Un’indagine su vasta scala sta scuotendo il mondo imprenditoriale italiano, portando alla luce un complesso sistema di presunte frodi fiscali legate a crediti di imposta. Al centro della vicenda vi sarebbe una società scozzese, la Global Services 2 Ltd, e il suo ruolo chiave nel meccanismo che avrebbe permesso a numerose aziende di ottenere vantaggi fiscali indebiti.
Secondo quanto emerso sinora dalle indagini, coordinate dalla Procura di Taranto, da maggio 2024 sono stati eseguiti ben sette decreti di sequestro, convalidati dal gip Francesco Maccagnano. L’inchiesta ha coinvolto oltre 30 imprenditori e un centinaio di aziende, con l’intervento decisivo della Guardia di Finanza che ha bloccato oltre 400 milioni di euro in crediti di imposta.
Le accuse spaziano dall’indebita percezione di erogazioni pubbliche all’evasione fiscale e alle false fatturazioni. Gli investigatori hanno individuato un elemento comune tra le aziende coinvolte: l’acquisto di un software dalla Global Services 2 Ltd, una società con sede a Glasgow che, secondo la banca dati Orbis, risulta non operativa. Gli accertamenti hanno rivelato che l’impresa, amministrata da un giovane romano, dichiarava un patrimonio netto di appena 100 euro, inducendo i magistrati a definirla una “scatola vuota”.
Il meccanismo, facilitato dall’intermediaria Innova Italia, avrebbe permesso a numerose imprese di simulare investimenti tecnologici nelle Zone Economiche Speciali (ZES), ottenendo in cambio ingenti crediti di imposta. Questi crediti, oltre a ridurre la pressione fiscale, potevano essere ceduti ad altre aziende per ottenere liquidità immediata.
Tra i nomi citati nelle indagini emerge quello di Michele Cicala, imprenditore tarantino sotto processo per presunti legami con la criminalità organizzata, e quello di Fabio Di Maggio insieme alla moglie Elsa Occhilupo, rispettivamente presidente e vicepresidente presidente della società calcistica di Manduria che avrebbero manifestato apertamente la volontà di accompagnare il club verso la radiazione con la perdita della storica matricola 100.
Fu proprio quest’ultima a parlare qualche mese fa, come riportato in un nostro precedente articolo, delle “opportunità” rivenienti da Innovaitalia: “…abbiamo progetti futuri per l’anno prossimo, anche dal punto di vista economico del territorio. Abbiamo la possibilità di avere una corsia preferenziale per ottenere i finanziamenti con Innovaitalia, apriremo su Manduria 40-45 aziende dove la maggior parte delle quote, ovvero il 51% le deterrà l’Ug Manduria Sport. La squadra con 40-45 partite iva sul territorio diventerà sostenibile e creeremo posti di lavoro, infatti dalla settimana prossima comparirà un’email anche sui social dove poter mandare dei progetti che verranno vagliati ed eventualmente approvati e finanziati”. Una serie di narrazioni che hanno trovato terreno fertile nel corso del campionato, ma nessun riscontro concreto.
Mentre sul sito dell’UG Manduria si cercavano sponsor facendo riferimento ai crediti d’imposta.
L’inchiesta, che ha già portato al sequestro di somme ingenti, sembra destinata a proseguire e ad allargarsi ulteriormente. Per gli indagati sino a sentenza definitiva vige la presunzione di innocenza.
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