Firenze, 12 giugno 2025 – La città di Firenze ha partecipato all’evento “Accelerare la risposta delle città italiane alla crisi climatica”, una prima occasione di confronto tra rappresentanti delle istituzioni europee, nazionali e locali sul ruolo strategico delle città nella lotta ai cambiamenti climatici, e sulle opportunità che la Missione può costituire per l’Italia e i suoi comuni. Al centro dell’incontro, si legge in una nota di Palazzo Vecchio, la missione Ue “100 città intelligenti e a impatto climatico zero al 2030”, che vede coinvolte nove città italiane – Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino – nel percorso verso la neutralità climatica.
Per le nove città della missione europea sono intervenuti le sindache e i sindaci: Matteo Lepore (Bologna, relatore sul primo piano di adattamento climatico europeo in rappresentanza del Comitato europeo delle Regioni); Roberto Gualtieri (Roma); Elena Carnevali (Bergamo); Michele Guerra (Parma); la Vicesindaca Paola Galgani (Firenze); gli assessori e le assessore: Elena Grandi (Milano); Chiara Foglietta (Torino); Marco Biagioni (Prato); Andrea Ragona (Padova). Grazie allo sviluppo dei contratti climatici di città, che stanno ricoprendo un ruolo innovativo e determinante, le nove hanno avviato un percorso ambizioso che integra visione strategica, pianificazione e investimenti, attraverso un processo co-creativo che coinvolge attori pubblici, privati e sociali. Insieme, hanno già pianificato oltre 1.000 azioni concrete per decarbonizzare i settori chiave – dalla mobilità all’edilizia, dall’energia all’economia circolare – e hanno raccolto l’adesione di oltre 600 firmatari e sostenitori, tra imprese, enti pubblici, università e rappresentanti della società civile. I piani d’azione messi in campo dalle città hanno un valore stimato di circa 40 miliardi di euro, e già oggi sono stati mobilitati 4,8 miliardi di fondi europei, di cui 3 miliardi attraverso il Pnrr e 1,8 miliardi da altri strumenti dell’Unione europea. Un lavoro senza precedenti, che rende le città interlocutori strategici imprescindibili per il Governo nazionale nel disegno delle politiche di transizione energetica e climatica. Durante il confronto, sono state presentate al ministro le raccomandazioni per il governo nazionale elaborate congiuntamente dalle città italiane della Missione europea, nell’ambito del progetto Let’s Gov, con l’obiettivo di accelerare la transizione energetica locale e rafforzare il ruolo delle città nel contrasto alla crisi climatica.
Tra le principali proposte avanzate al Governo: 1. Rafforzare il coordinamento multilivello tra Comuni, Regioni e Governo per allineare il quadro normativo nazionale alle direttive Ue. 2. Creare un tavolo nazionale sui dati, per migliorare l’accesso e l’uso dei dati utili al monitoraggio delle politiche climatiche locali. 3. Supportare le Comunità energetiche rinnovabili con misure normative e incentivi semplificati, oltre a strutture di supporto tecnico-economico. 4. Attivare un tavolo nazionale sui finanziamenti, per promuovere modelli innovativi e superare le barriere all’adozione di soluzioni di transizione energetica da parte dei Comuni. L’incontro ha segnato un passo importante verso la creazione di una rete nazionale di città italiane per la neutralità climatica, che si propone come laboratorio di innovazione e piattaforma di dialogo istituzionale per raggiungere gli obiettivi climatici e migliorare la qualità della vita dei cittadini. L’evento si è concluso con la condivisione tra le città e il ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica di creare un tavolo permanente dove confrontarsi sulle misure da adottare per raggiungere gli obiettivi climatici. “Firenze è in prima linea nella lotta alla crisi climatica che stiamo vivendo” ha detto la vicesindaca e assessora all’ambiente Paola Galgani. “L’evento a Roma ha reso evidente l’importanza della rete tra amministrazioni e segna un’ulteriore tappa di un percorso di condivisione verso la neutralità climatica delle città. Un percorso che ha raggiunto obiettivi importanti e che va rilanciato. Ma le città da sole non possono fare tutto, l’emergenza che stiamo vivendo è troppo grande: è necessaria una governance multilivello efficace, un confronto stabile e costante con gli altri livelli istituzionali e soprattutto certezze sull’investimento di risorse finanziarie per supportare cambiamenti significativi e di lungo periodo”.
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