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Due nuovi ‘avvisi’ del Masaf per aiutare il settore ittico


TERMOLI. Novità significative nella programmazione del settore ittico, con due nuovi decreti del Masaf. A darne notizia è stata Federpesca: «È stato adottato il Decreto direttoriale dedicato allo sviluppo delle Op, le Organizzazioni di produttori, e all’aggregazione aziendale nella filiera dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura. Il decreto è attualmente in fase di registrazione presso gli Organi di controllo. Le domande di accesso ai contributi previsti potranno essere presentate esclusivamente dopo la pubblicazione dell’avviso nella Gazzetta Ufficiale». Inoltre, adottato il Decreto direttoriale dedicato al miglioramento della competitività e della sicurezza delle attività di commercializzazione e trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura. Il decreto è attualmente in fase di registrazione presso gli Organi di controllo. Le domande di partecipazione potranno essere presentate solo dopo la pubblicazione ufficiale dell’avviso nella Gazzetta Ufficiale.

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Dunque, nel settore ittico, due nuovi avvisi dal Masaf: 21 milioni di euro per produttori, trasformazione e sicurezza sul lavoro. Un piano strategico per rafforzare la filiera nazionale della pesca e acquacoltura. Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) lancia due importanti strumenti per sostenere e innovare il comparto della pesca e dell’acquacoltura in Italia. Con l’adozione di due distinti decreti direttoriali, pubblicati rispettivamente il 28 maggio e il 10 giugno 2025, prende forma un piano di intervento strategico, finanziato con risorse del Programma Nazionale FEAMPA 2021-2027 (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l’Acquacoltura), per un totale complessivo di 21 milioni di euro. Due le direttrici principali: da un lato lo sviluppo delle organizzazioni dei produttori e l’aggregazione aziendale lungo la filiera, dall’altro la competitività delle attività di trasformazione e commercializzazione, con particolare attenzione alla sicurezza degli operatori e alla sostenibilità dei processi. Il primo intervento, previsto dal Decreto n. 0239252 del 28 maggio 2025, si inserisce nell’ambito dell’Azione 3 – Obiettivo Specifico 2.2 del PN FEAMPA, con una dotazione finanziaria di 9 milioni di euro, equamente suddivisi tra fondi dell’Unione Europea e il Fondo di Rotazione nazionale. L’obiettivo è sostenere la crescita e il rafforzamento delle Organizzazioni dei Produttori (OP) del settore pesca e acquacoltura, incoraggiandone la strutturazione e l’efficacia economica. Il provvedimento fa riferimento all’Intervento 222302, che promuove in particolare la preparazione e l’attuazione dei Piani di Produzione e Commercializzazione (PPC), strumento fondamentale previsto dal Regolamento (UE) n. 1379/2013.

Questi piani sono finalizzati al miglioramento della gestione della produzione, della qualità, della promozione e del posizionamento di mercato dei prodotti ittici, nonché all’ottimizzazione dei processi di trasformazione e distribuzione lungo tutta la filiera. L’azione si fonda su un principio chiave della Politica Comune della Pesca: rafforzare il ruolo delle organizzazioni collettive di produttori per garantire stabilità al mercato, maggiore potere contrattuale agli operatori e una gestione più sostenibile delle risorse marine. In tal senso, il sostegno pubblico mira a favorire una filiera più integrata, coesa e resiliente. Responsabile dell’azione è la dirigente Roberta Cafiero, con la gestione del procedimento affidata alla dott.ssa Camilla Fiore dell’Ufficio PEMAC 2. L’avviso sarà consultabile sul sito istituzionale del Ministero e sul portale dedicato www.feampa.it, con successiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Ancora più consistente il secondo intervento, approvato con Decreto n. 0261048 del 10 giugno 2025, che destina 12 milioni di euro a supporto delle imprese della pesca e dell’acquacoltura che operano nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti. Anche in questo caso, la copertura è garantita per il 50% dall’UE e per il restante 50% dal Fondo di Rotazione nazionale. Il provvedimento si riferisce all’Azione 2 dell’Obiettivo Specifico 2.2 del FEAMPA e all’Intervento 222202, con un ventaglio di misure orientate all’ammodernamento degli impianti, al miglioramento delle condizioni di lavoro e all’innovazione nei processi produttivi, in un’ottica di crescita sostenibile e di tutela dei lavoratori. Tre le principali linee di intervento: Operazione 54 – Sicurezza sul lavoro: finanziamenti destinati all’acquisto di impianti, attrezzature e tecnologie che migliorino la sicurezza e la prevenzione nei luoghi di lavoro (sistemi antincendio, allarmi, protezioni acustiche).

Gli investimenti devono andare oltre gli standard minimi previsti dalla normativa vigente. Operazione 55 – Condizioni lavorative e igiene: sostegno alla creazione o riqualificazione di spazi per i lavoratori, come mense, servizi igienici, aree comuni e strutture di riposo, sempre con requisiti migliorativi rispetto agli obblighi normativi minimi. Operazione 66 – Investimenti produttivi innovativi: modernizzazione degli impianti esistenti e realizzazione di nuovi stabilimenti, promuovendo soluzioni per la riduzione dell’impatto ambientale, la lavorazione di sottoprodotti, la trasformazione di specie non destinate al consumo umano e la produzione biologica. È prevista anche la possibilità di finanziamento per l’introduzione di nuovi prodotti, nuovi processi e sistemi di gestione più efficienti. Responsabile dell’azione è ancora Roberta Cafiero, mentre il procedimento è seguito dal funzionario Antonio Iezzi dell’Ufficio PEMAC 4. Entrambe le misure si inseriscono in un piano organico di rilancio del settore ittico italiano, che punta su aggregazione, innovazione e sostenibilità.

Con il supporto del FEAMPA 2021-2027, il MASAF intende sostenere le imprese non solo nella crescita economica, ma anche nella transizione verso modelli produttivi più sicuri, inclusivi e orientati alla qualità. In un contesto europeo sempre più competitivo e attento alla sostenibilità ambientale e sociale, l’Italia investe sulla valorizzazione delle sue risorse ittiche e sull’efficienza della filiera, con una strategia che guarda all’interesse delle comunità costiere, al lavoro dignitoso e alla qualità del prodotto. Con un totale di 21 milioni di euro resi disponibili, queste due iniziative rappresentano una concreta opportunità per gli operatori del settore di accedere a strumenti di supporto in grado di generare valore, innovazione e crescita strutturale a lungo termine.

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