Si è tenuta ieri a Torino, presso la sede di Ersel Banca Privata, la presentazione dei risultati dello studio sull’impatto economico e sociale dell’inclusione finanziaria, promosso da PerMicro.
L’incontro – che ha visto la partecipazione di Francesca Giubergia, Presidente di PerMicro, Benigno Imbriano, Amministratore Delegato di PerMicro, Mario Calderini, Professore ordinario presso la School of management del Politecnico di Milano e Direttore di Tiresia, Gabriele Guzzetti, Direttore Generale di Triadi spin off del Politecnico di Milano, Cristina di Bari, Presidente della Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, Guido Giubergia, Presidente di Ersel Banca Privata e Narval Investimenti e di Alberto Eichholzer, Responsabile Direzione Finanza di Fondazione Compagnia di San Paolo – ha rappresentato un momento di confronto sul valore dell’inclusione finanziaria in Italia, con l’obiettivo di analizzarne gli effetti in termini di opportunità economiche e coesione sociale.
Lo studio è stato curato da Triadi, centro di ricerca spin-off del Politecnico di Milano specializzato in innovazione e impatto sociale, e ha preso in esame l’operato di PerMicro nel periodo 2009 –2022. I risultati confermano come l’accesso al credito, se orientato all’inclusione, possa generare un impatto significativo sulla vita delle persone e contribuire allo sviluppo collettivo.
Fondata a Torino nel 2007, PerMicro è oggi la più grande realtà italiana specializzata in microcredito e inclusione finanziaria. La società offre credito a famiglie e imprenditori che, per condizioni personali o professionali, non riescono ad accedere ai canali bancari tradizionali.
Attiva in tutta Italia con 23 filiali, PerMicro integra il microcredito con programmi di educazione finanziaria e accompagnamento imprenditoriale. Nel 2024 ha raggiunto il pareggio di bilancio, traguardo che consolida la sua sostenibilità economica e la capacità di generare impatto nel lungo periodo.
“La missione di PerMicro, che prevede di fornire credito a soggetti non bancabili, è evidentemente di difficile realizzazione basandosi soltanto su strumenti di mercato e tuttavia risponde a un bisogno sociale molto rilevante, come testimoniano le misure di impatto oggi presentate. Dopo un lungo percorso possiamo dire oggi che PerMicro è in grado di perseguire la sua missione in modo sostenibile, basando la propria operatività sull’autofinanziamento. Come Fondazione Compagnia di San Paolo, siamo particolarmente soddisfatti di avere contribuito, con i nostri capitali pazienti, a raggiungere questo risultato.” Ha dichiarato Alberto Anfossi, Segretario Generale di Fondazione Compagnia di San Paolo.
I numeri raccontano l’efficacia di questo approccio. Tra il 2009 e il 2022 sono stati infatti oltre 9.000 i beneficiari raggiunti, con più di 3.600 posti di lavoro creati.
Lo studio stima inoltre un incremento complessivo delle entrate fiscali pari a 123 milioni di euro e una riduzione dei costi pubblici per 18,3 milioni. Nel solo 2024 sono stati sostenuti 3.030 progetti per oltre 35 milioni di euro, contribuendo a generare opportunità di emancipazione economica e inclusione sociale. Il 39% delle imprese finanziate è infatti guidato da donne, mentre il 31% fa capo a giovani sotto i 35 anni.
La Fondazione Compagnia di San Paolo è tra i soci di PerMicro e ne sostiene il percorso di sviluppo con strumenti strategici e pazienti. Questo impegno ha consentito alla società di consolidare la propria operatività, continuando a rispondere a un bisogno sociale rilevante con soluzioni sostenibili nel tempo.
Per ulteriori approfondimenti è possibile consultare il comunicato stampa e il sito permicro.it.
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