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Semplificazione, Bruxelles fa sul serio. È già via libera al primo Omnibus sulla carbon tax


Bruxelles – Poco più di cento giorni, un tempo record che certifica la risolutezza con cui l’Ue vuole procedere nell’annunciato percorso di semplificazione normativa. Le istituzioni europee hanno già dato il via libera al primo dei cinque pacchetti Omnibus presentati finora dalla Commissione europea, quello relativo all’allargamento delle maglie della meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (Cbam) – la cosiddetta carbon tax -. 

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Il regolamento era stato proposto lo scorso 26 febbraio, ed ha bruciato le tappe del processo legislativo europeo. Oggi (18 giugno) l’accordo provvisorio tra i negoziatori dell Consiglio dell’Ue e dell’Eurocamera che lo mette in cassaforte. Ora manca solo l’adozione formale da parte delle due istituzioni, che dovrebbe arrivare al massimo entro settembre. La proposta è rimasta quella originaria dell’esecutivo Ue, e mira a semplificare il regolamento Cbam senza però comprometterne gli obiettivi climatici.

Attraverso l’istituzione di una nuova soglia minima pari a 50 tonnellate per importatore all’anno, il 90 per cento degli importatori verranno esentati dal pagamento della carbon tax, soprattutto piccole e medie imprese e privati che importano in Ue solo piccole quantità di prodotti soggetti al Cbam. In linea con l’obiettivo generale, cioè ridurre gli oneri normativi e amministrativi e i costi di conformità per le imprese dell’UE, in particolare le Pmi.

L’ambizione climatica alla base del meccanismo rimane invariata“, assicura il Parlamento europeo in una nota, poiché il 99 per cento delle emissioni totali di CO2 derivanti dalle importazioni di ferro, acciaio, alluminio, cemento e fertilizzanti continuerà ad essere coperto dal Cbam. Nella revisione del meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere, sono state incluse alcune misure di salvaguardia per impedire l’elusione delle norme.

Soddisfatto Giorgio Gori, vicePresidente della Commissione Industria del Parlamento Europeo, che definisce quella di oggi “una tappa importante rispetto alla necessità di conciliare diversi obiettivi, tutti importanti: procedere con la decarbonizzazione dell’economia europea, proteggere le nostre industrie dalla concorrenza sleale ed evitare di appesantirle con eccessivi oneri burocratici”.

L’accordo strappato oggi contiene inoltre diverse altre misure di semplificazione per tutti gli importatori di merci Cbam al di sopra della soglia minima stabilita. In particolare pe quanto riguarda la procedura di autorizzazione, i processi di raccolta dei dati, il calcolo delle emissioni incorporate, le norme di verifica delle emissioni, il calcolo della responsabilità finanziaria dei dichiaranti Cbam  durante l’anno di importazione e la richiesta da parte dei dichiaranti Cbam dei prezzi del carbonio pagati nei paesi terzi in cui le merci sono prodotte.

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Ora, sotto con gli altri Omnibus, a partire da quello sull’allentamento delle norme sulla sostenibilità e sulla rendicontazione aziendale, presentato proprio insieme alla modifica del Cbam. Eurocamera e Consiglio dell’Ue dovranno poi dare il via libera congiunto alle semplificazioni della politica agricola comune, del mercato unico e  del quadro normativo per l’industria della difesa (quest’ultima presentata ieri). La Commissione europea sta inoltre lavorando ad altri due pacchetti Omnibus, uno per l’industria chimica ed uno per il digitale.



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