Bologna, al Minghetti il ricorso del preside contro il Consiglio. E gli studenti si rifiutano di pagargli il conto del parcheggio

Ormai è guerra aperta al liceo Minghetti, dopo il «no» di giovedì scorso del Consiglio d’istituto ai 55mila euro di fondi europei destinati a un progetto (in orario extra scolastico) di orientamento degli studenti del triennio all’università. In quell’occasione l’avevano spuntata i contrari per un solo voto, con la motivazione, in sostanza, che di quelle risorse impiegate per quell’obiettivo non ce ne sia bisogno nel liceo di via Nazario Sauro e che invece sarebbe utile «coprire» altre emergenze.

Il Consiglio d’istituto urgente

In un clima a dir poco teso, solo qualche giorno dopo, lunedì (9 giugno) la presidente del Consiglio d’istituto ha inviato una convocazione straordinaria dello stesso Consiglio per il giorno successivo. All’ordine del giorno: «Reclamo del dirigente scolastico avverso la delibera del Consiglio d’istituto del 5 giugno». Insomma, il preside ha provato a «impugnare» la decisione del Consiglio d’istituto della settimana scorsa. 

L’abbandono della riunione

Ma martedì sera (10 giugno) è andata anche peggio della volta prima. Perché a un certo punto i toni tra i membri del Consiglio d’istituto si sono alzati così tanto che, uno alla volta, hanno lasciato la riunione: due docenti, quattro studenti, un genitore. Considerando che in Consiglio d’istituto siedono 19 persone e che martedì sera ne mancavano tre, di fatto non ci sono stati più i numeri per proseguire e la seduta è stata considerata nulla. E il clima, neanche a dirlo, dopo questa seconda «sfiducia» del dirigente, si è inasprito ulteriormente nel liceo andato sotto i riflettori la primavera scorsa per un’occupazione molto discussa che ha portato alla denuncia penale, da parte del preside, di quattro alunni da lui considerati i diretti responsabili di un’occupazione senza l’avallo dell’assemblea studentesca.

Il reclamo del dirigente

Nel suo reclamo alla decisione del Consiglio d’istituto del 5 giugno Gallingani ha messo nero su bianco che la motivazione addotta per il rifiuto dei fondi Ue sarebbe illegittima. I sostenitori del «no» avevano infatti sostenuto in quella sede che «il progetto è dispersivo di risorse ed energie non funzionali ai bisogni reali degli studenti e alle emergenze della pubblica istruzione» e avevano espresso «il timore che questi progetti vadano a interferire con le coloriture in orario curricolare», ovvero quelle attività durante l’orario scolastico già previste da anni al Minghetti per orientare all’università gli studenti e le studentesse. 

Il preside: «Illegittimità per eccesso di potere del Consiglio»

Ma non solo: il preside nel suo reclamo ha anche rilevato l’eventuale «illegittimità per eccesso di potere», in quanto, secondo lui, «la motivazione incide su aspetti di opportunità didattico-pedagogica sui quali la competenza è del Collegio dei docenti che si è già espresso in maniera favorevole al progetto». Un via libera ai fondi Ue, quello del Collegio dei docenti, che sarebbe stato tuttavia ottenuto con pochissimi voti a favore, a fronte di un’ampia astensione dei prof del liceo. Ora bisognerà capire se quei fondi per il progetto «Il Minghetti si orienta» il dirigente riuscirà a ottenerli comunque o meno. 

Gli studenti: non paghiamo i 51 euro del parcheggio del preside

Ma il dato è un altro: in uno dei licei più in vista della città i rapporti all’interno della comunità scolastica si sono ormai deteriorati e il rischio è che alla ripartenza, a settembre, il conflitto interno possa avere riflessi negativi soprattutto sulla serenità degli studenti. I quali, nel frattempo, si sono rifiutati di pagare i 51 euro per il parcheggio del preside, messo nel conto da 703 euro per i danni dell’occupazione.
daniela.corneo@rcs.it

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