propri figli (compresi i minori in affido temporaneo e/o preadottivo e in collocamento provvisorio ai coniugi) spese per la frequenza di asili nido, scuole dell’infanzia e centri estivi diurni in Italia.

La nuova iniziativa si colloca nell’ambito di una tendenza evolutiva che ha visto negli anni un ampliamento da parte della Cassa degli interventi di welfare e un potenziamento delle misure già esistenti con l’introduzione di nuove misure, sempre più vicine alle esigenze degli associati con un‘attenzione particolare ai momenti di vita più fragili e complessi, ma anche a quelle dei più giovani, protagonisti di una società che cambia anche nella quotidianità e nella gestione del proprio percorso di carriera, viene sottolineato.

Quali sono le misure di welfare per i commercialisti

La nuova previsione si colloca nella prospettiva di un progressivo ampliamento generale delle prestazioni di welfare da parte delle Casse di previdenza anche grazie alla delibera approvata dai Ministeri Vigilanti che prevede l’incremento dal 2 fino al 5 per cento della quota dell’avanzo corrente destinabile al fondo per lo sviluppo di iniziative assistenziali che riguardano principalmente investimenti a favore della crescita professionale, della conciliazione vita-lavoro e delle tutele sanitarie.

Così come si legge nel Rapporto annuale dell’Adepp le prestazioni, tradizionalmente focalizzate sull’asse IVS (Invalidità, Vecchiaia e Superstiti), mostrano un chiaro aumento sia in termini assoluti che nella loro composizione.

Nel 2005, il totale delle prestazioni IVS ammontava a circa 3,3 miliardi di euro, mentre nel 2023 ha superato i 7,9 miliardi, registrando una crescita del 140,34 per cento. Questo dato testimonia il consolidamento della capacità delle casse di garantire un supporto robusto nella fase finale della carriera lavorativa dei professionisti.

Non meno significativo, prosegue il Rapporto, è l’aumento delle cosiddette “altre prestazioni“, cresciute nello stesso periodo di quasi 208 per cento. Queste comprendono interventi assistenziali obbligatori per un totale di circa 240 milioni (tra queste le indennità di maternità), welfare integrato per circa 212 milioni e la restante parte riguarda altre prestazioni specifiche di singole casse. Questo incremento è il risultato diretto della volontà delle casse di ampliare il raggio d’azione, fornendo un supporto che non si limita alla vecchiaia ma accompagna i professionisti anche durante la loro vita lavorativa. Le “altre prestazioni”, che in passato rappresentavano una quota marginale della spesa, oggi assumono un ruolo sempre più centrale nell’ecosistema previdenziale.

Le casse non sono quindi più soltanto enti erogatori di pensioni, ma si affermano come pilastri di un welfare integrato, che amplia il raggio d’azione delle casse verso ambiti quali la salute, la genitorialità, la conciliazione vita-lavoro, il supporto agli studi e il benessere psicologico. Queste iniziative riflettono una comprensione più profonda delle esigenze dei professionisti, ponendo l’accento sulla qualità della vita e sulla creazione di un sistema di protezione che affronti le fragilità in modo proattivo e inclusivo. Più nello specifico le iniziative volte a promuovere la genitorialità e a favorire la conciliazione tra vita lavorativa e personale contano su risorse pari a quasi 24 milioni di euro.

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Chi può fare domanda il bando asili nido 2025 per commercialisti

Il contributo può essere richiesto dagli iscritti alla Cassa non titolari di pensione da chiunque erogata, ad esclusione dei titolari di pensione di invalidità e di pensione ai superstiti, che hanno dichiarato per il periodo di imposta 2023 (modello redditi 2024) un reddito professionale fino a € 35.000.

Nel caso in cui entrambi i genitori abbiano i requisiti previsti dal bando la domanda può essere presentata da uno solo dei due.

L’erogazione è sospesa in presenza di irregolarità contributiva.

Cosa finanzia il bando asili nido 2025 per commercialisti

Sono previste due tipologie di rimborso:

a) rimborso delle spese per la frequenza di asili nido e scuole dell’infanzia per l’anno educativo dal 1° settembre 2024 al 31 luglio 2025;

b) rimborso delle spese per la frequenza di minori fino al compimento del quattordicesimo anno di età di centri estivi diurni in Italia per il periodo dal 1° giugno 2025 al 30 settembre 2025.

É possibile concorrere per entrambe le tipologie di rimborso presentando due domande distinte e indipendenti tra loro

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I beneficiari potranno ricevere un rimborso fino a mille euro per ogni figlio, in caso di spesa per la frequenza di asilo nido o scuole dell’infanzia, e fino a cinquecento euro per ogni figlio in caso di frequenza dei centri estivi.

L’istanza di rimborso non è accoglibile qualora la spesa oggetto del contributo sia inferiore a € 200,00.

Tra i destinatari anche i genitori con minori in affido temporaneo e/o preadottivo e in collocamento provvisorio.

Nel caso in cui entrambi i genitori abbiano i requisiti previsti dal bando la domanda può essere presentata da uno solo dei due.

Quantificato l’ammontare complessivo delle domande accolte, in caso di superamento dello stanziamento (1.200.000 euro per la tipologia a. e 500.000 euro per la tipologia b.) l’importo del rimborso definito ai sensi dei precedenti commi sarà riconosciuto nella misura percentuale pari al rapporto “importo stanziato/ammontare complessivo relativo alle domande accolte”. Nel caso in cui le spese di cui si chiede il rimborso siano state oggetto di altri contributi o sussidi da chiunque erogati, la Cassa procederà a determinare il rimborso sulle spese residue (al netto, quindi, di quanto ottenuto da altro ente).

Come e quando fare domanda

Le domande devono essere presentate dal 1° agosto 2025 al 31 ottobre 2025 esclusivamente utilizzando il servizio DAS per la tipologia A e il servizio DCE per la tipologia B, disponibili entrambi sul sito www.cnpadc.it.

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Non saranno ammesse domande presentate con modalità diverse.

Deve essere presentata una domanda per ciascun figlio e per ogni singola tipologia per la quale si richiede il rimborso.

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