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Prepararsi all’AI Act: Conformità alle nuove normative


Il panorama normativo sull’intelligenza artificiale (IA) è destinato a cambiare drasticamente con l’introduzione dell’AI Act europeo. La legge europea, approvata nel 2024 e in vigore dal 2025, introduce una serie di requisiti legali per garantire che l’IA sia utilizzata in modo etico, sicuro e conforme agli standard europei. Le imprese si trovano davanti a una sfida significativa: come integrare l’IA nei propri processi senza compromettere la competitività e rispettando al contempo la conformità all’Ai Act. In questo contesto, AI ACTion, l’iniziativa di Minsait, si propone come una guida strategica per aiutare le aziende ad affrontare questa trasformazione normativa, mentre il settore delle telecomunicazioni si prepara a un impatto considerevole.

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La proposta AI ACTion di Minsait: un approccio strutturato alla conformità

AI ACTion è la proposta di Minsait per le organizzazioni che desiderano affrontare la nuova legislazione sull’IA in modo strutturato e pratico. L’iniziativa è suddivisa in tre fasi fondamentali, che mirano a garantire che le aziende non solo rispettino gli obblighi legali, ma che possano farlo in modo efficace, senza compromettere l’innovazione.

Analisi personalizzata dei sistemi IA

La prima fase di AI ACTion prevede un’analisi approfondita dei sistemi di IA in uso all’interno di un’organizzazione. Questo passaggio consente di comprendere l’impatto dei vari strumenti IA, esaminando dati, tecniche, logiche e contesti di utilizzo. Minsait si concentra sulla valutazione etica e sulla responsabilità, creando una mappa che incrocia i livelli di rischio con le specifiche richieste dalla normativa europea. L’obiettivo è stabilire delle categorie basate sull’impatto etico e sui rischi per la sicurezza e i diritti umani.

Roadmap per la conformità

In seguito all’analisi, le aziende ricevono una roadmap personalizzata che guida le attività necessarie per la conformità. Queste indicano azioni concrete, come il monitoraggio della privacy, la governance dei dati e la trasparenza nell’utilizzo dell’IA. La roadmap è pensata per semplificare l’attuazione delle pratiche richieste, riducendo al minimo l’impatto operativo.

Strumenti e acceleratori

L’ultima fase riguarda l’introduzione di componenti tecnici che supportano la tracciabilità e la facilità d’uso per i responsabili dell’IA. Minsait fornisce strumenti che facilitano la gestione dei sistemi IA, promuovendo l’adozione di pratiche etiche e conformi all’AI Act.

L’impatto dell’AI Act sulle telecomunicazioni: conformità e sfide per il settore

Il regolamento dell’AI Act avrà un impatto significativo sulle telecomunicazioni, un settore che già sta affrontando una crescente pressione per implementare tecnologie avanzate come l’IA. Le aziende del settore devono dottare nuove misure per soddisfare i requisiti dell’AI Act, e la conformità all’AI Act diventa un imperativo per evitare sanzioni e garantire operazioni sicure e trasparenti.

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Le 4 categorie di rischio dell’AI Act

Una delle novità fondamentali dell’AI Act è la classificazione dei sistemi IA in quattro categorie di rischio: inaccettabile, alto, limitato e minimo. Per le telecomunicazioni, alcune applicazioni, come i chatbot per il servizio clienti, potrebbero essere considerate a basso rischio, mentre altre, come le tecnologie di riconoscimento facciale o l’analisi predittiva per la sicurezza, potrebbero rientrare nelle categorie ad alto rischio, con implicazioni normative più severe.

Obblighi di trasparenza e sicurezza

L’AI Act impone alle telecomunicazioni una maggiore trasparenza nell’uso dell’IA, garantendo che i consumatori siano consapevoli di come i loro dati vengono trattati. Anche per le applicazioni meno rischiose, come i chatbot, è richiesto un livello di trasparenza e informazione che molte aziende potrebbero non avere precedentemente implementato.

Sfide globali e impatti economici

Il regolamento non si applica solo alle aziende europee, ma anche alle imprese che operano nell’UE. Questo significa che le telecomunicazioni globali, come Deutsche Telekom, KPN e Orange, devono essere pronte a rispettare i requisiti dell’AI Act. L’implementazione di questi obblighi comporterà una crescita dei costi operativi, specialmente per garantire la sicurezza dei dati e la gestione dei sistemi ad alto rischio. Il costo della compliance potrebbe portare a una riduzione dei margini operativi nel breve periodo, ma favorirà una maggiore fiducia da parte dei consumatori nel lungo periodo.

I passi successivi: come le aziende possono adattarsi all’AI Act

Per affrontare le sfide poste dall’AI Act, le aziende devono intraprendere un percorso di adeguamento che includa la formazione continua, la revisione dei processi e l’adozione di soluzioni tecnologiche avanzate. AI ACTion di Minsait offre un supporto pratico, ma le aziende devono investire in risorse, sia umane che tecnologiche, per implementare i cambiamenti richiesti dalla legge.

Adattamento culturale e strategico

Un aspetto fondamentale del percorso di conformità è il cambiamento culturale all’interno delle organizzazioni. Le imprese devono abbracciare la compliance come un’opportunità per migliorare l’etica e la sicurezza nell’uso dell’IA, piuttosto che vederla come un vincolo. Solo così l’adozione dell’AI Act diventerà parte integrante della loro strategia di business, migliorando la competitività a lungo termine.

Formazione continua e sensibilizzazione

Minsait suggerisce che la formazione e la sensibilizzazione siano la chiave per tradurre le normative in azioni concrete. Le aziende devono impegnarsi a sviluppare competenze interne, attraverso programmi di formazione e l’integrazione di strumenti per monitorare l’impatto delle loro pratiche di IA. La consapevolezza è un pilastro per il successo nella compliance, ma anche per la creazione di un ambiente aziendale favorevole all’innovazione responsabile.

L’approccio internazionale e il futuro della regolamentazione sull’IA

L’AI Act rappresenta un passo fondamentale verso la creazione di uno standard globale per la regolamentazione dell’IA. Nonostante le differenze nelle politiche internazionali, come quelle adottate da Stati Uniti e Cina, l’Europa sta emergendo come leader nella definizione di normative sull’IA, influenzando le legislazioni di altre regioni. L’adozione di una compliance internazionale diventerà un fattore critico per le aziende globali, che dovranno adattarsi a un panorama normativo in continua evoluzione.



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