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Aumento stipendio vigili del fuoco 2025: i nuovi importi


Arriva l’ok all’aumento di stipendio per i vigili nel fuoco nel 2025.

Il Consiglio dei ministri del 12 giugno 2025 ha dato il via libera al recepimento dell’accordo sindacale per il triennio 2022-2024 riguardante il personale del Corpo nazionale, sia per le qualifiche non direttive, sia per quelle direttive e dirigenziali.

Insieme agli aumenti in busta paga, anche nuove indennità e misure di tutela anche sul piano normativo e familiare.

Vediamo nel dettaglio cosa cambia, quali sono gli importi che verranno riconosciuti e da quando.

A QUANTO AMMONTA L’AUMENTO DELLO STIPENDIO PER I VIGILI DEL FUCO

Come confermato nel comunicato stampa della Presidenza del Consiglio, relativo al Cdm tenutosi il 12 giugno 2025, per il personale dei Vigili del Fuoco non dirigenziale, l’accordo prevede un incremento medio di 186 euro lordi mensili.

Questo aumento sarà visibile in busta paga a partire dal 2025 e diventerà stabile (a regime) dal 2026 in poi, con importi lordi complessivi che si aggirano intorno ai 2.400 euro annui.

Poiché l’accordo raggiungo riguarda il rinnovo del CCNL vigili del fuoco relativo agli anni 2022 2024, visto che l’aumento di stipendio per quegli anni non è stato riconosciuto e le retribuzioni sono rimaste per mancato e tempestivo rinnovo del Contratto Nazionale, saranno riconosciuti nel corso del 2025 anche gli arretrati.

Questi importi, calcolati come somme medie annue lorde pro-capite ed erogate una tantum, compensano la mancata applicazione degli aumenti negli anni precedenti e sono pari a:

  • 78,67 euro per il 2022;
  • 115, 97 euro per il 2023;
  • 192 euro per il 2024.

L’accordo prevede poi per il personale direttivo e dirigenziale aumenti pari a:

  • +254 euro al mese per i direttivi;
  • +477 euro al mese per i dirigenti.

Gli arretrati riconosciuti in questo caso sono invece pari al:

  • 0,2% dello stipendio per e del 2022;
  • 0,3% dello stipendio per e del 2023;
  • 5,9% dello stipendio per e del 2024;

Anche in questo caso si tratta di somme medie annue lorde pro-capite calcolate sulla base dei mesi arretrati spettanti, e non di aumenti mensili regolari percepiti in quegli anni. In pratica, il lavoratore riceverà nel 2025 un pagamento una tantum per compensare la mancata applicazione dell’aumento negli anni precedenti.

ALTRI AUMENTI RICONOSCIUTI IN BUSTA PAGA

Oltre gli aumenti dello stipendio, vengono aumentati:

  • del 6,5% l’indennità di rischio per il personale operativo e AIB (antincendio boschivo), con un aumento medio mensile di 45,29 euro per il personale non dirigente e 60,68 euro per il personale dirigente;

  • del 6,5% l’indennità mensile per i ruoli tecnico-professionali e di rappresentanza, con un incremento medio mensile di 25,94 euro per il personale non dirigente e 31,19 euro per il personale dirigente.

Inoltre:

  • verranno rivalutate anche l’indennità orarie per chi lavora di notte o nei giorni festivi speciali (Capodanno, Pasqua, Ferragosto, ecc.) e l’indennità di trasferta e aumento del Fondo di amministrazione;

  • aumenta la parte di retribuzione di Rischio e Posizione (per i dirigenti) del 5,8% dal 2024 e del 6,5% dal 2025 sulla quota fissa, per un aumento a regime di 129,97 euro al mese.

ALTRI AIUTI IN ARRIVO

L’accordo introduce anche importanti novità sul fronte del welfare e della conciliazione vita-lavoro, prevedendo:

  • buono pasto per lavoro agile, per i direttivi dei ruoli tecnico-professionali, a condizione che non siano inseriti nel dispositivo di soccorso;

  • tutele per i genitori (facenti parte sia del personale operativo che dirigente), quali l’esonero dal turno notturno o continuativo fino al 14° anno di età del figlio e l’esonero dal servizio notturno per i dipendenti con figli affetti da patologie gravi che richiedono terapie salvavita.

QUANDO ARRIVANO GLI AUMENTI E GLI ARRETRATI

L’accordo sindacale per il personale del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, relativo al triennio 2022–2024, è stato approvato dal Consiglio dei ministri il 12 giugno 2025. Tuttavia, affinché gli aumenti stipendiali e gli arretrati vengano effettivamente erogati, è necessario il recepimento formale tramite un decreto del Presidente della Repubblica. Solo dopo la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale il CCNL può considerarsi rinnovato ed entra ufficialmente in vigore.

Dopo la pubblicazione del DPR, i pagamenti (stipendiali aggiornati e arretrati) vengono generalmente erogati entro 1–2 mesi. Non appena ci saranno novità al riguardo vi faremo sapere. 

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