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scadenza di presentazione e chi è obbligato


Si avvicina la scadenza del MUD 2025, ovvero il Modello unico di dichiarazione ambientale, che deve essere presentato da molte imprese e consorzi ogni anno. Nel 2025 le realtà coinvolte comunicano attraverso questo documento le informazioni riguardati l’anno di imposta 2024 agli enti preposti.

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Tra i soggetti obbligati a procedere in questo modo, rientrano le attività di raccolta e smaltimento rifiuti, imprese che operano con rifiuti pericolosi, attività che trattano veicoli fuori uso, produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche e così via. La scadenza prevista per quest’anno per questo adempimento è il 30 giugno 2025.

Cos’è il MUD 2025

Il MUD è il Modello unico di dichiarazione ambientale che viene utilizzato da determinati tipi di aziende per presentare i rifiuti prodotti o gestiti nel corso dell’anno. Tramite questo documento, le imprese che smaltiscono, producono e gestiscono rifiuti comunicano le informazioni specifiche su di essi alla propria Camera di Commercio, Industria e Artigianato di riferimento.

Si tratta di un importante adempimento per il corretto tracciamento dei rifiuti e per il monitoraggio di attività di raccolta di materiali speciali. Ogni Camera di Commercio pubblica sul proprio sito ufficiale le specifiche che riguardano i soggetti coinvolti in tale obbligo e le modalità di presentazione del MUD.

Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica specifica la procedura, a cui è seguita una mini proroga di due giorni alla scadenza iniziale del 28 giugno.

A dover presentare questa comunicazione sono quindi diversi soggetti, in particolare le aziende che producono determinati tipi di rifiuti, che si occupano della loro gestione e smaltimento.

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Chi deve presentare il MUD 2025

In particolare, come indicato nelle istruzioni del ministero, devono inviare questa documentazione i seguenti soggetti:

  • chi effettua professionalmente attività di raccolta e smaltimento di rifiuti;
  • commercianti e intermediari di rifiuti senza detenzione;
  • imprese e enti che svolgono attività di recupero e smaltimento dei rifiuti;
  • imprese ed enti che producono rifiuti pericolosi;
  • imprese ed enti che producono rifiuti non pericolosi che hanno più di dieci dipendenti;
  • consorzi e sistemi riconosciuti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipi di rifiuti. Sono escluse le realtà che recuperano e riciclano rifiuti per imballaggio obbligati alla compilazione dell’apposita comunicazione;
  • gestori di servizio pubblico di raccolta, in riferimento a rifiuti conferiti da produttori di rifiuti speciali.

Sono quindi coinvolte sia le attività che si occupano di raccolta e smaltimento, sia le imprese che producono rifiuti particolarmente pericolosi o in grandi quantità. Tra i rifiuti specifici si includono i veicoli fuori uso, i rifiuti urbani e quelli che derivano dalla produzione di apparecchiature elettriche.

Ci sono tuttavia anche alcuni casi di esonero particolare da questo tipo di obbligo. Sono tenuti fuori infatti i produttori agricoli con volume di affari inferiore a 8.000 euro annui, ovvero le imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti, non pericolosi, con meno di 10 dipendenti.

MUD 2025: le novità

Sono state apportate alcune modifiche alle regole intorno alla presentazione del MUD, comunicate dal MASE. In particolare è stato inserito codice Ateco 96.02.03 riferito ai servizi di manicure e pedicure. Inoltre sono state aggiornate le modalità di calcolo per il numero di lavoratori secondo le regole RENTRI (registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti).

Poi sono state modificate alcune istruzioni per la compilazione, in base agli aggiornamenti Arera e in prevenzione di eventuali errori.

Come presentare il MUD 2025

Per presentare il modello MUD 2025, le imprese obbligate hanno tempo fino al 30 giugno 2025 secondo la mini proroga e possono procedere telematicamente accedendo ai diversi portali adibiti a tali comunicazioni. In base al tipo di comunicazione cambiano le modalità di presentazione del documento, in particolare:

  • la Comunicazione rifiuti, veicoli fuori uso, imballaggi, apparecchiature elettriche ed elettroniche, va inviata tramite mudtelematico.it;
  • la Comunicazione rifiuti urbani assimilati e raccolti in convenzione si presenta sul sito mudcomuni.it e il documento si può inviare via PEC a [email protected];
  • la Comunicazione produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche si invia tramite registroaee.it.

Esiste poi la possibilità di inviare il MUD semplificato, che può essere utilizzato dai seguenti soggetti:

  • produttori di rifiuti tenuti alla presentazione della dichiarazione per non più di sette rifiuti;
  • nel caso in cui i rifiuti sono prodotti nell’unità locale a cui si riferisce la dichiarazione;
  • coloro che per ogni rifiuto prodotto non utilizzano più di tre trasportatori e più di tre destinatari;
  • coloro che conferiscono i rifiuti a destinatari localizzati sul territorio nazionale.

Questi soggetti possono accedere a MudSemplificato.ecocerved.it, e inviare il documento firmato, a pagamento effettuato, a [email protected].

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