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la Camera di Commercio volta pagina


Giovanni Zambonelli è il nuovo presidente della Camera di Commercio di Bergamo. Un’elezione al primo colpo, con diciotto voti favorevoli, uno in più dei due terzi necessari. Ventiquattro i voti validi, sei schede bianche (quanto le annunciate astensioni di Confindustria e mondo del credito). Una seduta, quella di martedì 10 giugno in Sala Sestini, sul filo di lana, in cui gli auspici, all’avvio, sembravano fragili speranze.

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Presenti anche la sindaca di Bergamo Elena Carnevali, il presidente della provincia Pasquale Gandolfi, il rettore dell’Università di Bergamo Sergio Cavalieri e gli assessori di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi e Paolo Franco. Da tutti, unanimi ringraziamenti al past president Carlo Mazzoleni e appelli alla coesione, all’unità, alla responsabilità e al dialogo costruttivo nell’interesse del sistema Bergamo. Alle parole di Lorenzo Pinetti, presidente di Confartigianato e vicepresidente in pectore della Camera di Commercio è affidata la presentazione della candidatura di Giovanni Zambonelli: “La Camera di Commercio è un pilastro per lo sviluppo del territorio: deve essere sentinella dei mutamenti, catalizzatore di innovazione e voce autorevole delle imprese ai tavoli regionali, nazionali e internazionali. Con un’azione collegiale e condivisa, lavoreremo per valorizzare le eccellenze locali, promuovere il turismo e rafforzare il legame tra formazione, lavoro e imprese. In Giovanni Zambonelli riconosciamo la figura più adatta a guidare questo progetto di crescita condivisa”.

Nel tardo pomeriggio di martedì 10 giugno, con la suspence dello scrutinio segreto, l’agognato voto è arrivato. Nonostante le sei astensioni. Cinque di Confindustria Bergamo – assente la sesta consigliera, l’imprenditrice Miriam Gualini – e quella del mondo del credito. Ma se le motivazioni espresse dal consigliere del credito Alberto Pecis sono diplomatiche – “un segno della volontà di equa vicinanza rispetto alle diverse posizioni espresse delle rappresentanze” –, quelle di Matteo Zanetti tagliano l’aria in sala. “Forse qualcuno si è dimenticato dei rapporti cordiali e collaborativi tra le associazioni – dice Zanetti facendo memoria del passato – l’impressione è che si sia lavorato non per, ma contro qualcosa, con la volontà di escludere la rappresentanza imprenditoriale. Carlo Mazzoleni, che meritava di continuare il suo lavoro, con un tradizionale secondo mandato, è la prima vittima di questo atteggiamento. È stata scelta una discontinuità, che non condividiamo. Resta l’amarezza e il dubbio che Imprese&Territorio (il comitato che unisce Confartigianato, Confcommercio, Confimi, Coldiretti, Confcooperative, Confesercenti, CNA, FAI, LIA, ndr) limiti il trasparente esercizio di formazione delle alleanze e del consenso, sia sui progetti che sulla presidenza”. Parole dure, scolpite con chiarezza. Zanetti – a cui la presidente Giovanna Ricuperati ha affidato la posizione di Confindustria Bergamo” conclude con l’impegno della responsabilità. “Eserciteremo comunque con responsabilità il nostro ruolo, valuteremo le delibere con l’unico criterio guida del bene del territorio. Rinnovo la stima per i colleghi, nulla di personale”.

Con l’esito del voto annunciato da Remigio Villa – il consigliere più anziano che ha presieduto la seduta –, la tensione si scioglie e il neopresidente si può abbandonare all’emozione.

“Tanta roba – afferma Zambonelli – passando veloce al tono istituzionale. “Il mio impegno è di rappresentare tutto il mondo economico e sociale che gravita attorno della Camera di Commercio. L’errore più grande che potremmo fare sarebbe privilegiare un comparto piuttosto che un altro. L’economia è trasversale; ci sono settori con un peso specifico maggiore ma ciò non deve andare a discapito degli altri”.

 

Annuncia che sarà un presidente a tempo pieno e determinato. “Farò solo questo mandato” chiosa in modo insolito per un insediamento. “Al termine – prosegue – avrò settant’anni e a quell’età è doveroso farsi da parte e lasciare campo aperto a forze più giovani. Ci aspettano cinque anni di grande lavoro”. Non mancano i ringraziamenti al predecessore Carlo Mazzoleni, che “ha tracciato una strada che abbiamo il doveroso impegno di portare a termine”. Il riferimento è, in particolare, al progetto di ampliamento del polo fieristico di via Lunga e ai tre documenti strategici
(position paper) approvati di recente dalla Camera su infrastrutture, logistica e attrattività

Zambonelli, infine, sottolinea che la sua sarà una governance partecipata e ribadisce l’intenzione di coinvolgere costantemente – lo ripete due volte – i consiglieri, con le loro competenze. “Il mio
ruolo deve essere super partes. Con l’approvazione del bilancio lascerò la guida di Confcommercio Bergamo”.

 

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Parte dunque una nuova avventura. Matteo Zanetti affida il suo commento al fair play: “Ora abbiamo un nuovo presidente, a cui va il nostro augurio di buon lavoro. Ci auguriamo che operi nell’interesse dell’intero sistema economico bergamasco. Gli imprenditori di Confindustria saranno parte attiva di questo mandato e offriranno il proprio contributo di idee. Confidiamo molto nella capacità del presidente di trasformare queste idee in progetti concreti, a partire dalla valorizzazione della Fiera di Bergamo, da decisioni urgenti sulla mobilità del territorio – incluso il
collegamento con Milano – e dal presidio strategico del nostro aeroporto”.

L’appuntamento ora è al 25 giugno, giorno in cui sarà nominata la Giunta. Qui il discorso di insediamento di Giovanni Zambonelli.

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