I piani dei paesi Ue richiedono investimenti per 241 mld di euro cma la Commissione europea è pronta ad elaborare strumenti finanziari per attrarre investitori privati
L’Europa punta tutte le proprie fiches sul nucleare e ha già calcolato che i piani di espansione dei paesi Ue richiederanno 241 miliardi di euro di investimenti entro il 2050 e nuovi strumenti di finanziamento per rendere questi costi meno rischiosi per gli investitori privati.
La stima, contenuta in una bozza di analisi delle esigenze di investimento per il settore della Commissione europea, anticipata da Bloomberg News, è stata poi resa ufficiale da una nota della Commissione Ue.
IL PIANO EUROPEO
Il piano europeo contempla investimenti per i piccoli reattori modulari (SMR), i reattori modulari avanzati (AMR) e i microreattori, nonché per la fusione, nel futuro a lungo termine, come valutato dalla Commissione nel suo ottavo programma indicativo nucleare (“PINC”).
“Garantire i più elevati standard di sicurezza nucleare, protezione e salvaguardia , nonché una gestione sicura e responsabile dei rifiuti radioattivi, rimarrà una priorità assoluta per l’UE. Sono necessari maggiori sforzi per lo sviluppo di infrastrutture per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi e del combustibile nucleare esaurito, oltre a un efficace decommissioning e all’efficienza dei costi”, ha sottolineato Bruxelles.
La cooperazione tra le autorità di regolamentazione nazionali contribuirà ad accelerare il rilascio delle licenze , mentre la collaborazione internazionale con partner affidabili garantirà un approvvigionamento di carburante stabile e diversificato ed eviterà dipendenze.
La qualificazione della forza lavoro esistente, l’assunzione di nuovi talenti e il supporto alle start-up stimoleranno l’innovazione . Anche la commercializzazione e l’adozione sul mercato di tecnologie nucleari all’avanguardia , tra cui piccoli reattori modulari (SMR), reattori modulari avanzati (AMR), microreattori e, a lungo termine, la fusione , saranno fondamentali per il futuro del settore in Europa e nel resto del mondo.
AL 2050 PREVISTI 109 GW DI NUOVA ENERGIA NUCLEARE
I paesi dell’UE hanno definito piani per espandere la loro capacità di energia nucleare a 109 gigawatt entro il 2050, rispetto agli attuali 98 GW. Lo scorso anno l’energia nucleare ha prodotto circa il 24% dell’elettricità dell’Ue.
205 MILIARDI IN NUOVE CENTRALI E 36 MILIARDI PER ESTENDERE LA DURATA DEI REATTORI ESISTENTI
Secondo la bozza, tali piani richiederebbero investimenti pari a 205 miliardi di euro in nuove centrali nucleari, più 36 miliardi di euro per estendere la durata di vita dei reattori esistenti, stanziando sia denaro pubblico che privato.
COMMISSIONE UE PRONTA A ELABORARE STRUMENTI FINANZIARI PER ATTRARRE INVESTITORI PRIVATI SCORAGGIATI DA QUESTI RISCHI E DAGLI INGENTI COSTI INIZIALI
Ma i recenti progetti nucleari europei hanno sforato il budget e registrato notevoli ritardi tali da spingere la Commissione ad elaborare strumenti finanziari per attrarre investitori privati scoraggiati da questi rischi e dagli ingenti costi iniziali. Secondo il rapporto, un ritardo di cinque anni nei nuovi progetti pianificati comporterebbe un aumento dei costi stimati di 45 miliardi di euro entro il 2050. Mentre “una combinazione di diverse fonti di finanziamento, integrata da strumenti di riduzione del rischio, potrebbe rappresentare la risposta”, ha affermato la Commissione.
I paesi europei sono da tempo in disaccordo sull’opportunità di promuovere l’energia nucleare per raggiungere gli obiettivi di emissione di CO2. Al centro del dibattito ci sono la Francia, che fa del nucleare la sua principale fonte di elettricità, e la Germania, che con i governi precedenti si era opposta.
COMMISSIONE UE E BEI LANCERANNO UN PROGRAMMA PILOTA DA 500 MLN DI EURO
Nella bozza del documento si afferma che la Commissione e la Banca europea per gli investimenti lanceranno un programma pilota di accordi di acquisto di energia elettrica del valore di 500 milioni di euro, a cui potranno partecipare anche progetti nucleari.
PROSSIMI PASSI IL 16 GIUGNO
La Commissione UE pubblicherà la versione definitiva del PINC dopo aver ricevuto il parere del Comitato economico e sociale europeo. Sarà inoltre discussa con gli Stati membri in occasione del Consiglio “Energia” del 16 giugno 2025 a Lussemburgo.
Il 16 GIUGNO L’ITALIA ENTRA NELL’ALLEANZA NUCLEARE
Ieri il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha tenuto una informativa al Consiglio dei Ministri proprio sull’adesione dell’Italia all’Alleanza Nucleare: “In occasione del Consiglio energia che si terrà il prossimo 16 giugno a Lussemburgo, annunceremo che l’Italia aderirà all’Alleanza Nucleare come membro effettivo, superando la veste di semplice osservatore”, ha sottolineato Pichetto ricordando che “nel segno della continuità dunque e della coerenza, l’Italia ha anche firmato – lo scorso aprile – la lettera di endorsment per il futuro IPCEI (progetti di rilevante interesse comune europeo) sulle tecnologie nucleari innovative, avendo precedentemente accettato anche il relativo ruolo di co-protagonista sulle tecnologie della fusione”.
Con questo ulteriore tassello, l’Italia potrà dunque collaborare proattivamente con tutti i Paesi dell’Alleanza Nucleare ed essere presente in un importante forum dove in Europa si definiscono e promuovono meccanismi di sviluppo dell’intera catena del valore europea dell’energia nucleare.
“Ciò naturalmente continuando comunque a monitorare e presidiare gli sviluppi delle nuove tecnologie nucleari anche con i partner dell’Alleanza atlantica al di fuori dell’Europa senza chiudere quindi a nessuna delle opzioni tecnologiche future”, ha concluso il ministro.
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