In un contesto digitale sempre più complesso e interconnesso, l’High Performance Computing (HPC) – che consente di elaborare enormi quantità di dati o big data ed eseguire calcoli complessi a velocità di gran lunga superiore a quella degli altri computer – consente a diverse organizzazioni scientifiche, commerciali e ingegneristiche di risolvere grandi problemi altrimenti inaccessibili. Ma in un’epoca in cui la sostenibilità ambientale e sociale costituisce una priorità globale, anche l’HPC è chiamato a una trasformazione: nasce così il concetto di HPC sostenibile, un connubio tra potenza computazionale e responsabilità ambientale, sociale e di governance.
Cosa si intende per HPC sostenibile
L’HPC sostenibile è l’insieme di pratiche, tecnologie e strategie che consentono di ridurre l’impatto ambientale dei sistemi di calcolo ad elevate prestazioni, mantenendo o migliorando l’efficienza e la capacità computazionale.
L’HPC sostenibile integra principi di efficienza energetica, responsabilità ambientale e ottimizzazione delle risorse. Non si tratta solo di ridurre il consumo di energia, ma di ripensare l’intero ciclo di vita dei sistemi HPC — dalla progettazione all’utilizzo, fino allo smaltimento — in una logica circolare.
Ciò include la progettazione di sistemi più efficienti dal punto di vista energetico, l’utilizzo di energie rinnovabili, l’ottimizzazione di hardware e software e la gestione responsabile dei rifiuti elettronici.
- L’HPC si riferisce alla capacità di eseguire calcoli complessi ad alta velocità, spesso utilizzando migliaia di processori in parallelo.
- È una tecnologia utilizzata per risolvere problemi che richiedono una grande potenza di calcolo, come simulazioni scientifiche, analisi di dati complessi, modellazione finanziaria e intelligenza artificiale.
- Esempi di applicazioni HPC includono il calcolo di modelli meteorologici, la progettazione di nuovi materiali, la ricerca nel campo della genomica e lo sviluppo di farmaci.
Riduzione del consumo energetico: meno sprechi, più performance
L’HPC, per sua natura, è energivoro: un singolo supercomputer può arrivare a consumare megawatt di energia elettrica, contribuendo significativamente alle emissioni globali di CO₂. La sostenibilità in questo ambito passa per l’adozione di sistemi di raffreddamento innovativi, hardware più efficienti e alimentazione da fonti rinnovabili.
Sistemi di raffreddamento avanzati
Una delle principali voci di consumo è il raffreddamento. I sistemi sostenibili adottano soluzioni innovative come:
- Raffreddamento a liquido (direct liquid cooling), che aumenta l’efficienza e riduce il bisogno di aria condizionata.
- Free cooling: utilizzo dell’aria esterna nei climi temperati.
- Recupero del calore per il riscaldamento di edifici o serre.
Hardware ad alta efficienza energetica
La nuova generazione di supercomputer punta su:
- CPU e GPU a basso consumo, come ARM o GPU NVIDIA con tecnologie green.
- Componenti scalabili con possibilità di attivazione selettiva.
- Architetture eterogenee che bilanciano potenza e consumo.
Alimentazione da fonti rinnovabili
L’adozione di energie rinnovabili, come l’eolico o il solare, per alimentare i data center HPC può ridurre drasticamente l’impronta di carbonio di queste infrastrutture. Alcuni progetti ambiziosi mirano a creare data center “carbon neutral”, che compensano interamente le loro emissioni.
Efficienza dell’infrastruttura: sostenibilità strutturale e operativa
Un HPC sostenibile non si limita all’hardware, ma coinvolge anche la progettazione e la gestione dell’infrastruttura fisica e digitale. L’infrastruttura fisica dei supercomputer viene ripensata in chiave sostenibile: dall’ottimizzazione dell’architettura di sistema alla virtualizzazione, fino alla gestione dinamica dei carichi di lavoro per ridurre gli sprechi.
Ottimizzazione architetturale
- Design modulare per facilitare aggiornamenti e sostituzioni senza sostituire l’intero sistema.
- Server blade a densità ottimizzata per ridurre lo spazio occupato e i consumi.
- Architetture edge che spostano parte del carico di lavoro in prossimità delle fonti dati, riducendo la latenza e il traffico.
Virtualizzazione e containerizzazione
L’uso di macchine virtuali e container consente di:
- Isolare i carichi di lavoro in modo efficiente.
- Ottimizzare l’uso delle risorse disponibili.
- Ridurre il consumo energetico in scenari di carico parziale.
Gestione dinamica dei carichi
Software avanzati di orchestrazione permettono di:
- Schedulare le operazioni nei momenti di minor carico energetico.
- Spostare il lavoro in funzione della disponibilità energetica (ad esempio da rinnovabili).
- Spegnere automaticamente le risorse inutilizzate, evitando sprechi.
Ciclo di vita del calcolo: progettare per durare e rigenerare
Il concetto di HPC sostenibile si estende anche al ciclo di vita delle apparecchiature, favorendo il riuso, il riciclo e la progettazione modulare dei componenti per una più lunga durata e una migliore gestione del fine vita.
Progettazione modulare e riutilizzabile
- I componenti vengono progettati per essere facilmente sostituibili e aggiornabili.
- Si promuove il concetto di hardware as a service per ridurre la produzione inutile.
Riuso e ricondizionamento
Molte parti hardware dismesse possono essere riutilizzate in ambienti meno esigenti (come laboratori o didattica) oppure ricondizionate per una seconda vita.
Riciclo e smaltimento responsabile
- Smaltimento secondo le direttive RAEE e altri standard internazionali.
- Recupero di metalli preziosi e materiali critici, riducendo la dipendenza da nuove estrazioni minerarie.
Un approccio sostenibile all’HPC consente alle organizzazioni di ridurre i costi energetici, ottimizzare le risorse, rispettare le normative ambientali e allinearsi ai parametri ESG richiesti dal mercato e dagli investitori. È un passo imprescindibile per coniugare potenza computazionale e sostenibilità ambientale.
High-Performance Computing per un futuro più verde
L’HPC rappresenta un pilastro fondamentale per la sostenibilità, poiché permette di analizzare e processare enormi quantità di dati in tempi estremamente ridotti, facilitando decisioni più informate e tempestive su questioni ambientali e sociali complesse.
In questi termini, consente di affrontare sfide globali come il cambiamento climatico, la gestione efficiente delle risorse e la transizione energetica, integrando capacità computazionali avanzate con modelli di simulazione sempre più sofisticati.
Modellazione climatica e ambientale
Anzitutto gli HPC possono essere impiegati per creare simulazioni ad alta risoluzione e accuratezza che riproducono dinamiche complesse dell’atmosfera, degli oceani, e degli ecosistemi terrestri. Tali simulazioni aiutano a prevedere eventi meteorologici estremi, come tempeste, siccità o ondate di calore, con maggiore anticipo, fornendo dati essenziali per la protezione civile e la pianificazione urbana.
Inoltre, grazie all’HPC è possibile ottimizzare l’impiego delle risorse naturali (ad esempio, acqua, suolo, foreste) monitorando l’impatto delle attività umane e individuando strategie di conservazione efficaci. Infine, questi modelli supportano interventi di mitigazione dei rischi ambientali, come la valutazione di politiche di riduzione delle emissioni, contribuendo a contenere gli effetti del cambiamento climatico in modo scientificamente fondato.
Transizione energetica e smart grid
La transizione verso un sistema energetico sostenibile richiede una profonda trasformazione delle infrastrutture energetiche, e l’HPC gioca un ruolo cruciale in questo processo.
Le reti elettriche intelligenti, o smart grid, dipendono da un controllo sofisticato e in tempo reale dei flussi energetici, dall’integrazione di fonti rinnovabili variabili (come solare ed eolico) e dalla gestione della domanda.
L’HPC consente di simulare differenti scenari energetici, valutando l’impatto di tecnologie emergenti, di politiche incentivanti e di modelli di consumo. Questo permette di progettare reti più resilienti, efficienti e flessibili, accelerando così la diffusione delle energie pulite e riducendo la dipendenza dai combustibili fossili.
Supporto all’innovazione green
L’HPC è anche un acceleratore di innovazione nel campo della sostenibilità. La capacità di elaborare grandi moli di dati permette di sviluppare nuovi materiali ecocompatibili, ad esempio bioplastiche o materiali a basso impatto ambientale, attraverso simulazioni molecolari e sperimentazioni virtuali.
Inoltre, nella manifattura e nei processi industriali, l’HPC consente di ottimizzare le fasi produttive, riducendo sprechi energetici e materiali, e favorendo modelli circolari dove i materiali vengono continuamente riutilizzati.
La ricerca di soluzioni tecnologiche a basso impatto ambientale beneficia quindi di potenze di calcolo elevate che accelerano la sperimentazione e riducono i tempi di sviluppo, aprendo la strada a innovazioni concrete e scalabili.
Il rapporto tra HPC sostenibile e digitale
Il concetto di HPC sostenibile si intreccia profondamente con l’evoluzione del digitale, poiché entrambi mirano a massimizzare l’efficienza e l’impatto positivo delle tecnologie informatiche nel rispetto dell’ambiente. L’HPC sostenibile non riguarda solo la potenza di calcolo, ma anche l’ottimizzazione energetica e la riduzione dell’impronta ecologica dei centri di calcolo, attraverso l’adozione di infrastrutture green, fonti rinnovabili e architetture hardware a basso consumo.
Parallelamente, la digitalizzazione consente di sfruttare al meglio queste risorse avanzate, generando dati, modelli e algoritmi che favoriscono processi decisionali più intelligenti e sostenibili. In questo senso, l’HPC sostenibile diventa un elemento chiave per l’ecosistema digitale, offrendo un supporto computazionale potente ma responsabile, capace di alimentare innovazioni che riducono l’impatto ambientale e promuovono una gestione più consapevole delle risorse naturali.
Digitalizzazione e ottimizzazione dei processi ambientali
La digitalizzazione, alimentata dall’HPC, consente di trasformare enormi quantità di dati ambientali grezzi in informazioni utili per la gestione sostenibile del territorio. Sensori IoT, satelliti e altre fonti digitali forniscono dati in tempo reale che, grazie a potenti capacità di calcolo, possono essere analizzati per monitorare la qualità dell’aria, lo stato delle foreste o la salute degli oceani.
Questi strumenti permettono interventi tempestivi e mirati, migliorando la capacità di risposta alle emergenze ambientali e ottimizzando l’uso delle risorse naturali. Inoltre, grazie all’intelligenza artificiale e al machine learning, l’HPC consente di prevedere scenari futuri e identificare soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale.
Innovazione digitale guidata dall’HPC sostenibile
L’integrazione tra HPC e sostenibilità stimola l’innovazione digitale, spingendo la ricerca verso tecnologie più efficienti e a basso impatto ambientale. L’HPC facilita la progettazione e la simulazione di nuovi materiali eco-friendly, lo sviluppo di sistemi di produzione circolare e la creazione di piattaforme digitali che promuovono la condivisione e il riutilizzo delle risorse. Questo approccio accelera la transizione verso modelli economici più sostenibili, dove il digitale diventa un abilitatore chiave.
Tecnologie HPC per un futuro digitale responsabile
Le tecnologie HPC si stanno orientando sempre più verso un futuro in cui la responsabilità ambientale è parte integrante del loro sviluppo. Ciò include non solo l’efficienza energetica ma anche la trasparenza nei processi di calcolo, la sicurezza dei dati e l’accesso equo alle risorse digitali. In questo modo, l’HPC contribuisce a costruire un ecosistema digitale che non solo supporta la crescita economica e sociale, ma lo fa rispettando i limiti ecologici del pianeta.
Cosa c’entra l’HPC sostenibile con l’ESG
Negli ultimi anni, i criteri ESG (Environmental, Social, Governance) sono diventati fondamentali per valutare la responsabilità e il valore delle aziende, influenzando investimenti, reputazione e compliance normativa.
L’HPC sostenibile si colloca perfettamente all’interno di questo paradigma, fornendo strumenti concreti per rispondere efficacemente a ciascuna delle tre dimensioni della sostenibilità, integrando performance tecnologiche e responsabilità ambientale e sociale.
Environmental: l’impatto ambientale dell’HPC sostenibile
Il pilastro ambientale dell’ESG valuta come un’organizzazione gestisce le proprie emissioni di gas serra, l’impiego delle risorse naturali e lo smaltimento dei rifiuti. L’HPC sostenibile contribuisce significativamente a questi obiettivi tramite:
- Riduzione delle emissioni: I moderni centri HPC adottano sistemi di raffreddamento a basso impatto e hardware a elevata efficienza energetica, limitando le emissioni indirette legate al consumo elettrico.
- Uso di energie rinnovabili: Sempre più data center sono alimentati da fonti pulite (solare, eolico, idroelettrico), supportando la transizione energetica e promuovendo un’operatività a impatto quasi nullo.
- Impronta carbon neutral: Attraverso misurazioni precise e tecnologie di compensazione, l’HPC sostenibile mira a bilanciare le emissioni residue, favorendo obiettivi di carbon neutrality o addirittura carbon negativity.
- Ottimizzazione delle risorse: Algoritmi di calcolo efficienti riducono i tempi di elaborazione e l’uso di materiali, minimizzando lo spreco energetico e contribuendo a un ciclo di vita più sostenibile dell’hardware.
Social: impatto sociale e inclusività
L’HPC sostenibile non è solo questione di tecnologia, ma anche di impatto positivo sulle comunità e sulle persone:
- Accesso equo alle risorse: Iniziative di HPC cloud e infrastrutture condivise permettono a realtà accademiche, startup e paesi in via di sviluppo di usufruire di potenza di calcolo avanzata, riducendo il divario digitale.
- Inclusività nella ricerca: Progetti di simulazione e analisi dati supportano studi su salute pubblica, agricoltura sostenibile, e sicurezza alimentare, migliorando la qualità della vita di molte comunità.
- Formazione e opportunità: L’espansione di HPC sostenibile crea nuovi posti di lavoro qualificati e programmi di formazione dedicati, contribuendo all’alfabetizzazione digitale e all’empowerment sociale.
- Salute e sicurezza: Le tecnologie predittive rese possibili dall’HPC aiutano a prevenire disastri naturali, monitorare epidemie e ottimizzare le risorse sanitarie, con benefici diretti sulle persone.
Governance: trasparenza, etica e responsabilità
Il terzo pilastro ESG riguarda la gestione etica e la trasparenza delle organizzazioni, aspetti che l’HPC sostenibile supporta attraverso:
- Standard di governance per HPC: L’adozione di best practice per la sicurezza dei dati, la privacy e la compliance normativa garantisce operazioni responsabili e affidabili.
- Monitoraggio e rendicontazione ESG: Strumenti digitali avanzati permettono di tracciare in tempo reale l’efficienza energetica, l’uso delle risorse e le emissioni, favorendo la precisione nella reportistica rivolta a investitori e stakeholder.
- Responsabilità e tracciabilità: Sistemi di audit digitale e blockchain possono essere integrati per assicurare la tracciabilità delle operazioni HPC, promuovendo una governance trasparente.
- Coinvolgimento degli stakeholder: Le piattaforme HPC sostenibili favoriscono la collaborazione fra enti pubblici, privati e comunità scientifiche, migliorando la partecipazione e la responsabilità condivisa.
Storie italiane di HPC sostenibile
In occasione dell’International Supercomputing Conference (ISC) 2025, due storie italiane dimostrano come infrastrutture HPC all’avanguardia alimentate dalle tecnologie Lenovo stiano accelerando la ricerca scientifica e l’innovazione in modo sostenibile, con impatti concreti sulla salute, la comunicazione e l’innovazione tecnologica.
- Istituto Europeo di Oncologia (IEO) e Centro Cardiologico Monzino (Milano): un sistema HPC da 475 teraflop basato su server Lenovo ThinkSystem SR645 V3 e SR685a V3 sta rivoluzionando la ricerca su cancro e malattie cardiovascolari. Grazie all’integrazione con i Clinical DataLakes e all’uso dell’AI per la selezione molecolare, i ricercatori possono sviluppare terapie personalizzate in tempi più rapidi.
- Lara Translate (Roma): la piattaforma di traduzione AI sviluppata da Translated è alimentata da server Lenovo ottimizzati per prestazioni GPU e raffreddati a liquido. Lara offre traduzioni in tempo reale con una latenza inferiore al secondo, rendendola ideale per il supporto clienti e la comunicazione globale. Il sistema è fino a 40 volte più veloce rispetto ai concorrenti, con un’impronta energetica ridotta grazie al raffreddamento Neptune.
Un supercomputer AI al servizio della ricerca per la prevenzione e la cura
Presso l’Istituto Europeo di Oncologia e il Centro Cardiologico Monzino di Milano, un nuovo sistema di di calcolo ad alte prestazioni firmato Lenovo sta rivoluzionando la ricerca scientifica in campo oncologico e cardiologico. Grazie a una sofisticata infrastruttura HPC da 475 TFlops, basata su server Lenovo ThinkSystem SR645 V3 e SR685a V3, i ricercatori possono elaborare enormi volumi di dati clinici e molecolari attraverso modelli di intelligenza artificiale e apprendimento automatico. Il sistema, alimentato da GPU NVIDIA H200 e integrato con i Clinical DataLakes dei due istituti, consente la costruzione di modelli computazionali predittivi, diagnostici e prognostici, accelerando in modo significativo la scoperta di terapie personalizzate.
Questa potente piattaforma di calcolo, sviluppata con il supporto di Lenovo HPCNow! e arricchita da soluzioni software open source, permette di simulare con precisione l’interazione delle strutture proteiche e di identificare con maggiore rapidità i candidati molecolari più promettenti. L’AI diventa così un motore abilitante per una medicina data-driven: non solo ottimizza i tempi della ricerca, ma apre la strada a percorsi terapeutici su misura, più efficaci e sostenibili. L’integrazione tra medicina, bioinformatica e supercalcolo rappresenta oggi un punto di svolta, rendendo possibile un approccio multidisciplinare e collaborativo in cui ingegneri, medici e data scientist lavorano insieme per trasformare dati complessi in strumenti concreti per la cura.
“Da anni, il Gruppo ha adottato la strategia data-driven per la ricerca, la cura e la governance degli istituti – ha commentato Annarosa Farina, Ingegnere, Chief Information Manager and Chief Data Officer IEO Group. I nostri studi, dalla ricerca di base alla ricerca clinica avanzata, si basano sui big data. L’infrastruttura HPC di Lenovo accelera ed efficienta l’elaborazione dei dati ed è fondamentale per implementare la nostra strategia. L’approccio multidisciplinare è cruciale per il nostro lavoro di ricerca: i parametri dei workload e gli algoritmi di AI da adottare sono definiti con il contributo dei ricercatori, dei medici, dei bioinformatici e dei data scientist, che tutti insieme collaborano all’estrazione degli “insight” di tali elaborazioni, con competenze diverse e complementari. Inoltre, voglio esprimere il nostro apprezzamento per il servizio consulenziale offerto da Lenovo nella fase di progettazione, che ha contribuito notevolmente al successo del progetto”.
Traduzioni AI all’avanguardia in contesti a elevata criticità temporale
Translated, azienda di riferimento nelle soluzioni linguistiche basate su intelligenza artificiale, annuncia un importante traguardo per Lara, il suo modello di AI per la traduzione. Frutto di una stretta collaborazione con Lenovo, Lara è ora ospitata su un hardware su misura che supera i limiti dei modelli linguistici di grandi dimensioni generici (LLM), offrendo una combinazione senza precedenti di qualità, velocità e scalabilità nel settore della localizzazione.
Concepita per rispondere alle esigenze di ambienti produttivi ad alto volume, Lara unisce la flessibilità e la capacità di ragionamento dei grandi modelli linguistici con la precisione tipica della traduzione automatica professionale. Il tutto in tempi quasi istantanei. Ottimizzata per applicazioni a bassissima latenza come chat, breaking news o trading, Lara raggiunge una latenza P99 inferiore a un secondo in oltre 50 lingue, ponendo un nuovo standard per la traduzione in tempo reale.
Per ottenere queste performance, Translated e Lenovo hanno co-progettato un’infrastruttura dedicata basata sui server Lenovo ThinkSystem, dotati delle più recenti GPU NVIDIA H200, capaci di elaborare enormi volumi di dati con rapidità ed efficienza. Il sistema è installato in due data center strategicamente situati negli Stati Uniti, vicino ai principali hub internet, per assicurare una connessione ultraveloce con tempi di risposta inferiori al millisecondo.
A livello architetturale, Lara introduce un approccio ibrido: integra i punti di forza della traduzione automatica tradizionale con quelli dell’AI generativa. Questo consente la generazione di traduzioni multiple, contestualizzate e parallele, riducendo drasticamente i tempi di attesa senza sacrificare l’accuratezza.
“In un mondo dove ogni secondo conta, l’intelligenza artificiale deve saper risolvere problemi concreti con la velocità necessaria per supportare operazioni su larga scala”, ha dichiarato Marco Trombetti, CEO di Translated. “Lenovo ha condiviso con noi questa visione, costruendo non solo tecnologia, ma una partnership fondata su obiettivi comuni e impatto a lungo termine. È questo tipo di collaborazione che rende possibile l’innovazione vera.”
Alessandro de Bartolo, General Manager per l’Italia di Lenovo Infrastructure Solutions Group, ha aggiunto: “La combinazione della nostra tecnologia avanzata con l’approccio pionieristico di Translated ha generato una piattaforma in grado di trasformare radicalmente il modo in cui il mondo comunica. Le nostre soluzioni ThinkSystem rappresentano lo stato dell’arte per l’AI mission-critical, e con Lara abbiamo mostrato come l’AI possa offrire traduzioni più rapide, accurate e sostenibili per un mondo sempre più interconnesso.”
Come ulteriore passo verso la sostenibilità e la scalabilità, Translated adotterà i sistemi di raffreddamento a liquido firmati Lenovo, per migliorare l’efficienza energetica e aumentare la densità computazionale dei propri data center. Un’evoluzione tecnologica che coniuga prestazioni elevate con un impatto ambientale ridotto, aprendo la strada a un’intelligenza artificiale sempre più green.
HPC sostenibile e economia sostenibile
L’HPC sostenibile si configura non solo come un supporto tecnico avanzato, ma come un vero e proprio motore di trasformazione per l’economia sostenibile, capace di generare valore economico, sociale e ambientale simultaneamente.
Attraverso l’adozione di tecnologie di calcolo efficienti ed ecocompatibili, le aziende di tutti i settori industriali possono innovare i propri processi, ridurre gli impatti ambientali e sviluppare modelli di business più responsabili e competitivi.
Ottimizzazione dei processi industriali
Uno degli aspetti più concreti dell’HPC nella promozione di un’economia sostenibile è la capacità di ottimizzare processi produttivi complessi. Grazie alle simulazioni ad alta precisione, le imprese possono:
- Ridurre gli scarti di materiali attraverso progettazioni più accurate e test virtuali, evitando prototipi fisici costosi e poco efficienti.
- Diminuire i consumi energetici, identificando e correggendo inefficienze nei cicli produttivi o nei sistemi di gestione delle risorse.
- Accelerare i tempi di produzione mediante analisi predittive e pianificazione intelligente, migliorando la capacità di risposta al mercato e riducendo gli sprechi.
Questi miglioramenti si traducono in una doppia sostenibilità: economica, perché aumentano la produttività e riducono i costi, e ambientale, perché minimizzano l’impatto sul pianeta.
Nuovi modelli di business green
L’HPC sostenibile abilita l’emergere di nuovi modelli di business in settori strategici per la transizione ecologica. Alcuni esempi includono:
- Start-up green tech che utilizzano l’HPC per sviluppare tecnologie pulite o CleanTech, come materiali innovativi, sistemi di gestione energetica o soluzioni di mobilità sostenibile.
- Agricoltura predittiva, basata su modelli climatici e dati IoT elaborati dall’HPC, che ottimizza l’impiego di acqua, fertilizzanti e pesticidi, aumentando la produttività senza compromettere la salute degli ecosistemi.
- Servizi digitali a basso impatto per settori quali energia, trasporti e finanza verde, che utilizzano HPC per valutare rischi ambientali, ottimizzare reti energetiche e progettare prodotti finanziari sostenibili.
Questi modelli non solo generano profitto, ma favoriscono una crescita inclusiva e responsabile, allineata agli obiettivi globali di sviluppo sostenibile.
Crescita e competitività
Investire nell’HPC sostenibile rappresenta una leva strategica per le imprese che vogliono rafforzare la propria resilienza e competitività nei mercati globali sempre più attenti a criteri ESG e sostenibilità.
Le aziende che adottano soluzioni HPC avanzate possono:
- Rispondere con agilità ai cambiamenti di scenario, grazie a simulazioni e analisi rapide di impatti ambientali e sociali.
- Accedere a nuovi mercati “green”, migliorando la reputazione e l’attrattività per investitori e consumatori consapevoli.
- Contribuire agli obiettivi dell’Agenda 2030, integrando i Sustainable Development Goals (SDGs) nelle proprie strategie di crescita.
In questi termini, l’HPC sostenibile non è solo un’opportunità tecnologica, ma un fattore chiave per un’economia più verde, efficiente e inclusiva, capace di creare valore duraturo per imprese e società.
HPC e normativa ESG
Con l’aumento della consapevolezza globale sull’importanza della sostenibilità, il quadro normativo ESG si sta rapidamente ampliando e rafforzando, coinvolgendo in modo sempre più diretto anche le infrastrutture HPC.
Le aziende che gestiscono data center ad alte prestazioni devono adeguarsi a requisiti normativi stringenti, che riguardano non solo la riduzione dell’impatto ambientale ma anche la trasparenza e la responsabilità nella rendicontazione di sostenibilità. Questo scenario sta spingendo l’adozione di best practice e standard internazionali che definiscono i parametri per una gestione sostenibile dell’HPC.
Direttive europee e obblighi di rendicontazione
Dal 2024, la nuova direttiva europea CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) impone a molte imprese, comprese quelle che operano nel settore HPC, di rendicontare in modo dettagliato le proprie performance ambientali, sociali e di governance. Questa normativa amplia i requisiti di trasparenza ESG rispetto alla precedente NFRD, coinvolgendo anche i fornitori di infrastrutture digitali.
Per i centri HPC, ciò significa dover misurare e comunicare:
- Consumi energetici totali e fonti utilizzate (percentuale da rinnovabili)
- Emissioni dirette e indirette di gas serra (Scope 1, 2 e 3)
- Strategie adottate per ridurre l’impatto ambientale
- Politiche di inclusività, sicurezza e governance interna
Questi dati devono essere verificabili e accessibili agli stakeholder, incentivando una gestione più responsabile e sostenibile.
Normativa UE per ridurre l’impatto ambientale dei data center
L’integrazione dell’HPC nei framework ESG non si limita solo all’efficienza energetica o all’uso di fonti rinnovabili, ma richiede anche una governance strutturata, trasparente e responsabile. In particolare, le normative UE — e quelle tedesche già in vigore — introducono obblighi specifici per i data center ad alte prestazioni, come limiti sul PUE (Power Usage Effectiveness), requisiti minimi di energia rinnovabile e sistemi di gestione certificati.
Questi vincoli incidono direttamente sulle infrastrutture HPC, che per loro natura richiedono elevate capacità computazionali e consumi energetici ingenti. Per garantire conformità normativa, ridurre i rischi di transizione e migliorare la fiducia di investitori e stakeholder, è essenziale che le aziende adottino una governance ESG proattiva, con sistemi di monitoraggio e reporting ambientale precisi e trasparenti. Solo così l’HPC può contribuire a una trasformazione digitale sostenibile e responsabile.
Certificazioni e standard di sostenibilità
Per dimostrare la conformità e migliorare la gestione ambientale, gli operatori HPC adottano certificazioni riconosciute a livello internazionale come:
- ISO 50001: Sistema di gestione dell’energia, che aiuta a ottimizzare l’efficienza energetica, ridurre i consumi e monitorare continuamente le prestazioni energetiche.
- ISO 14001: Sistema di gestione ambientale, che struttura i processi per minimizzare gli impatti ambientali e rispettare le normative vigenti.
- LEED e BREEAM: Certificazioni per la sostenibilità degli edifici, applicate anche ai data center per garantire standard elevati di efficienza e impatto ridotto. Lo schema LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), sviluppato negli Stati Uniti, si concentra principalmente sull’efficienza energetica e l’impatto ambientale complessivo, mentre lo schema BREEAM (Building Research Establishment Environmental Assessment Method), nato nel Regno Unito, pone maggiore enfasi sulla qualità ambientale interna e il benessere degli occupanti.
L’integrazione del reporting ESG all’interno di questi sistemi consente una gestione più coerente e trasparente dell’HPC, facilitando audit e comunicazioni con investitori e regolatori.
Finanza sostenibile e criteri di accesso ai fondi
La crescente attenzione verso la sostenibilità si riflette anche nelle politiche di investimento. I progetti HPC che dimostrano un approccio sostenibile sono sempre più favoriti nell’accesso a fondi europei (come Horizon Europe, InvestEU) e a finanziamenti privati, grazie al rispetto di criteri di finanza sostenibile e della EU Green Taxonomy.
Questi criteri valutano, tra l’altro:
- L’efficienza energetica e l’uso di fonti rinnovabili
- L’impatto positivo sui cambiamenti climatici
- La gestione responsabile delle risorse e dei rifiuti digitali
- La trasparenza e l’allineamento agli obiettivi ESG
Di conseguenza, gli investimenti in HPC sostenibile diventano più accessibili e attrattivi, creando un circolo virtuoso che spinge verso infrastrutture sempre più green e responsabili.
La normativa ESG rappresenta un driver potente per l’evoluzione sostenibile dell’HPC, obbligando le infrastrutture a migliorare trasparenza, efficienza e responsabilità, con benefici per l’ambiente, le comunità e il mercato finanziario.
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