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Ragusa al centro della crescita economica siciliana con oltre 24.000 imprese attive e 16,4 miliardi di euro di ricavi


RAGUSA – La provincia di Ragusa si conferma uno dei motori economici della Sicilia, con una performance positiva registrata in tutti i principali indicatori economici. Secondo l’ultima edizione del Market Watch di Banca Ifis sull’economia siciliana, presentata agli Innovation Days del Sole 24 Ore, la città ha oltre 24.400 aziende attive e la provincia genera 16,4 miliardi di euro di ricavi, contribuendo per l’11% al totale regionale. Nonostante un Pil pro capite inferiore del 3% rispetto alla media regionale e del 38% rispetto a quella nazionale, il territorio dimostra inoltre una vitalità imprenditoriale sostenuta da investimenti in innovazione e una crescente domanda di manodopera qualificata. “Il rapporto del nostro ufficio studi evidenzia come l’economia siciliana abbia mostrato negli ultimi anni un netto miglioramento generale, tanto da passare dalla 18a all’11a posizione nel ranking nazionale in merito alla propria qualità economica. Questo risultato è stato raggiunto grazie alla crescita registrata in diversi ambiti, quali il PIL, il numero di occupati e il valore aggiunto reale dell’industria” ha dichiarato Angelo Rizzotto, Sales Area Manager Sud di Banca Ifis.

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Nel complesso, l’economia della Sicilia mostra segnali incoraggianti, con una crescita generalizzata di PIL, occupazione e valore aggiunto. La regione è passata in soli due anni dalla 18ª all’11ª posizione nella classifica nazionale della qualità economica, grazie anche a province dinamiche come Ragusa. La solidità del tessuto imprenditoriale locale e la disponibilità a investire in innovazione rappresentano un fattore trainante per l’intera isola. In particolare, la Sicilia si distingue per la forte vocazione verso l’export agroalimentare e per la presenza di distretti industriali in espansione, soprattutto nei settori della meccanica e della trasformazione alimentare. “In questo percorso sta giocando un ruolo centrale la propensione ad investire in innovazione, soprattutto nell’uso di cloud e Intelligenza Artificiale da parte delle imprese regionali. Ma non solo. Il 6% delle imprese del territorio ha in programma l’acquisizione di nuovi business grazie a processi di crescita per linee esterne, evidenziando contestualmente la necessità di irrobustire il patrimonio anche grazie all’ingresso di capitale di terzi, – spiega ancora Rizzotto, che aggiunge – Come Banca Ifis registriamo una crescente domanda di servizi evoluti da parte degli imprenditori, che chiedono vicinanza in un momento ricco di incognite quale quello che attraversiamo. Vicinanza che proviamo a offrire grazie ad una gamma completa di prodotti e servizi che vanno dal factoring alla finanza strutturata, dal leasing al noleggio, da servizi a supporto di imprese che hanno rapporti commerciali con l’estero a finanziamenti a medio e lungo termine, appositamente costruiti sulle specifiche esigenze delle imprese, e in grado di sfruttare le agevolazioni e le garanzie in essere”.

In chiusura, va segnalato che l’aumento del numero di imprese che adottano soluzioni digitali avanzate e sostenibili conferma una crescente maturità imprenditoriale orientata alla transizione ecologica e tecnologica. Il 43% delle imprese utilizza soluzioni cloud e l’8% impiega sistemi di Intelligenza Artificiale; inoltre, il 6% delle aziende prevede acquisizioni esterne, a conferma della volontà di crescita.



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