Nel 2025 è stato introdotto un nuovo requisito di accesso alla NASpI per chi si trovi in uno stato di disoccupazione involontaria intervenuto dal 1° gennaio 2025.
Nello specifico, ai fini del riconoscimento, è previsto un minimo di contributi versati all’interessato che ha cessato volontariamente un rapporto di lavoro a tempo indeterminato nei 12 mesi che precedono la disoccupazione involontaria per la quale si richiede la NASpI.
Tuttavia, la norma non incide sulla determinazione e la durata della prestazione. Che va calcolata tenendo conto delle indicazioni fornite dall’INPS, che è intervenuto per fare chiarezza al riguardo.
In questo articolo vi spieghiamo nel dettaglio cosa serve per ricevere la disoccupazione NASpI nel 2025, alla luce delle recenti novità.
QUAL È IL NUOVO REQUISITO PER ACCEDERE ALLA NASPI NEL 2025
La legge di bilancio 2025 (articolo 1, comma 171)ha introdotto un nuovo requisito contributivo di accesso alla NASpI. Nello specifico, se l’interessato ha cessato volontariamente un rapporto di lavoro a tempo indeterminato nei 12 mesi precedenti alla domanda di disoccupazione, la norma prevede che il richiedente possegga almeno 13 settimane di contribuzione nell’arco temporale che va dalla data di cessazione volontaria a quella di cessazione involontaria dal rapporto di lavoro.
Al riguardo, l’INPS, con la circolare n. 98 del 5 giugno 2025, ha chiarito che per evento di disoccupazione si intende l’evento di cessazione dal rapporto di lavoro a seguito di cessazione involontaria, ovvero per dimissioni o risoluzione consensuale a fare data dal 1° gennaio 2025.
Devono però ritenersi escluse dalle ipotesi di cessazione per dimissioni e risoluzione consensuale del rapporto di lavoro a tempo indeterminato che richiedono il nuovo requisito delle 13 settimane i casi di:
- cessazione volontaria del rapporti di lavoro con dimissioni per giusta causa;
- risoluzione consensuale intervenute nell’ambito del licenziamento per giusta causa e per giustificato motivo soggettivo;
- dimissioni a seguito del trasferimento del lavoratore ad altra sede della stessa azienda, a condizione che il trasferimento non sia sorretto da comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive e ciò indipendentemente dalla distanza tra la residenza del lavoratore e la nuova sede di lavoro;
- risoluzione consensuale a seguito del rifiuto da parte del lavoratore al proprio trasferimento ad altra sede della stessa azienda distante oltre 50 chilometri dalla residenza del lavoratore o mediamente raggiungibile in 80 minuti od oltre con i mezzi di trasporto pubblici.
In questi casi, tutelati dalla legge, la NASpI può essere richiesta anche senza il requisito minimo contributivo e l’INPS precisa anche che mentre la cessazione volontaria per dimissioni o risoluzione consensuale deve riferirsi a un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, la successiva cessazione involontaria per cui si richiede la prestazione NASpI può riguardare sia un rapporto di lavoro a tempo indeterminato che un rapporto di lavoro a tempo determinato.
COSA SERVE ORA PER RICEVERE LA NASPI
Come specificato nella circolare n. 98 del 5 giugno 2025, ai fini del calcolo delle 13 settimane contributive (minime) per accedere alla NASpI in caso di cessazione volontaria da un rapporto di lavoro a tempo indeterminato nei 12 mesi precedenti, ai fini del diritto sono da considerare utili tutte le settimane retribuite, se rispettato il minimale settimanale, nonché quelle utili ai fini del perfezionamento del requisito contributivo, come precisato nella circolare n. 94 del 12 maggio 2015.
In particolare, si considerano utili:
- i contributi previdenziali, comprensivi della quota NASpI, versati durante il rapporto di lavoro subordinato;
- i contributi figurativi accreditati per maternità obbligatoria se all’inizio dell’astensione risulta già versata o dovuta contribuzione e i periodi di congedo parentale purché regolarmente indennizzati e intervenuti in costanza di rapporto di lavoro;
- i periodi di lavoro all’estero in paesi comunitari o convenzionati ove sia prevista la possibilità di totalizzazione;
- i periodi di astensione dal lavoro per malattia dei figli fino a 8 anni di età nel limite di cinque giorni lavorativi nell’anno solare.
Inoltre, se nel periodo di osservazione che va dalla data di cessazione volontaria del rapporto di lavoro a tempo indeterminato alla data di cessazione involontaria del rapporto di lavoro per cui si richiede la prestazione, sono presenti anche settimane di contribuzione nel settore agricolo, le stesse sono cumulabili e quindi utili ai fini del perfezionamento del requisito delle 13 settimane di contribuzione.
GUIDA ALLA NASPI NEL 2025
Con il fine di fare chiarezza, l’INPS nella circolare n. 98 del 5 giugno 2025 ha specificato che la norma introdotta dalla legge di bilancio 2025 non incide sulla determinazione della misura e della durata della prestazione NASpI, il cui calcolo viene effettuato secondo le disposizioni di cui agli articoli 4 e 5 del Decreto Legislativo 4 Marzo 2015, n. 22, nei limiti e tenendo conto di requisiti e importi stabiliti dal legislatore e riportati nel dettaglio nella nostra guida alla NASpI nel 2025.
Gli step da seguire per richiederla, invece, li trovate nel nostro approfondimento dove spieghiamo come presentare domanda NASpI.
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI IMPORTANTI
Potrebbe tornarvi utile conoscere quali sono i bonus per disoccupati attivi e che si possono richiedere insieme agli aiuti per famiglie con reddito basso nel 2025.
A tal proposito mettiamo a vostra disposizione anche gli elenchi aggiornati dei bonus per le mamme disoccupate e i bonus per disoccupati, inattivi e inoccupati under 35.
Per scoprire tutte le agevolazioni attive e quelle in arrivo, visitate la nostra pagina dedicata agli aiuti alle persone.
Se volete restare sempre aggiornati vi invitiamo ad iscrivervi alla nostra newsletter gratuita, al nostro canale Whatsapp e al canale Telegram.
Potete anche seguire il canale TikTok @ticonsigliounlavoro e l’account Instagram.
Seguiteci inoltre su Google News cliccando sul bottone “segui” presente in alto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.
Per restare aggiornato iscriviti alla nostra newsletter gratuita e al nostro Canale Telegram. Seguici su Google News cliccando in alto su “segui”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link