Una serata che unisce memoria e visione, quella organizzata da Confartigianato Imprese Cuneo per celebrare gli 80 anni dalla sua fondazione, avvenuta il 12 giugno del 1945. La suggestiva cornice del Monastero della Stella di Saluzzo, luogo carico di storia e spiritualità, ha ospitato un evento che ha saputo coniugare la forza della tradizione con lo slancio verso il futuro.
Fondata all’indomani della Seconda guerra mondiale, l’Associazione, che oggi conta oltre novemila imprese associate, ha rappresentato – e rappresenta tuttora – un pilastro per le MPMI del territorio. In ottant’anni di storia, ha affiancato gli artigiani locali in percorsi di sviluppo, innovazione, rappresentanza e formazione, diventando un punto di riferimento imprescindibile per tutto il tessuto produttivo della Granda.
Ad aprire la serata, di fronte ad un folto parterre di parlamentari, sindaci, amministratori locali e rappresentanti delle realtà economiche e sociali, la presidenza attuale, composta da Luca Crosetto presidente, Daniela Balestra vice presidente vicaria e Michele Quaglia vice presidente, artefice del virtuoso percorso di sviluppo ed innovazione impostato dall’Associazione negli ultimi otto anni.
«Festeggiamo un traguardo che è al tempo stesso un punto d’arrivo e un nuovo inizio. – ha esordito il presidente Crosetto – Questi 80 anni sono il frutto del lavoro quotidiano di migliaia di artigiani, famiglie e imprenditori che hanno creduto nei valori della qualità, dell’impegno e della comunità».
Dopo i saluti delle autorità, tra cui l’intervento da remoto del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, e la consegna di un “quadro-ricordo” al presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo come già avvenuto nella stessa giornata di ieri per 12 sindaci del territorio, la parola è passata a Joseph Meineri, direttore generale di Confartigianato Imprese Cuneo, il quale, con il supporto di alcune slides ha tracciato sinteticamente la storia dell’Associazione, sottolineandone la solidità strutturale e il processo costante di modernizzazione per essere sempre un valido supporto alle imprese. Ha ricordato le grandi battaglie sindacali, le iniziative di formazione, i servizi messi a disposizione delle imprese e le tante storie di successo che hanno segnato questi “primi” 80 anni.
A seguire, un focus sull’incontro tra Artigianato e Cultura, grazie all’intervento del noto editore Nino Aragno, che ha offerto una riflessione sulla centralità del pensiero artigiano nella costruzione di una società consapevole e radicata.
«Essere artigiani non significa solo produrre, ma anche custodire una visione del mondo fatta di bellezza, rigore e responsabilità. – ha affermato Aragno – Il “saper fare” è la vera cultura di cui non potremmo mai fare a meno ed è un’arte che parla al futuro, soprattutto se sapremo raccontarla alle nuove generazioni».
Parte centrale della celebrazione è stato l’interessante dialogo tra il presidente Crosetto e il responsabile della sede di Cuneo de La Stampa Massimo Mathis che ha toccato vari temi di attualità legati all’artigianato, tra i quali la digitalizzazione, l’aumento dei costi energetici e le soluzioni legate alle comunità energetiche, la tutela del manufatto “Made in Italy”, l’export e la produttività minate dai dazi, l’avvento di una tecnologia sempre più frenetica che si confronta con l’ “Intelligenza Artigiana”, le problematiche dell’inclusione, fino ad alcuni temi più locali, come i ritardi “cronici” nel completamento delle infrastrutture cuneesi.
«Confartigianato Imprese Cuneo, con i suoi 80 anni – ha concluso Crosetto – si conferma non solo custode della tradizione artigiana, ma protagonista attivo della trasformazione economica e sociale della provincia, pronta ad affrontare il futuro con lo stesso spirito di servizio e passione che ha contraddistinto il suo passato».
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