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Investimenti in AI in crescita nell’area EMEA. In Italia priorità conformità alle normative e sicurezza IT


Crescono gli investimenti in intelligenza artificiale nella regione EMEA, secondo il report “The AInomics CIO Playbook 2025” di Lenovo. La regione, infatti, si distingue per il più alto livello di soddisfazione riguardo ai progetti di AI, con il 94% delle aziende che riportano risultati positivi negli ultimi 12 mesi. Si prevede che la percentuale di budget IT destinato all’AI raggiunga il 20% entro il 2025, un notevole incremento rispetto al 13% dell’anno precedente. Questo slancio è alimentato dalla crescente fiducia nelle soluzioni AI, nonostante le sfide legate alla scalabilità e alla qualità dei dati.

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Il ruolo della GenAI e l’evoluzione degli investimenti

Il 2025 sarà l’anno in cui l’AI generativa (GenAI) vivrà un vero e proprio boom, con un aumento previsto di quasi quattro volte rispetto al 2024. In particolare, le aziende stanno puntando su modelli di AI sempre più sofisticati, destinati a migliorare la gestione e l’analisi dei dati. Le soluzioni di GenAI stanno diventando il fulcro degli investimenti, con il 44% delle aziende che pianificano di focalizzarsi su queste tecnologie nei prossimi mesi. Questo cambiamento di priorità riflette la crescente fiducia nei benefici concreti che l’AI può portare, dopo che i modelli pilota hanno dimostrato i loro vantaggi.

Investimenti in AI in area Emea: le sfide della scalabilità e dei dati di qualità

Nonostante l’entusiasmo, la scalabilità delle soluzioni AI e la qualità dei dati restano ostacoli significativi per molte aziende. Circa il 30% delle imprese segnala difficoltà nell’espandere le proprie iniziative AI, mentre il 29% affronta problemi legati alla qualità dei dati. Questi fattori impediscono una piena implementazione, rallentando i risultati concreti. Inoltre, sebbene il 46% delle aziende abbia politiche di governance sull’AI, molti segnano una scarsità di applicazione concreta, con il 22% che non ha alcun piano per la definizione di tali politiche.

L’infrastruttura per l’AI: architettura ibrida e PC AI

Per supportare l’adozione su larga scala, le aziende stanno investendo in infrastrutture ibride, con il 65% che utilizza architetture on-premise o ibride. Solo il 18% si affida esclusivamente al cloud pubblico. Nonostante ciò, l’adozione di PC con AI è ancora bassa, con solo il 10% delle aziende che li utilizza ampiamente, indicando un ampio margine di crescita.

Focus sull’Italia: conformità e sicurezza IT

In Italia, le priorità nell’adozione dell’AI si concentrano principalmente sulla conformità alle normative (34%) e sulla sicurezza IT (32%). Tuttavia, le PMI italiane mostrano una certa riluttanza nell’adozione di tecnologie avanzate, a causa di ostacoli come la latenza delle applicazioni (26%), i vincoli di costo (20%) e la gestione delle aspettative dirigenziali (20%).

Le aziende italiane sono fortemente orientate verso lo sviluppo di competenze in data management, un ambito su cui puntano il 40% delle imprese, un dato che colloca l’Italia al primo posto rispetto agli altri paesi EMEA. La domanda di competenze esterne per supportare la gestione dei dati e ottenere risultati concreti è alta, con un’attenzione crescente verso il cloud pubblico.

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Le sfide italiane

Alessandro de Bartolo, general manager Italy di Lenovo, ha sottolineato come le aziende italiane siano ancora alle prese con la carenza di competenze specifiche in AI. “Crediamo che rendere l’AI disponibile come servizio sia la chiave per democratizzare l’innovazione e permettere a tutte le imprese, indipendentemente dalla loro dimensione, di coglierne i benefici”, ha dichiarato.

Lenovo, con la sua infrastruttura scalabile, mira a supportare le imprese italiane, offrendo soluzioni che combinano potenza computazionale e sostenibilità, accompagnando le aziende in un percorso di trasformazione digitale.

Conclusioni: una crescita sostenibile ma con ostacoli da superare

La regione EMEA, e in particolare l’Italia, è in procinto di accelerare sull’adozione dell’AI, ma non senza incontrare sfide rilevanti. La conformità alle normative, la sicurezza IT, la gestione dei dati e la scalabilità sono questioni chiave che le aziende dovranno affrontare per garantire un’implementazione efficace. Se le sfide saranno superate, l’AI offrirà enormi potenzialità per la crescita economica e l’innovazione, soprattutto nelle piccole e medie imprese.



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