AI4IV, startup nata ad Amaro, sviluppa una tecnologia bio-ispirata che rivoluziona la visione artificiale. Deep Blue Ventures e Magic Spectrum investono 1,75 milioni per portare l’intelligenza direttamente on-edge, oltre i limiti dei sensori tradizionali
Un sistema di visione intelligente ispirato al funzionamento biologico dell’occhio e del cervello umani. Si chiama FlyEye ed è una tecnologia creata da AI4IV, startup fondata nel 2021 ad Amaro (Udine), che opera all’intersezione tra intelligenza artificiale, neuromorfismo e sensoristica avanzata, con l’obiettivo di realizzare una nuova generazione di dispositivi intelligenti per l’industria, l’automotive, lo spazio, la robotica, l’agricoltura di precisione e le infrastrutture urbane.
Una visione artificiale ispirata alla natura
FlyEye emula il funzionamento dei neuroni umani, garantendo il riconoscimento di oggetti nell’ambiente in tempo reale anche in condizioni di luminosità estrema, superando i limiti dei sensori convenzionali soggetti a sovraesposizione o sottoesposizione. Una soluzione che supera i limiti di ogni altra precedente tecnologia di visione artificiale: per svilupparla ulteriormente AI4IV è focalizzata sullo sviluppo della componente di sensing e sta parallelamente progettando un modulo di elaborazione proprietario, con l’ambizione di fondere percezione ed elaborazione in un unico sistema integrato, portando l’intelligenza direttamente “on-edge”.
Nel progetto ha creduto Deep Blue Ventures (DBV), il fondo di Venture Capital specializzato in tecnologie Deep Tech e gestito da Deep Ocean Capital SGR SpA che ha annunciato la seconda tranche di un investimento strategico complessivo da 1,755 milioni di euro. L’investimento è co-guidato da Deep Blue Ventures – che ha investito complessivamente 550.000 euro – e Magic Spectrum, il programma dedicato al 5G e all’IoT della Rete Nazionale Acceleratori di CDP Venture Capital, gestito da Zest e coinvestito da Fondazione Compagnia di San Paolo, in qualità di lead investors, a cui hanno preso parte una cordata di business angel e investitori industriali.
Per Deep Blue Ventures, AI4IV rappresenta uno dei sette investimenti conclusi nel primo anno e mezzo di attività. Il fondo, nato per sostenere spin-off e più in generale iniziative di innovazione in ambito aerospaziale, nei settori della sanità e della sostenibilità – con particolare focus sulle tecnologie dell’intelligenza artificiale, delle cyber technologies e del quantum computing – prevede di chiudere altre cinque operazioni entro la fine del 2025.
Tecnologia e capitale per l’industria del futuro
“AI4IV è un esempio di innovazione radicale applicata a un’esigenza industriale concreta, in un settore – quello della visione artificiale – destinato a una crescita esponenziale nei prossimi anni. Con questo investimento, continuiamo a sostenere le migliori tecnologie deep tech italiane, con l’obiettivo di rafforzare l’autonomia tecnologica e la competitività industriale del nostro Paese,” dichiara Domenico Nesci, Partner responsabile dell’investimento e AD di Deep Ocean Capital SGR. “Crediamo in una visione dell’innovazione che sappia connettere ricerca scientifica e applicazione industriale. AI4IV incarna questa sintesi: una tecnologia di frontiera sviluppata in collaborazione con Fondazione Bruno Kessler, un team competente e radicato nel territorio con un potenziale di impatto su scala globale,” conclude Nesci.
“Siamo estremamente soddisfatti del percorso di AI4IV, una realtà che sta innovando profondamente un settore complesso come quello della visione artificiale. Attraverso la tecnologia proprietaria FlyEye, infatti, AI4IV sta ridefinendo i confini della visione artificiale, offrendo soluzioni avanzate capaci di operare efficacemente anche in condizioni estreme” afferma Stefano Molino, Responsabile Fondo Acceleratori di CDP Venture Capital. “Il nuovo investimento rappresenta non solo un ulteriore segnale di fiducia nei confronti del team di AI4IV, ma anche un riconoscimento concreto del valore strategico delle tecnologie che stanno sviluppando. Siamo certi che la loro visione e la loro competenza porteranno sul mercato soluzioni sempre più performanti, contribuendo all’evoluzione dell’intero settore.”
Tra gli investitori di Deep Blue Ventures vi sono il Fondo europeo per gli investimenti (FEI), parte del Gruppo BEI, e CDP Venture Capital SGR tramite il suo fondo di Technology Transfer – in qualità di Corner Investors. Tra i Partner: un grande player industriale nel settore dell’aerospazio e della difesa come Leonardo, l’ESA (European Space Agency), l’I3P (l’incubatore di imprese innovative del Politecnico di Torino), e ancora il CNR, GDMH (Fondazione Policlinico Gemelli) e l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT).
L’ambizione: fondere occhio e cervello in un unico dispositivo
Grazie al nuovo capitale raccolto, AI4IV potrà completare il primo ciclo di design e testing del sensore FlyEye, avviare una fase di validazione di mercato con potenziali utenti finali e procedere con un secondo ciclo di sviluppo, finalizzato alla realizzazione di un modulo integrato che unisca le funzioni di sensing ed elaborazione in un’unica soluzione compatta. “Deep Blue Ventures e Magic Spectrum condividono la nostra visione di un’intelligenza artificiale davvero pervasiva e accessibile”, commenta Giampietro Tecchiolli, co-founder e CEO di AI4IV. “Questo investimento ci consentirà di trasformare la nostra tecnologia bio-ispirata in soluzioni concrete per l’industria, capaci di vedere e interpretare il mondo anche dove i sensori tradizionali falliscono. È un passo importante verso un futuro in cui la visione artificiale sarà sempre più vicina alle straordinarie capacità del sistema occhio-cervello umano”.
“Il supporto degli investitori ci consente di rafforzare il dialogo con i nostri partner industriali e accelerare la validazione sul campo delle nostre soluzioni – aggiunge Fabio Gallo, co-founder e CSO di AI4IV – Stiamo rispondendo a un’esigenza concreta: portare capacità visive avanzate là dove oggi mancano, con dispositivi intelligenti, compatti e pronti all’uso. L’interesse che stiamo ricevendo da settori come l’automotive, la robotica e la realtà aumentata è la conferma che la nostra tecnologia può fare la differenza, in Italia e a livello globale”.
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