Terni, ok all’accordo all’Ast. La presidente Proietti: “Momento storico”. Il sottosegretario Prisco: “Decisivo il ruolo del governo”

“L’accordo di programma con Acciai Speciali Terni, firmato mercoledì 11 giugno al Mimit, rappresenta un momento storico”. Così la presidente della Regione dell’Umbria, Stefania Proietti. “Questa firma rappresenta un appuntamento molto importante, ma è solo l’inizio. Adesso ci aspetta un presidio costante e autorevole sugli impegni presi, perché le aspettative delle nostre comunità regionali e dei lavoratori sono elevate, e non possiamo permetterci di deluderle”. La presidente Proietti ha concluso dichiarando che l’accordo segna solo il termine del primo tempo di una partita più ampia: “Ora ci aspetta il secondo tempo, necessario per portare a casa il risultato finale”.

“La firma dell’accordo di programma per la riconversione industriale del sito Ast di Terni è un segnale concreto dell’impegno del governo per il lavoro, lo sviluppo sostenibile e il rilancio del cuore produttivo dell’Umbria”. Così il sottosegretario al ministero dell’Interno e coordinatore di Fratelli d’Italia Umbria, Emanuele Prisco, che ha aggiunto: “Ringrazio il ministro Adolfo Urso e il governo Meloni per la determinazione con cui hanno seguito questa importante partita per il territorio e per il sistema Italia, ma anche tutte le istituzioni che, a vario titolo, hanno contribuito alla positiva conclusione di questa vertenza”.

Per l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Francesco De Rebotti, “si apre una fase innovativa e promettente per Ast, che riguarda tanto i livelli e la qualità produttiva quanto le tematiche ambientali e energetiche”. L’assessore regionale all’Ambiente e all’Energia, Thomas De Luca, parla di “una rivoluzione copernicana” e osserva che, sul fronte ambientale, “l’obiettivo principale è stato il raggiungimento degli standard europei 2030 per la qualità dell’aria, con particolare attenzione ai metalli pesanti”. Secondo l’onorevole Anna Ascani, deputata Pd e vicepresidente della Camera, “si apre una nuova stagione di crescita per Terni, l’Umbria e il settore siderurgico italiano. Continueremo a monitorare attentamente il percorso industriale, energetico e ambientale delineato nell’accordo e a sollecitare l’esecutivo perché agisca sul fronte dei costi dell’energia affinché l’orizzonte di crescita che si apre ora prosegua senza ostacoli”.

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“Un momento cruciale per la città di Terni e – afferma il consigliere regionale del Pd, Francesco Filipponi – costruito man mano con il coinvolgimento di tutte le istituzioni. Mimit, Mase, Regione, Provincia, Comune e azienda, rappresentata dal cavalier Giovanni Arvedi, hanno raggiunto l’obiettivo dopo numerose riunioni effettuate. E con il mondo sindacale parte integrante di questo cammino”. Per il sindaco Stefano Bandecchi “l’accordo di programma è realtà e ora a Terni si cambia”. L’assessore comunale allo Sviluppo Economico, Sergio Cardinali, parla di un incremento previsto della capacità produttiva fino a 800 mila tonnellate annue di prodotti a freddo grazie “alla messa in servizio di nuove linee di laminazione e alla riqualificazione di quelle esistenti. Particolare rilievo – osserva – assume la realizzazione della nuova linea Laf 8, dotata di sistemi di riscaldo a induzione e combustione predisposta per l’utilizzo di idrogeno, destinata a migliorare l’efficienza energetica e la qualità dei prodotti finiti. Il piano punta inoltre alla diversificazione del mix produttivo verso segmenti ad alto valore aggiunto”.