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Bonus casa, novità sulla detrazioni al 50% e stop agli incentivi sulle caldaie a gas


Novità per le detrazioni sulla sostituzione degli impianti di climatizzazione green, ma saltano gli incentivi per la sostituzione con caldaie a condensazione e con i generatori d’aria calda alimentati a combustibili fossili. Buone notizie sui Bonus ristrutturazioni, Ecobonus e Sismabonus perchè vengono elevati al 50% per le spese sostenute nel 2025 sulla prima casa per cui si può usare anche il bonus mobili con un limite di spesa di 5mila euro.

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L’Agenzia delle entrate ha pubblicato alcuni chiarimenti sulle novità introdotte dalla legge di Bilancio 2025 in materia di bonus edilizi.

Quanto valgono le detrazioni per i lavori sulla prima casa 

Come stabilito dalla legge di Bilancio 2025, chi decide di fare lavori edilizi su quella che viene indicata come abitazione principale, usando Ecobonus e Sismabonus, può godere delle aliquote maggiorate, prorogate fino al 2027. In particolare, per la “prima casa” lo sconto fiscale sale al 50% (al posto del 36%) per le spese sostenute quest’anno e al 36% (anziché 30%) per quelle affrontate negli anni 2026 e 2027.

Inoltre l’Agenzia chiarisce un aspetto importante: chi ristruttura e poi si trasferisce nell’abitazione principale può godere del 50%, «si ritiene che, qualora l’unità immobiliare non sia adibita ad abitazione principale all’inizio dei lavori, la maggiorazione spetti per le spese sostenute per i predetti interventi a condizione che il medesimo immobile sia adibito ad abitazione principale al termine dei lavori». 

C’è anche un’altra possibilità: la detrazione resta quella più elevata anche se l’immobile è adibito a dimora abituale di un familiare del contribuente (coniuge, parente entro il terzo grado e affini entro il secondo).

Infine nel caso si voglia usufruire dell’agevolazione maggiorata anche su cantine e garage è necessario che l’immobile venga adibito a prima casa entro la fine dei lavori.

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Incentivo sul riscaldamento eco-friendly

Chi decide ci sostituire il proprio climatizzatore invernale in linea come le nuove regole green rientra nell’ambito dell’Ecobonus e del bonus ristrutturazioni.

Cosa rientra nel riscaldamento eco-friendly? I benefici fiscali si applicano ai:

  • microcogeneratori (anche se alimentati da combustibili fossili),
  • generatori a biomassa,
  • pompe di calore ad assorbimento a gas
  • sistemi ibridi che integrano pompa di calore e caldaia a condensazione

Dal 2025, invece, non saranno più previsti incentivi per la sostituzione di impianti di riscaldamento invernale con caldaie a condensazione e con i generatori d’aria calda a condensazione, alimentati a combustibili fossili, in linea con la Direttiva UE 2024/1275. In questo caso, restano comunque detraibili le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024, anche se gli interventi saranno completati dopo il 1° gennaio 2025.

Come funziona adesso il Superbonus

La circolare dell’Agenzia delle entrate fornisce alcuni chiarimenti sulla detrazione del 65% delle spese sostenute nel 2025 prevista a favore dei condomìni, delle persone fisiche che realizzano interventi su edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari, delle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus), delle Organizzazioni di volontariato (OdV) e delle Associazioni di promozione sociale (Aps). Lo sconto fiscale è infatti riconosciuto a patto che, entro il 15 ottobre 2024, risulti presentata la Cila, sia adottata la delibera assembleare per gli interventi effettuati dai condomini, sia presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo, se gli interventi comportano la demolizione e la ricostruzione degli edifici.

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Infine, la circolare ricorda che i contribuenti che hanno sostenuto spese nel 2023 per interventi agevolati potranno scegliere di ripartire la detrazione in 10 quote annuali di pari importo e precisa che la scelta potrà essere effettuata presentando una dichiarazione integrativa entro il 31 ottobre 2025. In caso di maggior debito d’imposta, il versamento potrà essere effettuato senza sanzioni né interessi entro il termine per il versamento del saldo delle imposte relative al 2024.

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