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accordo per le imprese FVG


Confindustria e Intesa Sanpaolo siglano un nuovo accordo quadriennale, annunciato a gennaio e presentato ufficialmente a Udine. Grazie a questa collaborazione, verranno messi a disposizione 4,5 miliardi di euro per le aziende del Friuli-Venezia Giulia, all’interno di un plafond nazionale di 200 miliardi di euro fino al 2028. L’obiettivo è chiaro: sostenere lo sviluppo del tessuto produttivo locale, accompagnare la Transizione 5.0, incentivare l’adozione di Intelligenza Artificiale e Scienze della Vita, e integrare le risorse già previste dal PNRR.

Presentazione ufficiale a Udine

L’incontro territoriale si è svolto nella sede di Confindustria Udine, alla presenza di Chiara Valduga, vicepresidente vicaria di Confindustria Udine con delega a Credito e finanza, e Francesca Nieddu, direttrice regionale Veneto Est e Friuli-Venezia Giulia di Intesa Sanpaolo. Nel corso dell’evento sono stati illustrati i dettagli delle misure dedicate agli imprenditori, che spaziano dal supporto a nuovi insediamenti produttivi, all’ammodernamento degli impianti esistenti, fino agli investimenti nel settore energetico.

Le nuove misure per la crescita

Tra le novità principali introdotte dall’accordo troviamo:

  • Sviluppo di nuovi modelli produttivi ad alto potenziale, con focus su Aerospazio, Robotica, Intelligenza Artificiale e Scienze della Vita;
  • Accelerazione della transizione sostenibile in linea con il Piano Transizione 5.0 e l’economia circolare;
  • Sostegno a startup e PMI innovative attraverso servizi e soluzioni finanziarie dedicate;
  • Piano per l’Abitare Sostenibile, volto a facilitare la mobilità e attrazione dei talenti nell’industria italiana.

Un sostegno concreto alle imprese

Francesca Nieddu ha sottolineato come le imprese debbano continuare a investire per mantenere la competitività, specialmente in un contesto economico globale incerto: “Grazie a questo accordo mettiamo a disposizione del Friuli-Venezia Giulia 4,5 miliardi di euro per favorire crescita, innovazione e transizione sostenibile”. Nel solo 2024, Intesa Sanpaolo ha erogato oltre 4 miliardi di euro a famiglie e imprese nel Nordest.

Chiara Valduga ha evidenziato il ruolo centrale dell’accordo: “Investimenti, credito e innovazione sono i pilastri per affrontare le sfide della competitività. Fondamentale sarà anche il confronto diretto tra imprese e banca nei tavoli territoriali di dialogo”.

L’importanza dell’internazionalizzazione

Il contesto macroeconomico richiede una strategia mirata di diversificazione dei mercati di esportazione, soprattutto alla luce delle tensioni commerciali internazionali. Gli Stati Uniti rappresentano uno sbocco importante per il Friuli-Venezia Giulia: a Udine il 9% dell’export è diretto verso gli USA, a Pordenone l’11%. Settori come Meccanica, Mobili, Bevande e Aerospazio risultano particolarmente esposti e avranno un ruolo chiave nello sviluppo futuro.

Innovazione e sostenibilità come driver di crescita

Secondo uno studio del Research Department di Intesa Sanpaolo, circa il 75% delle imprese del Triveneto ha già adottato almeno una tecnologia 4.0. Tecnologie come robotica, analisi dati, cloud computing, magazzini automatizzati e cybersecurity stanno migliorando l’efficienza produttiva. Tuttavia, resta margine di crescita sul fronte dell’efficientamento energetico, autoproduzione da fonti rinnovabili e investimenti nel welfare aziendale.

Le prospettive per il Friuli-Venezia Giulia

L’accordo rappresenta un passo concreto per consolidare il percorso di crescita del Friuli-Venezia Giulia, favorendo non solo lo sviluppo delle imprese, ma anche la transizione digitale e sostenibile che porterà maggiore competitività e produttività nel medio-lungo termine.

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